Per il suo nono appuntamento la rassegna Suoni in movimento si sposta a Viverone il 17 luglio presso la Chiesa di San Rocco (ore 17,30), per un insolito concerto violoncello e handpan che vedrà salire sul palco Sergio Patria al violoncello e Matteo Boseglio all’handpan, insieme impegnati in un anticonvenzionale viaggio dai grandi classici alla contemporanea – da Johann Sebastian Bach ad Elena Ballario – alternati a momenti di improvvisazione in cui la voce calda del violoncello dialoga e va a braccetto con il suono profondo e assieme cristallino dell’handpan qui chiamato a dimostrare le sue potenzialità espressive sicuramente molto meno note nel più tradizionale ambito classico. “Ci piace da sempre introdurre nella nostra rassegna – ci spiega Patria – anche strumenti meno noti: un modo per allargare lo sguardo, oltre che le orecchie, verso altri mondi e verso le infinite potenzialità espressive che sa regalarci, comunque, la musica”.
Il concerto sarà preceduto, come da tradizione, da una visita guidata alle ore 16,30 presso il centro di documentazione del lago di Viverone.
Matteo Boseglio
Classe 1978, Matteo Boseglio, ha una prima vita come batterista, strumento, per così dire dif famiglia dato il papà batterista. Studia prima privatamente poi si perfeziona presso l’Accademia di Musica Moderna di Milano. Da alcuni anni ha deciso di dedicarsi all’handpan, strumento idiofono, dalle innumerevoli potenzialità espressive, tipiche degli strumenti a percussione a suono determinato.
Sergio Patria
A sedici anni debutta in qualità di solista con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana. Si è diplomato a pieni voti al Conservatorio di Alessandria con E. Roveda, perfezionandosi successivamente con A. Navarra all’Accademia Chigiana di Siena, A. Baldovino all’Accademia di Santa Cecilia di Roma e G. Selmi. Ha svolto attività concertistica anche in formazioni cameristiche di rilievo ospite di importanti associazioni concertistiche in Italia ed all’estero. E’ fondatore del TRIO G. F. GHEDINI al quale, parallelamente al duo con la pianista Elena Ballario, dedica buona parte della sua attività concertistica.
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