L’apertura al pubblico di “Terra Franca” è il nuovo percorso intrapreso da H.R.Y.O. nel suo progetto di sviluppo di comunità. L’impulso a questa scelta nasce dalla consapevolezza che ci sia bisogno, sul territorio, di zone fruibili dove vivere in semplicità l’armonia tra uomo e natura e dalla evidenza che a Palermo sono pochi gli spazi che si prestano a una tale attitudine all’interno del tessuto urbano cittadino. Terra Franca, terreno confiscato ai mafiosi e affidato all’organizzazione umanitaria che ha sede a Palermo, si trova a Cruillas, quartiere difficile ma dal tessuto sociale giovane e animato in cui opera l’Istituto comprensivo statale Cruillas, che ha trovato nello scambio partenariale con le associazioni del territorio quella grande occasione di crescita riunita anche nel comitato educativo VI Circoscrizione. Nell’ambito di questo scambio, HRYO (che opera all’interno di questa rete territoriale) contribuirà al progetto organizzativo, pedagogico e didattico “Una borgata da scoprire” – finanziato coi Patti educativi di comunità -, con l’apertura a percorsi ecologici e didattici per le classi prime e seconde della primaria, dodici incontri a partire dal 1 dicembre e fino al 28 gennaio prossimo. Le visite saranno di una classe alla volta.
L’accoglienza ai bambini partirà da una breve presentazione di Terra Franca e dalla spiegazione di cosa sia un bene confiscato. Gli alunni visiteranno quindi la serra della biodiversità e il laghetto artificiale, una introduzione pratica alla flora che culminerà in una “caccia al tesoro” per riconoscere le piante sul territorio. L’osservazione diretta delle arnie dell’apiario olistico introdurrà infine al mondo delle api e all’apicoltura. “L’attenzione sul valore dello sviluppo di comunità come prevenzione del disagio e sulla comunità come sostegno del singolo, opportunità di crescita e risorsa su cui investire e a cui accedere: ecco il nostro punto fermo”, afferma Marco Farina, direttore di HRYO, realtà a cui il comune di Palermo ha affidato nel 2019 il bene confiscato.
In quest’ottica, Terra Franca, lo ricordiamo, è stata recentemente al centro di un appuntamento, il primo per Palermo e la sua provincia, di tutti i sostenitori della Permacultura.
“Dopo l’inizio della progettazione con altri partner e i numerosi interventi sul campo per rendere il terreno accessibile e fruibile, stiamo sviluppando numerose idee, tra cui quella di realizzare un anfiteatro per eventi sociali e musicali e, in prospettiva, anche un museo della stampa a caratteri mobili, che sarebbe unico nel suo genere”, aggiunge Farina. Terra Franca mira a diventare uno spazio polivalente rivolto a varie categorie sociali considerate fragili, un luogo aperto all’interazione con reti sociali, alla contaminazione con realtà esistenti e da costruire, con un forte valore educativo e con il coinvolgimento del quartiere e della circoscrizione.
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