Fare propria la consapevolezza che siano i processi educativi e la responsabilità sociale a generare un futuro accogliente per tutte/i. Questo il concetto chiave emerso dal convegno “Scuola sconfinata, educazione diffusa. Generare futuro possibile”, tenutosi venerdì 4 febbraio presso l’Auditorium ABF di Bergamo in cui sono state proposte delle vie d’uscita virtuose al tema della povertà educativa.
A dare esito concreto al convegno un approfondimento sul Bando Educazione Diffusa 2022, ideato da Fondazione Istituti Educativi e FACES per coinvolgere gli stakeholders delle istituzioni, delle comunità locali, del volontariato e contrastare la povertà educativa e la marginalità sociale nei bambini e ragazzi di età compresa tra i 6 e i 14 anni. Il percorso prende il via dall’indagine sulle nuove forme di povertà e marginalità in provincia di Bergamo – realizzata dall’Università Bicocca su indicazione di FIEB – e si pone l’obiettivo di sensibilizzare le realtà del territorio affinché si assumano le proprie responsabilità educative nei confronti dei più giovani. Il convegno, infatti, è stato parte della prima azione concreta collegata al bando, che intende rispondere ai bisogni educativi dei più fragili in fase post-pandemica e stimolare, a partire dal protagonismo dei più giovani, legami di solidarietà e comunanza. In aggiunta, il bando si propone di favorire le passioni comuni, la partecipazione, la cooperazione, la sperimentazione, contrastare il crescente fenomeno di abbandono scolastico nella nostra provincia e sostenere attraverso programmi di educazione diffusa tutte le azioni utili al rilancio del protagonismo associativo. Il bando è stato anche al centro di diversi incontri sul territorio (nel quartiere di Celadina e a Brignano Gera d’Adda) dedicati alla povertà educativa (relatrice Silvia Capretti, progettista sociale) e sulle possibili soluzioni per uscirne insieme, riscoprendo somiglianze e differenze costitutive di umanità e comunità (relatrice prof. Cristiana Ottaviano dell’Università di Bergamo). A dare via agli incontri due contributi prodotti da ALILO’ futuro anteriore (Associazione di promozione sociale e culturale che ha collaborato con FIEB per la elaborazione e realizzazione degli eventi di promozione del contrasto alla povertà educativa): un video di fotografie di Giovanni Diffidenti con testi a cura di Alilo’, e una lettura teatrale della favola PONGO, interpretata da Lura Mola e musicata da Jos Olivini.
Gli interventi dei proff. dell’Università Bicocca Paolo Mottana e Raffaele Mantegazza – introdotti e coordinati dalla pedagogistainterculturale di Alilo’ Elena Agosti – hanno offerto stimolanti punti di vista sul tema dell’educazione nel contesto scolastico. Mottana ha approfondito il tema dell’educazione che avviene nella vita sociale in tutta la sua complessità, mentre Mantegazza ha spiegato che sconfinare, per la scuola, significa valorizzare il proprio territorio e sviluppare l’interconnessione con le risorse presenti con i comuni, le associazioni, agendo sugli assi portanti della sua struttura: le persone, la didattica, gli spazi e i luoghi. Formulare veri e propri patti di comunità, in cui tutte le realtà e le persone coinvolte definiscano insieme un progetto basato sulla corresponsabilità educativa.
Spiega il Presidente FIEB, Luigi Sorzi “Purtroppo l’emergenza pandemica ha acuito il problema della povertà educativa e della marginalità sociale nei più giovani, ed è compito nostro riaccendere la luce su un tema così significativo per il tessuto sociale della provincia bergamasca. Il bando è a disposizione della cosiddetta “società educante” (associazioni, gruppi informali, parrocchie, oratori, biblioteche, centro culturali, realtà museali, bande musicali, ecc.) che intendono promuovere iniziative a favore dei bisogni educativi dei ragazzi e mettano allo studio programmi di educazione diffusa nel territorio, in collaborazione con le scuole. Confidiamo che questo primo ciclo di incontri possa incentivare la partecipazione degli stakeholder coinvolti nei processi educativi nella bergamasca”.
“Le nostre due Fondazioni partecipano attivamente ed in perfetta comunione di intenti ad altre iniziative destinate ai minori promosse da altre benemerite Fondazioni ed Organizzazioni operanti sul territorio bergamasco, con le quali abbiamo già utilmente condiviso i risultati della ricerca sulle nuove forme di povertà della nostra provincia. In questo caso, in modo sperimentale abbiamo dato corpo, semplificando alcune procedure ed aumentando le percentuali erogative fino al 90% dell’importo complessivo del progetto, nel tentativo di raggiungere anche realtà piccole e diffuse che potranno, pur non disponendo di particolari apparati organizzativi, partecipare al bando. Le finalità peculiari illustrate, crediamo inoltre, riguardino argomenti ancora da approfondire e sviluppare”. Conclude Dario Zoppetti, Presidente della Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati e per la Salute dei Fanciulli.
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