A sette anni di distanza dal loro ultimo album Senza paura delle rovine (2014), possiamo celebrare il ritorno dei Vintage Violence con un nuovo disco elettrico, Mono, in uscita il 19 novembre 2021 per Maninalto! Records. Anticipato dai singoli Piccolo tramonto interiore e Zoloft, Mono ci regala dieci canzoni inedite della band di culto dell’underground rock italiano: in poco più di mezz’ora l’ormai familiare voce di Nico ci accompagna in un viaggio di sola andata attraverso lo specchio delle apparenze sociali, alle radici di ciò che siamo, il monolite che trasforma la scimmia (mono in spagnolo, che significa anche “ossessione”) in Astronauta (titolo del terzo singolo e di un videoclip che, rivela la band, sarà sorprendente): dal Prato Fiorito dell’infanzia al “campo minato” dell’età adulta (Dio è un batterista), dalle tematiche esistenziali (Have a Nietzsche Day) alle esplicite critiche socio-politiche (Paura dell’islam), il rapporto con la vita (Piccolo tramonto interiore) e con la morte (Zoloft) emergono, anche con ironia (Dicono di noi), dall’estrema densità e ricchezza dei testi, scritti per essere letti e riletti.
Mono è una “fotografia dell’oggi” ma solo come pretesto per “abbozzare un affresco del domani”, per questo è pieno di suggerimenti nascosti su dove cercare La chiave (brano che, non a caso, chiude il disco) della natura umana, nelle pieghe di ogni verso: quello che i Vintage Violence sanno fare meglio da vent’anni a questa parte, aggiornato al 2021.
Ma Mono, e non potrebbe essere altrimenti, è anche un disco veloce ed energico, e ha quel tiro “che spacca” che è diventato marchio di fabbrica e biglietto da visita della band lecchese. Una carica di energia che diverte e coinvolge, destinata a toccare il suo apice espressivo nella dimensione live, dove i dieci brani della tracklist, uniti ad altrettanti classici dei Vintage Violence in una scaletta senza fiato, incontreranno il luogo naturale per cui sono stati pensati: una performance dal vivo schiacciasassi che può trasformarli in una macchina da pogo e presa bene come solo i pezzi punk sanno fare. L’attesa è stata lunga: Mono ci dice che ne è valsa la pena.
I Vintage Violence sono una rock band italiana nata a Lecco nel 2001. Con il primo album in italiano Psicodramma la band vince le selezioni di Arezzo Wave e partecipa al festival nell’estate 2005. Il singolo Cristina viene pubblicato da Rocksound in 35.000 copie allegate alla rivista. Nel 2006 la band raggiunge le finali nazionali di Rock Targato Italia e Sanremo Rock e va in tour con il collettivo milanese Cadaveri a Passeggio. Nel 2007 pubblica l’EP Cinema (Goodfellas) e il DVD del videoclip Le cose cambiano, finalista del concorso nazionale Nickelclip per video indipendenti. Nel 2011 i Vintage Violence pubblicano per Popolar Records Piccoli intrattenimenti musicali: undici pezzi inediti, per un disco stampato anche in vinile e accompagnato da 11 videoclip autoprodotti a costo zero. Inizia un tour lungo tutto il territorio nazionale, che porterà la band a condividere il palco con gruppi quali Il Teatro Degli Orrori, Ministri, Vallanzaska e One Dimensional Man. Nel 2012 la band vince il primo premio assegnato dall’ANPI al brano Il processo di Benito Mussolini come migliore canzone sul tema della lotta di liberazione partigiana e il rilancio dei valori della resistenza. Nel 2014 esce Senza paura delle rovine, con la partecipazione di Enrico Gabrielli (Afterhours) e Karim Qqru (Zen Circus), disco acclamato dalla critica che ne parla come di “un disco da sangue al naso” (Rockit), e ancora “il primo ascolto stordisce, il secondo affascina” (Rockerilla), “non ha cedimenti” (Blowup) e “una delle migliori interpretazioni del rock moderno con cantato italiano” (Rock Garage). Nel 2018 i Vintage Violence registrano il primo album in acustico, Senza barrè, che rivisita i pezzi di Piccoli intrattenimenti musicali e Senza paura delle rovine. Con l’uscita dei singoli Piccolo tramonto interiore e Zoloft, la band annuncia per il 22 novembre 2021 l’uscita del tanto atteso nuovo album Mono, sempre in collaborazione con Maninalto! Records.
VINTAGE VIOLENCE
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