Arianna Vitale, la cantautrice cremasca, torna con “Autunno 2019”, brano che anticipa l’uscita del disco “Nel tempo che rimane. Disponibile anche il video dal 18/02/2022
“Nel tempo che rimane”. Un disco che ha centrato subito il segno
Il disco mi ha colpito in una maniera che non mi aspettavo: emergono una serie di storie che raccontano le sfaccettature di una persona che ha sofferto e che ha utilizzato la musica come valvola di sfogo per poter processare quel dolore
Michele Mazza – The Gaffes
Il 2 ottobre 2019, il compagno della cantautrice cremasca, subisce un infortunio invalidante sul lavoro che lo porterà a 5 interventi chirurgici e varie sessioni di riabilitazione nell’arco degli anni 2020/2021 e 2022
In tutto questo percorso Arianna è stata a disposizione e a completo supporto del proprio compagno per il quale ha svolto funzioni di infermiera e fisioterapista, oltre al supporto logistico quotidiano.
Ecco perché questo EP si intitola “NEL TEMPO CHE RIMANE”. E’ stato ideato e scritto nei pochi momenti in cui l’artista ha avuto un po’ di spazio per se stessa.
Finalmente poi, nell’autunno 2021 è stato anche portato in produzione ed ora vede finalmente la luce.
Come sempre una produzione indipendente, con i mezzi e le risorse a disposizione, il disco si compone di 7 tracce prevalentemente pop rock.
Il primo singolo estratto: “Autunno 2019”
Il primo singolo distribuito on line dal 17/02/2022 è il brano che anticipa il mood dell’intero EP. Un mix di energia, musicalità, temi sociali e vita privata.
Era il 2 ottobre quando una telefonata avrebbe cambiato per parecchio tempo le vite della cantautrice e della sua famiglia.
L’alienazione delle ore (tantissime) passate nelle sale d’attesa degli ospedali, il tragitto a piedi ripetuto per 3 mesi in una Milano caotica e indifferente, dove gli angoli di Piazza Duomo e delle vie centrali lasciano posto ad una sub-popolazione di clochard.
L’EP si apre con la mia canzone preferita: “Autunno 2019”, un brano che utilizza l’energia della strumentale per fuggire dalla sofferenza di restare rinchiusi nella routine ospedaliera
Michele Mazza – The Gaffes
“Una, due, centomila fughe” – Tante sono le fughe delle piastrelle contate nei lunghi mesi trascorsi tra camera iperbarica, ambulatori e fisioterapia, dove, appunto l’alienazione era tanta al punto di guardare i soffitti e i pavimenti, senza l’energia per fare altro.
Come ha giustamente rilevato Emanuele Mandelli (giornalista, scrittore e musicologo) “Appare evidente che una storia personale, se vogliamo piccola e intima, diventa la parabola di questi ultimi due anni di paura e alienazione che abbiamo vissuto“
In questo disco c’è la coscienza che ci sono parti di noi che non tutti sono in grado di comprendere o di osservare. Ci sono cose, momenti, in cui ci dedichiamo per davvero, cose a cui teniamo, che gli altri non possono comprendere
Michele Mazza – The Gaffes
Tantissimi gli argomenti che vengono sviscerati all’interno di queste 7 tracce.
“Disinnescata” e “Blusbagliato” coinvolgono l’ascoltatore tra sonorità elettriche e testi che parlano di rivalsa e di trovare il proprio posto nel mondo
“Una Leonessa” è un brano invece che porta avanti per tutto il suo minutaggio un riff fatto con un sintetizzatore elettronico che mi ha ricordato molto i The Midnight e che appare molto fresco all’interno del disco
Di getto ho apprezzato 4 canzoni, soprattutto per la ricerca musicale oltre ai testi non scontati
Roby Randelli – Stare sul pezzo
“Una bambina”, un brano definito da molti “disturbante”, perché Arianna non usa un linguaggio trasognato e poetico ma il racconto è diretto e crudo che a suon di immagini ci racconta una storia terribile di “strazio e grida”. Quasi un articolo di giornale, una cronaca scritta con pietà ma anche con occhio giornalistico, che le ha già fatto vincere diversi premi. Ne abbiamo parlato in questo articolo.
Arianna fa centro. Prosegue a crescere. In questo progetto abbandona quasi del tutto il piglio cantautorale che aveva contraddistinto alcuni progetti passati per passare ad un suono più robusto, radiofonico, che oscilla tra il pop e il rock italiano classico
Emanuele Mandelli – Susurrandom
Il disco prosegue con “Fidati di queste ciglia”, in cui le parole scorrono su di un riff acustico che ricorda molti maestri del cantautorato italiano, e si chiude con “Ti guardo” (scritta per la figlia). E con le parole «Avrei voluto darti di più, amarti di più, capirti di più», si conclude perfettamente.
Crediti
- Parole e musica: Arianna Vitale
- Arrangiamenti, Mixing e Mastering: Panorama Recording Studio – Offanengo (CR)
- Videoclip: Alice Community
Ahri Arianna Vitale nel web
Contatti
E’ possibile contattare direttamente all’artista a: info@ariannavitale.com
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