Prosegue nelle sale italiane la programmazione con Wanted Cinema di “IL SENSO DI HITLER”, il film diretto da Petra Epperlein e Michael Tucker, che sta facendo riflettere, attraverso un’indagine alternativa e rivoluzionaria, sull’influenza che Adolf Hitler continua ad esercitare ancora oggi sulla società.
Il docu film, partendo da immagini dell’epoca nazista e documenti storici, insieme a critici e storici analizza l’attuale influenza esercitata dalla figura di Hitler, rivolgendo una particolare attenzione ai social network, come Tik Tok e Twitch.
Al seguente link è visibile il trailer ufficiale del film: https://youtu.be/abZrgjdT0TY.
L’elenco della sale aderenti è consultabile su: http://wantedcinema.eu/movies/il-senso-di-hitler/.
Mercoledì 2 febbraio si terrà presso il Cinema Vittoria di NAPOLI (Via Maurizio De Vito Piscicelli, 8/12 – ore 20.30) una speciale proiezione del docu-film con l’introduzione a cura di DARIO DAL VERME, Console Onorario della Repubblica di Polonia per la Regione Campania, e SUZANA GLAVAS, docente presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”. L’evento è organizzato con il patrocinio e la collaborazione del Consolato della Repubblica di Polonia per la Regione Campania.
Giovedì 3 febbraio presso l’Anteo Palazzo del Cinema di MILANO (Piazza Venticinque Aprile, 8 – ore 20.30) GUSTAVO CORNI, professore di storia contemporanea ed esperto di nazionalsocialismo, e ROBERTO JARACH, presidente del Memoriale della Shoah, introdurranno la proiezione realizzata in collaborazione con CDEC, fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea.
A partire dal libro mai pubblicato in Italia “The Meaning of Hitler” di Sebastian Haffner (1978), volto a smantellare i miti e le idee comuni su Hitler e la sua ascesa al potere, critici e storici rispondono a una domanda fortemente attuale: Hitler continuerà ad essere sempre più influente per le nuove generazioni?
Girato in nove Paesi, il docu-film ripercorre i movimenti di Hitler, la sua ascesa al potere e le scene dei suoi crimini dal punto di vista di storici e scrittori che esaminano l’impatto che ha avuto e che continua ad avere oggi l’ideologia violenta di Hitler sulla società. Il documentario, analizzando diversi aspetti, esplora i vari modi in cui la tossicità di Hitler ha continuato a diffondersi dopo la sua morte attraverso le pagine di storia, i social media, il cinema, l’arte e la politica contemporanea.
Il film è impreziosito da interviste e testimonianze tra cui quelle della scrittrice Deborah Lipstadt, dello storico britannico Sir Richard J. Evans, dell’autore di romanzi sull’Olocausto Martin Amis, dello storico israeliano Saul Friedlander, dello storico e studioso dell’Olocausto Yehuda Bauer e degli attivisti e “cacciatori nazisti” Beate e Serge Klarsfeld.
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