Giovedì 16 giugno 2022 è in uscita per Z Tapes e La Barberia Records “Parrots and the park“, il primo EP tratto da “Pastimes”, il nuovo album dei Baseball Gregg composto per la prima volta con la band al completo. Dall’arrivo di Sam in Italia a fine 2021 la formazione italo-californiana ha realizzato venti brani che verranno distribuiti nel corso di tre mesi in altrettante release discografiche per poi confluire in un Full Length la cui pubblicazione è prevista a settembre.
Mood acustico, soft, brani tardo primaverili estivi con violoncello. Il violoncello, così come il contrabbasso, sono una novità timbrica nel suono dei Baseball Gregg. La data di uscita non è casuale: il 16 giugno è il Bloomsday, ovvero il giorno in cui è ambientato nel 1904 l’Ulisse di James Joyce. L’autore irlandese rappresenta il fil rouge dei tre EP e dell’album, a partire dal titolo di quest’ultimo: Pastimes è una citazione del passo “Pastimes are past times” presente nel Finnegans Wake, e la figlia di Joyce è raffigurata nei quattro artwork che accompagnano i lavori. Sam Regan ha reintepretato le foto che Berenice Abbott scattò a Lucia Joyce (all’epoca una stella della danza, poco prima della triste fine in manicomio dove verrà rinchiusa fino alla fine dei suoi giorni) nella Parigi dei ruggenti anni Venti. Parrots and the park è un verso contenuto in Cilantro Grass, brano che è già stato suonato ad aprile per Live in Tuci.
Lo scorso dicembre sono successe due cose parallele che hanno dato vita al nostro nuovo album. Ho preso in prestito alla biblioteca Sala Borsa di Bologna le lettere di James Joyce, e Sam ha deciso di trasferirsi in Italia per un anno. Solitamente nostri album nascono d’estate, da incontri fugaci, durante le vacanze o a distanza, su internet. Dall’ultima volta che io e Sam ci eravamo visti erano passati due anni: era il novembre del 2019 e ci eravamo incontrati a metà strada tra la California e Bologna, in Islanda, per suonare a un festival a Reykjavik. In questi due anni il mondo è cambiato, e siamo cambiati un po’ anche noi: per ritrovarci abbiamo quindi cercato di recuperare l’atmosfera degli inizi, quando abbiamo pubblicato la nostra prima cassetta nel 2014. Nei primi mesi di quest’anno ci siamo chiusi in casa e abbiamo scritto assieme dei brani – cosa che praticamente non era mai successa prima, dato che abbiamo sempre lavorato principalmente a distanza -, trascorrendo i pomeriggi d’inverno assieme in quello stesso appartamento dove avevamo scritto e registrato le nostre primissime canzoni.
Sono stati mesi di grande fertilità e fermento, e in poco tempo abbiamo scritto e registrato venti brani. In casa ci siamo abituati a suonare i brani in acustico, e per tale motivo abbiamo deciso di sperimentare alcuni arrangiamenti più acustici e soft. Le quattro canzoni di questo primo EP sono proprio una selezione di questi brani per i quali abbiamo scelto un vestito leggero, adatto ad un clima tardo-primaverile che profuma già di estate, con l’aiuto di Cristina Munoz – una talentuosa e giovanissima violoncellista e compositrice di Madrid di stanza a Londra – e Sergio Mariotti – che suona il contrabbasso in diversi brani, oltre ad accompagnarci nella formazione live italiana da qualche anno.
Mentre passavo le giornate a suonare e registrare con Sam, continuavo a leggere le lettere di Joyce, le quali sono diventate una presenza importante all’interno della lavorazione del disco, influenzandone il titolo, la copertina degli EP, e i testi. Cento anni fa usciva Ulysses, un libro che è ambientato il 16 giugno del 1904 a Dublino; per questo motivo abbiamo scelto di pubblicare il primo EP tratto da Pastimes in questa data, che viene ricordata dagli amici e dai lettori di Joyce in giro per il mondo come “Bloomsday”.
(Luca Lovisetto)
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