Savma ci presenta il nuovo singolo Questo sono io, fuori per Rossodisera Records, e ci racconta nella nostra intervista ulteriori dettagli sul suo progetto artistico.
Ciao e benvenuto! Come nascono i tuoi pezzi?
I miei brani sono frutto delle esperienze sia personali che delle persone che mi circondano, è naturale per me scrivere e mettere in musica la vita quotidiana, non c’è mai un momento particolare o un luogo specifico. Posso trovarmi in macchina, su un Bus, passeggiando, o magari mentre sto fuori con amici a mangiare una pizza, magari sento o vedo qualcosa che mi emoziona e il bisogno di scrivere o appuntarmi dei concetti diventa quasi necessario. O magari nella mia testa mi frulla una melodia e non riesco a non ascoltarla e quasi senza accorgermene nasce il brano.
Se dovessi descrivere il tuo brano Questo sono io con una metafora?
Non penso che possa esserci una metafora o forse sì, ho raccontato un percorso della vita che ci appartiene a me, a te, a noi, quante volte ci fermiamo per capire chi siamo stati, chi siamo e se c’è la possibilità di essere diversi, migliori e non arrendersi mai. Sono semplicemente un cantautore che ama e ha la necessità di raccontarsi e raccontare i sentimenti, gli stati d’animo, la vita
Quando è nata la collaborazione con la Rossodisera Records?
La collaborazione con la Rossodisera Records è nata da pochissimo tempo, ho conosciuto una persona circa un anno fa che crede in me forse più di me. E’ stata la persona che mi ha fatto conoscere alla Rossodisera specificatamente a Leopoldo Lombardi al quale è piaciuto il mio progetto discografico e in tempi record devo dire è nata la collaborazione firmando il mio primo e vero contratto discografico. Abbiamo tantissimi progetti da realizzare e insieme stiamo affrontando questa sfida e ne sono davvero felicissimo anche perché non è facile trovare un produttore/discografico che ha piena fiducia nel tuo progetto e ti lascia carta bianca. Non smetterò mai di ringraziare queste persone mai.
Ti ricordi il tuo primo concerto in assoluto che hai fatto? Che emozioni hai provato?
Sì, me lo ricordo molto bene, era in agosto, sai queste feste di piazza che si fanno nei paesini sperduti e dove pensi che a sentirti ci sarai tu, forse il parroco e qualche pecora…invece mi sono ritrovato con una piazza piena di gente che aspettava di sentirmi cantare è stata una emozione indescrivibile mai provata prima, avevo paura, ma anche tanta voglia di darmi, quelle persone erano venute per me e non potevo deluderle. E’ stato bellissimo una serata che non dimenticherò mai, mai nella mia vita.
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