Abbiamo incontrato Sabba, cantautore attualmente tra i 100 del muro umano di All Together Now, lo show musicale condotto da Michelle Hunziker su Canale 5. L’artista, già vincitore di The Winner Is, il talent show musicale condotto da Gerry Scotti, ha fatto il punto sui suoi progetti futuri e non.
Ciao Sabba, benvenuto tra le nostre pagine. Torniamo un po’ indietro, come nasce la tua passione per la musica?
Ascoltai, anni e anni fa, un disco blues. Era BBKing. Da quel momento sono rimasto folgorato. La passione c’era già, mio padre mi faceva ascoltare Battisti, Elton John, The Showmen, ma facevo il ballerino e studiavo all’università. Comprai la mia prima chitarra e decisi di chiudere con qualsiasi altra cosa che non fosse fare musica. Fu poi l’incontro con Franco Del Prete che mi proiettò nel mondo professionale e quella collaborazione è stata la mia “università”. Si impara tanto anche solo sul campo, facendo esperienza diretta, sbagliando, fallendo, ma imparando dai propri errori e lavorando ancora più sodo. Sono un autodidatta, ma ho sempre “rubato” dai grandi musicisti coi quali ho avuto l’onore di collaborare.
Riferendoti al tuo ultimo singolo “Loop”, uscito lo scorso maggio si legge: “è la preghiera universale di chi è stato dimenticato dai governi o dai media, di chi ha provato a gridare il proprio disagio ma non è stato preso sul serio”. Ti sei mai trovato a non essere preso sul serio?
Mi è capitato spessissimo. Questa riflessione è nata in una notte insonne, durante l’ultimo lockdown quando la musica è stata dimenticata dai governi. Sembrava che chi si occupa d’arte fosse quasi inutile alla collettività. Ovviamente io penso che sia una colossale cavolata. È per questo che quelli come me, ritrovatisi senza un palco e senza la minima considerazione dai piani alti, si sono sentiti spaesati. Passavamo le ore davanti al computer a produrre canzoni o a fare live in streaming ma non vedevamo l’ora che si tornasse finalmente alla normalità. Se non vivi, cosa ci metti nelle canzoni?
A cosa stai lavorando attualmente? Stai pensando a un nuovo singolo o a un nuovo disco? Raccontaci.
Attualmente sono nel muro di All Together Now, su Canale 5. A breve uscirà la versione remastered del mio edit di “Volevo scriverti da tanto” di Mina. Ci sono poi una infinità di inediti da pubblicare e devo solo trovare il momento giusto. C’è “Comete”, frutto della collaborazione con Spenillo e Sica, che mi ha portato in finale a New York Canta, qualche giorno fa, al Blue Note di Milano. E ci sono decine di altre canzoni pronte ad inondare i digital stores. I miei fan si tengano pronti, ci sono bombe atomiche in arrivo!
Cos’è che principalmente ha formato l’artista e l’uomo che sei oggi?
La forza di rialzarmi dopo ogni offesa, sconfitta, mancanza di rispetto. La tenacia. La capacità di trasformare in qualcosa di creativo la rabbia di sentirsi emarginati, snobbati, offesi.
Per concludere, un concerto che hai sempre sognato di fare?
Lo farò il 7 dicembre a Sala Palatului, a Bucarest, coi TheSuper4. Uno di quei piccoli sogni che, lavorando sodo, a volte si avverano.
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