Nemmeno lo stop invernale riesce a fermare la Rete degli orti botanici della Lombardia: nonostante molti degli spazi verdi della Rete siano attualmente chiusi al pubblico, in programma presso gli Orti botanici di Brera e di Bergamo le mostre “Natura in Arte” e “DE-PAVIMENTIAMOCI! – Prove di riconciliazione tra costruito e naturalità”. Ma le attività della Rete non finiscono qui: oltre ai progetti educativi rivolti alle scuole, in corso anche “OBLÒ – Orti Botanici Lombardia Online”, co-finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del Bando Musei 2021 e “Saperi e sapori”, progetto etnografico che vede tra i partner anche l’Università di Milano Bicocca.
APERTURE E CHIUSURE
Procediamo con ordine: la chiusura invernale interessa l’Orto botanico di Pavia (aperto solo per le scuole, gli studenti universitari e gli “Amici dell’Orto”), il Giardino botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno, che è visitabile esclusivamente su prenotazione (scrivendo un’e-mail a orto.ghirardi@unimi.it), l’Orto botanico di Città Studi e il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio. Ancora operativi invece la sezione di Astino dell’Orto botanico di Bergamo, che fino al 19 dicembre è aperta sabato e festivi dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 14:00 alle 16:00, e l’Orto botanico di Brera, aperto dal lunedì al sabato (non festivi) dalle 9:30 alle 16:30.
ESPOSIZIONI NEGLI ORTI
Proprio presso gli Orti botanici di Bergamo e Brera sono presenti due esposizioni. A Bergamo, fino al 9 gennaio 2022, è possibile visitare l’atelier “DE-PAVIMENTIAMOCI! – Prove di riconciliazione tra costruito e naturalità”: aperta al pubblico tutti i giorni dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 18:00, presso la Sala Viscontea – Passaggio Torre di Adalberto 2, Città Alta (BG), la mostra è frutto di studi e ricerche interdisciplinari sui temi dell’analisi del costruito, del riuso degli spazi della città, del progetto e rappresentazione della naturalità e delle aree verdi in contesti a forte compromissione dei suoli. Isole di calore urbane, inondazioni, perdita di biodiversità, sono solo alcuni dei problemi urgenti che colpiscono le nostre città imputabili all’impermeabilizzazione del suolo, ovvero alla copertura dei terreni con materiali che ne compromettono il naturale ruolo di regolazione dell’ecosistema. Ulteriori informazioni sono disponibili a questo link https://www.ortobotanicodibergamo.it/de-pavimentiamoci-prove-di-riconciliazione-tra-costruito-e-naturalita/
Presso l’Orto botanico milanese di Brera invece si segnala la mostra “Natura in Arte”, visitabile fino al 27 gennaio 2022. L’esposizione, composta da 25 opere scultoree realizzate da artisti moderni e contemporanei, intende coniugare cultura, ambiente e attenzione verso le nuove generazioni e offre ai visitatori la possibilità di visionare sculture d’arte all’aperto, nella suggestiva ambientazione del giardino. Tra le opere esposte figurano il vocabolario sulla natura (Senza titolo) di Mario Ceroli (anni ’70), due sculture in metacrilato luminose del 2010 di Gino Marotta (Nuovo paradiso, Oasi), l’installazione che schiera i Raccoglitori di Pioggia del 2011 di Renato Mambor e la celebre palma in alluminio (Per costruzione di Oasi) dei primi anni ’80 di Mario Schifano. La mostra è visitabile negli orari di apertura dell’Orto, con ingresso libero da via Brera, 28, o da Via Fiori Oscuri, 4, Milano. In programma anche quattro visite guidate, sabato 18 dicembre 2021 e 15 gennaio 2022, alle ore 11:30 e alle 14:00, con prenotazione obbligatoria e ulteriori informazioni al link https://ortibotanici.unimi.it/natura-in-arte/?fbclid=IwAR1hjimkhuGMQ4ZXW
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PROGETTI IN CORSO
Continuano anche le attività didattiche e le iniziative della Rete degli orti botanici della Lombardia rivolte alle scuole di ogni ordine e grado: visite – interattive e non – agli Orti, incontri di formazione a scuola a cura degli educatori della Rete, opportunità di alternanza scuola-lavoro rivolte agli studenti delle scuole superiori.
Ma non è tutto: dopo la ri-scoperta del digitale imposta dalla pandemia da Covid-19, sperimentata con il progetto “Botanica a distanza”, la Rete intende aprire ancor di più lo spiraglio sul mondo online con “OBLÒ – Orti Botanici Lombardia Online: lo sguardo degli Orti botanici sul mondo dell’engagement digitale nella divulgazione museale”. Il progetto, co-finanziato da Regione Lombardia nell’ambito del Bando Musei 2021, prevede la valutazione e la messa a sistema di tutte le attività online che, a vario titolo, sono state realizzate dagli Orti e dalla Rete per il pubblico e per le scuole. Obiettivo: raggiungere un’offerta digitale integrata che mantenga riconoscibile l’identità museale e che sia fedele agli approcci educativi e divulgativi che da sempre contraddistinguono la realtà associativa lombarda. Opportunità di formazione per i docenti, attività interattive con le scuole, collaborazioni con altri musei sono alcuni dei “prodotti” che saranno realizzati nell’ambito del progetto.
Infine, il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio sarà presto protagonista del progetto di ricerca etnografica “Saperi e sapori: gli usi delle piante nel vivere quotidiano e nell’alimentazione in alta Valtellina”, che vede tra i partner anche la Rete degli orti botanici della Lombardia e l’Università di Milano Bicocca, finalizzato a promuovere la conoscenza, la diffusione e la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale relativo alle modalità di raccolta e agli utilizzi – in particolare quelli alimentari – delle piante spontanee e di alcune specie vegetali coltivate presso i Comuni dell’alta Valtellina, come il lino e la segale.
“Le attività della Rete e degli Orti e Giardini che ne fanno parte non terminano con la chiusura invernale, – spiega la Presidente della Rete degli orti botanici della Lombardia, Daniela Praolini – ma continuano anche quando gli spazi verdi della nostra Associazione non sono accessibili al pubblico. Crediamo fortemente che la tutela della natura e della biodiversità che la contraddistingue in tutte le specie botaniche esistenti sia un valore e una mission da portare avanti sempre, in ogni periodo dell’anno, con progetti che valorizzino la vasta disponibilità di risorse che il settore botanico offre. Auspichiamo che i progetti in partenza, oltre alle mostre e alle attività in corso, costituiscano un impulso decisivo in questa direzione”.
La Rete degli orti botanici della Lombardia è una Associazione non profit, che opera per favorire e promuovere le azioni degli orti botanici aderenti. Ne fanno parte: l’Orto botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”; il Giardino botanico alpino “Rezia” di Bormio; gli Orti botanici milanesi di Brera e Città Studi; l’Orto botanico di Pavia; il Giardino botanico “G.E. Ghirardi” di Toscolano Maderno (BS).
La Rete, nata nel 2002 per valorizzare e mettere in comune le reciproche esperienze, e costituitasi in Associazione nel 2009, si occupa inoltre della tutela, della conoscenza, della promozione e della valorizzazione del patrimonio culturale vegetale degli orti botanici, con particolare attenzione alla conservazione delle piante, alla divulgazione scientifica e alle attività educative.
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