Un’attrice versatile, impegnata in teatro, attualmente in tournée nazionale con lo spettacolo Baccanti, cinema e televisione, appassionata ed empatica, Manuela Ventura ritorna in TV a fianco di Anna Valle, con cui ha già lavorato in passato nella serie di grande successo “Questo nostro amore”, in cui ricoprì splendidamente il ruolo di Teresa. Inoltre per Manuela, la gioia di essere stata diretta nuovamente da Isabella Leoni, regista della terza stagione di Qna 80.
Favilla Mancuso: un ritratto diverso, a tratti spigoloso.
“Favilla è stata una bella novità per me, mi auguro lo sia anche per il pubblico, – ci dice Manuela – un personaggio tagliente, schietto, ironico, una donna che sembra sicura di sé ma forse nasconde alcune fragilità. È nel gruppo delle infermiere che conosceremo in questa nuova serie tv, in una alternanza di eventi e sentimenti, le storie dei piccoli pazienti, le vicissitudini amorose, i problemi in corsia. È stato un bel lavoro di squadra, una prospettiva al femminile anche per dare risalto alle figure delle infermiere che, oggi più che mai, in questo pesante periodo di pandemia, sono divenute simbolo di generosità, responsabilità, sacrificio e cura”.
Ciao Manuela, un personaggio il tuo all’interno di “Lea”, molto piccante. La rivedremo in una seconda serie?
Favilla Mancuso è talmente piccante, come scrivi tu, che in una eventuale seconda stagione di Lea un nuovo giorno, non penso che potrebbe mancare questo pizzico di peperoncino! Come gli altri personaggi, anche Favilla avrebbe ancora molto da raccontare, gli spettatori potrebbero scoprire alcuni motivi del suo carattere scontroso e puntiglioso, la sua vita fuori dall’ospedale. Ha lanciato dei segnali durante le puntate in cui sembra intendere che qualcosa di difficile c è anche nella sua vita privata. Chissà, speriamo arrivi per tutti la sorpresa di una nuova stagione di questa serie.
C’è stato qualcosa di divertente, durante le riprese, di questa fiction?
Molto di divertente è accaduto. È stato un set di grande coesione e anche di allegria. Posso dire che il giorno in cui abbiamo girato la scena del concerto, non ci siamo risparmiate in quanto a divertimento, ballare e cantare a squarciagola, prendendoci simpaticamente in giro per il nostro dimenarci un po’ buffo. Alla fine eravamo tutti esausti ma felici.
Molti hanno paragonato questa serie a quella di DOC. Tu che ne pensi di questa cosa? Credi che la vostra sia diversa?
La similitudine sta nel fatto che in entrambi i casi si tratta La similitudine sta nel fatto che in entrambi i casi si tratta del genere medical, ma forse Doc è più medical drama, mentre Lea è più sentimentale, più meló. La storia di Lea un nuovo giorno viene raccontata con toni più tenui e molto autentici, c’è una leggerezza nel modo di raccontare gli
eventi ma insieme troviamo emozione e sincerità. Non mancano i colpi di scena, i dolori e i ripensamenti, ma c’è una grande energia e forza nel voler costruire e cambiare, nel fare di ogni giorno un nuovo giorno per rinascere.
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