L’arte emergente si incontra nel metaverso
La prima metafiera d’arte in Italia si prepara ad aprire le sue porte dal 20 al 23 gennaio 2022 in un’edizione dove la tecnologia la farà da padrona sia nella sua forma, grazie al digital twin degli spazi del binario centrale di DumBO, che nella sostanza data la grande attenzione al mondo degli NFT
Bologna_ Tutto è pronto per la seconda edizione, totalmente virtuale, di BOOMing – Contemporary Art Show, in programma dal 20 al 23 gennaio 2022, grazie a Lieu.city, piattaforma social per eventi art related in realtà virtuale che ospiterà la fedele riproduzione degli spazi del binario centrale di DumBO; progetto pensato, quello della metafiera, originariamente come affiancamento dell’evento in presenza, rimandato a primavera, e ora potenziato per garantire lo svolgimento delle tante attività in programma.
Da qui la scelta di Lieu.city che si configura, infatti, come un metaverso per la creazione di ambienti virtuali che consentono di fruire contenuti di arte figurativa e multimediali.
«Ho sempre sostenuto che tutto ciò che potrà fare a meno della materia lo farà, anche perché la qualità delle tecnologie sta superando la capacità dei nostri sensi biologici di capire se il contenuto arrivi “dal vivo” o dal digitale. Tutto ciò che è asincrono sopravviverà, mentre ciò che è sincrono cadrà in disuso. La prima sperimentazione di metaverso nasce agli albori della TV negli anni ’30, Lieu.city ne è solo la naturale conseguenza. – spiega Deodato Salafia, fondatore della piattaforma e presente in fiera con la sua galleria Deodato Arte – Non mangeremo mai una carbonara nel metaverso, ma potremmo commuoverci per un’opera, come già avviene da 90 anni con la TV. Abbiamo iniziato questa avventura nel 2019, ben prima della pandemia. È stato un credo forte, e ancora lo è, perché la fruizione immersiva è tuttora agli inizi, diciamo che siamo alla TV in Bianco e Nero degli anni ’30, ma il futuro arriva in modo incredibilmente rapido e i Re Magi che lo annunceranno saranno i visionari che hanno osato».
Azzardo che è proprio della natura del contemporaneo e che non poteva non essere intrinseco a BOOMing, fiera dedicata all’arte in stato di emergenza.
«Nel corso del 2020/2021 molte fiere d’arte hanno fornito digital viewing rooms in sostituzione o in abbinamento alla esperienza fisica, BOOMing ha voluto completare il percorso ed osare fino in fondo offrendo una esperienza immersiva nel metaverso Lieu.city – racconta Simona Gavioli, a capo della manifestazione – La pandemia ha fatto emergere con forza il distinguo tra contenuto e media. Oggi sappiamo più di prima quale informazione ognuno di noi può veicolare tramite le tecnologie e quale valore aggiunto ha l’interazione fisica. Questa consapevolezza ci spinge a sperimentare una fiera in digital twin, con l’opportunità di offrire il massimo di due media, quello meta e quello fisico che, compenetrandosi, allungano la catena del valore».
Un contemporaneo vissuto non solo nei mezzi ma anche nei contenuti data la grande presenza di NFT, come nel caso di Zanini Arte, tra le prime gallerie a credere nel potenziale di questa nuova arte grazie agli artisti Hackatao, tra i pionieri e fondatori del movimento della crypto arte a livello internazionale, primi a proporre lavori di arte digitale.
«Gli NFT sono una nuova opportunità per il presente e il futuro dell’arte: un nuovo mezzo per gli artisti, una nuova fruizione per i collezionisti. Ciò non implica assolutamente il tramontare dell’arte tradizionale ma una possibilità ulteriore di avvicinare un pubblico più ampio all’universo dell’arte attraverso un medium differente. Gli NFT sono una forma di evoluzione dell’arte che progredisce in parallelo allo sviluppo della tecnologia. – raccontano Alfredo e Davide Zanini, direttori della galleria – Il nostro intento è di far congiungere I due mondi, il fisico ed il virtuale, che in questo momento viaggiano su binari paralleli ma separati. Nel nostro stand, nel momento in cui BOOMing sarà allestita in presenza, saranno presenti sia le opere fisiche che gli NFT.”
Divario, quello tra il mondo reale e quello virtuale, sempre meno netto, complice non solo il periodo pandemico ma anche l’essere sempre connessi, situazione che crea interessanti opportunità di fruizione e di esperienza da parte dell’utente finale e che, chi si occupa di arte emergente, per sua natura avanguardistica, non può che integrare e fare propria per creare nuove proposte culturali.
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