3 Dicembre 2024

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La cooperativa napoletana “La Paranza” si aggiudica il premio Angelo Ferro

La COOPERATIVA LA PARANZA di Napoli è la vincitrice del Premio Angelo Ferro per l’innovazione nell’economia sociale, promosso da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e da Fondazione Emanuela Zancan onlus, con il sostegno di Intesa Sanpaolo. Il premio, giunto alla sua sesta edizione, nato per ricordare la straordinaria attività di imprenditore sociale del prof. Angelo Ferro, valorizza il lavoro di tutti quegli enti del Terzo Settore che hanno contribuito a innovare l’economia sociale, ottenendo risultati e soluzioni che intercettano bisogni sociali attraverso l’attivazione di risposte originali. Al vincitore viene assegnato un premio di 10.000 euro; 2.500 euro spettano invece a ciascuno degli altri 4 premiati della cinquina finalista.

La Cooperativa La Paranza di Napoli opera in uno dei quartieri storicamente più problematici della città, il Rione Sanità, per valorizzare il suo patrimonio artistico e culturale. I giovani coinvolti si sono attivati arrivando a recuperare oltre 13.000 mq di patrimonio e ad attrarre 160mila visitatori l’anno. Ad oggi ha creato oltre 40 posti di lavoro per i giovani del territorio ed è stabilmente impegnata nella costruzione di percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Il quartiere è ora tornato ad essere vissuto anche dai cittadini ed è diventato attrattivo per cooperative e associazioni, grazie alle quali si è attivato un circuito che promuove la cultura della Bellezza, del Dono e della Cooperazione tra le persone.

Gli altri quattro premiati sono stati:

Fondazione ANT Italia onlus

La Fondazione ha sede a Bologna ed opera da più di 40 anni su tutto il territorio nazionale offrendo assistenza gratuita e a domicilio ai malati oncologici. Nel tempo ha assistito oltre 140.000 malati oncologici in 11 regioni, impiegando 23 équipe multidisciplinari, rispondendo ai diversi bisogni dei malati con risposte personalizzate. Le attività vanno ad integrare quanto propone il servizio pubblico ed è un esempio di come possono ben integrarsi servizi pubblici e privati.

IL GRATICOLATO Società Cooperativa Sociale

La cooperativa con sede nell’Alta Padovana (S. Giorgio delle Pertiche) offre servizi di diverso tipo per persone con disabilità, alcuni di accoglienza, altri relativi all’ambito lavorativo. In particolare, si spende per tessere nel territorio relazioni finalizzate a impiegare nelle aziende locali i propri beneficiari, oltre ad investire energie nello sviluppo di un nuovo settore di impegno per la cooperativa: l’agricoltura sociale.

LA FRATERNITÀ Società Cooperativa Sociale a r.l. onlus

La sede di Bologna della cooperativa sociale La Fraternità Onlus ha creato il progetto AND CIRCULAR che, in modo originale, combina l’inclusione lavorativa con il rispetto per l’ambiente e crea valore dal rifiuto tessile mettendo al centro persone con diverse fragilità. Tra le altre cose sono stati posizionati nel bolognese dei cassonetti intelligenti che pesano i vestiti degli utenti e restituiscono una eco-gift per acquistare prodotti a valenza etica e sostenibile. And Circular intercetta circa 6000 tonnellate di abiti usati ogni anno e impiega in queste attività oltre 20 persone con difficoltà a trovare lavoro. 

Organizzazione di volontariato G-PRO MABASTA

È nata in una classe del leccese l’idea di “MaBasta”, un modello per aiutare chi commette atti di bullismo e chi ne è vittima. Facendo diventare gli studenti i protagonisti attivi del contrasto al bullismo, il modello è stato già applicato in numerose scuole di tutto il territorio nazionale. Nell’ultimo anno ha raggiunto oltre 38.000 studenti, stimolandoli in un modo innovativo a far emergere e trattare i casi di bullismo. Alla sesta edizione hanno concorso 209 enti da tutta Italia, presentando un insieme diversificato di esperienze originali di economia sociale sviluppate in tutto il territorio nazionale.

La giuria – presieduta da Giovanni Bazoli, Presidente Emerito Intesa Sanpaolo – è composta da Carlo Borgomeo, presidente Fondazione con il Sud, Andrea Cavagnis, presidente Fondazione OIC onlus, Giuseppe De Rita, presidente del Censis, Maurizio Ferrera, Università Statale di Milano, Elena Granaglia, Università degli Studi Roma Tre, Marco Morganti, Intesa Sanpaolo, Gilberto Muraro, presidente di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Romilda Rizzo, Università degli Studi di Catania e Presidente della Società Italiana di Economia Pubblica, Tiziano Vecchiato, Presidente della Fondazione Zancan, Stefano Zamagni, Università di Bologna.

Il Premio è stato conferito con una cerimonia in presenza nell’Aula Magna dell’Università di Padova durante la quale sono intervenuti: Gilberto Muraro il quale ha presentato il Premio e salutato i partecipanti, insieme a Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università degli Studi di Padova, e a Cristina Balbo, Direttrice Regionale Veneto Ovest e Trentino Alto Adige Intesa Sanpaolo. Giuseppe De Rita ha ricordato la figura di Angelo Ferro, Andrea Cavagnis è intervenuto sul trentennale del Civitas Vitae OIC, Tiziano Vecchiato ha sintetizzato i caratteri originali della sesta edizione del Premio e Marco Morganti  ha parlato dell’evoluzione dell’innovazione e proclamato i cinque finalisti del Premio. A moderare l’evento Paolo Foschini, Giornalista di Corriere Buone Notizie. Infine il prof. Giovanni Bazoli ha proclamato il vincitore del Premio 2022.

Angelo Ferro

Scomparso il 13 marzo 2016, Angelo Ferro ha affiancato la carriera di imprenditore e docente universitario a un impegno costante nel campo del sociale ricoprendo numerose cariche associative e promuovendo iniziative in campo culturale, sportivo ecc. Negli ultimi anni di presidenza di OIC ne ha ampliato notevolmente la dimensione operativa e soprattutto il significato esemplare, realizzando molte attività volte a trasformare l’anziano da problema a risorsa sociale. È stato infine un apprezzatissimo Consigliere di Amministrazione di Intesa Sanpaolo e della Cassa di Risparmio del Veneto.