SCUTER, startup italiana di sharing mobility, ha chiuso un round di investimento “seed stage” sommando equity, debito e grant per una somma da record per una startup “hard tech” in fase pre-ricavi, di oltre 3 milioni di euro, riuscendo ad unire in un unico piano economico-finanziario diverse fonti:
- l’incentivo Smart & Start di Invitalia per la realizzazione di un investimento di spese r&d ammesse per1.365.690 euroattraverso un finanziamento a tasso zero senza richiesta di alcuna garanzia di 1.092.552 euro, edi cui 273.138 euro a fondo perduto essendo legato all’apertura di una sede operativa al Sud.
- un finanziamento a medio termine di 1.050.000 euro da parte di Intesa Sanpaolo, vincolato all’investimento nella flotta, con copertura al 90% del Fondo di Garanzia del Mediocredito Centrale;
- un investimento da 700.000 euro in tranche da parte del Fondo Rilancio Startup gestito da CDP Venture Capital Sgr, in co-matching con LVenture Group e altri Business Angels per 175.000 Euro.
SCUTER è una startup nata a Roma nel 2015 con l’idea di disegnare una visione di mobilità urbana personale intorno al primo veicolo disegnato ed ingegnerizzato per essere usato all’interno di un servizio di sharing: efficiente, connesso, intelligente, solido, sicuro, green, e che potesse integrare le peculiarità ed i vantaggi di diverse classi di veicolo: semplice e duraturo come una bici, agile come un ciclomotore, protettivo come una city car.
Nei primi due anni di vita, SCUTER ha raccolto circa 600 mila euro di investimenti pre-seed da “friends & family”, da business angel e dal crowdfunding attraverso Mamacrowd, piattaforma italiana per operazioni di equity crowdfunding che permette di investire nelle migliori startup e PMI italiane, incluso un grant della Commissione Europea per le startup cleantech più promettenti selezionate da ENEL attraverso il bando INCENSe. Con questi primi fondi, SCUTER ha validato l’intuizione iniziale sviluppando quattro versioni incrementali del proprio prototipo, fino ad arrivare all’omologazione come veicolo stradale immatricolabile in tutta Europa, mentre conquistava numerosi riconoscimenti come il premio Maker of Merit della Maker Faire, il premio Ericsson EGO, nonché la vittoria della FIA Challenge di Roma della Federazione Internazionale dell’Automobile.
La mobilità urbana è alla ricerca di una “nuova via”, dopo aver scoperto i limiti delle diverse tipologie di mezzi adottati dagli operatori di sharing: SCUTER mette invece a disposizione una flotta di mezzi elettrici innovativi e sicuri creati ad hoc, con un modello economico calibrato su diversi profili di utenza e piani tariffari, e con una piattaforma di servizi opzionali che si evolveranno nel tempo.
Per chiudere un round di investimento “Seed Capital” della taglia necessaria a supportare il passaggio alla fase di lancio, SCUTER ha dovuto far fronte alla difficoltà di raccogliere capitali a supporto di startup “hard tech” dell’ecosistema italiano dell’innovazione, oggi in fase di maturazione.
“Raggiungere questo target di raccolta in fase Seed, cioè prima di sviluppare ricavi, non è stato un percorso semplice” – spiega Gianmarco Carnovale, CEO di SCUTER – “i fondi specializzati in mobilità che incontravamo erano basati in altre nazioni e sebbene interessati non erano propensi ad investire da un Paese all’altro in startup in fase così iniziale, ma anziché spostare la sede all’estero abbiamo deciso di cambiare il nostro modello di fundraising, costruendo un piano modulare basato su soggetti diversi e autonomi fra loro presenti in Italia. Questa strada si è rivelata efficace e l’esecuzione dell’intero round da 3M è ora completa, dopo l’approvazione dell’ultimo finanziatore, e stiamo producendo una flotta nel nostro veicolo in versione V. Fra pochi mesi SCUTER potrà avviare l’operatività in una prima città italiana che diventerà il nostro laboratorio permanente, per poi passare alla fase di scalabilità”.
Il sistema progettato da Scuter è composto da una piattaforma cloud modulare basata su sistemi di machine learning ed intelligenza artificiale, una appper smartphone, un armadio di ricarica delle batterie ed un veicolo monoposto elettrico brevettato e unico al mondo: connesso e integrato con sensori e periferiche all’avanguardia che lo rendono concettualmente uno smartphone con tre ruote e poltrona, alloggia il conducente in una cabina protettiva, è molto leggero e robusto grazie al solido telaio di alluminio e limitato a 45km/h di velocità per oltre 100km di autonomia. Si guida senza casco ma con le cinture di sicurezza, e con qualsiasi patente a partire dai 14 anni. Si ricarica tramite sostituzione della batteria senza dover stazionare allacciato a delle colonnine. Tutta l’architettura sarà oggetto di continue reingegnerizzazioni evolutive, per incrementarne l’efficienza ed aggiungere servizi e vantaggi per gli utenti e per le città stesse in cui opereranno le flotte, funzionando come una piattaforma tecnologica cittadina intorno a cui molti potranno pianificare spostamenti ma anche offrire servizi.
SCUTER, a seguito del round, ha stabilito la sede principale a Roma presso l’Hub di LVenture Group nella stazione Termini – dove il team cura l’operatività strategica, lo sviluppo software, la gestione finanziaria ed il marketing – ed ha aperto una unità di design e progettazione meccanica a Caserta, in prossimità con i partner che curano la produzione delle flotte. Parte della progettazione elettronica si svolge, sempre a Roma, presso l’incubatore INNOVA del Tecnopolo Tiburtino, mentre ulteriore sviluppo si svolge nel programma ST-Up presso CTE-Next, incubatore della piattaforma Torino City Lab, con il supporto di STMicroelectronics. Insieme al CEO Gianmarco Carnovale, imprenditore seriale e tecnologo tra i veterani della scena startup italiana, SCUTER è stata co-fondata dall’imprenditore automotive Gabriele Carbucicchio (Chief Business Development Officer), dal progettista di motoveicoli Carmine Di Nuzzo (Chief Design Officer) e dall’ingegnere elettronico Luca Ruggeri (Chief Technology Officer); ai fondatori si sono poi aggiunti il manager ed angel investor Pierandrea Vacca (Chief Growth Officer) e l’ingegnere aerospaziale Michele Messina (Chief Operating Officer) a completamento del team di primo livello che guiderà il lancio insieme alle figure previste dal piano assunzioni in corso.
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