I tre spettacoli previsti per la stagione estiva prodotta da Buongiorno Sicilia cominciano con Inferno Suite per Dante, una versione, diciamo così, da camera – come ama definire Giovanni Anfuso – con Liliana Randi, Davide Sbrogiò e Angelo D’Agosta. Due gli appuntamenti a ingresso gratuito: il debutto domenica 17 luglio alle 21,00 al Cortile Platamone a Catania e il 30 luglio, alla stessa ora, al Parco Comunale di Sant’Agata Li Battiati.
Foto di Santo Consoli.
Questo terzo allestimento reca con sé il sapore concreto del teatro classico declinato su un palcoscenico: scenografia garantita dall’esistente, sfumata sullo sfondo come ad apparire quasi finta; musiche a commento degli istanti e dei passaggi più esaltanti e tre attori che trascinano il pubblico dentro al primo volume della Divina Commedia e lo trattengono a vagar con loro per quei gironi infernali, a constatare i tristi ed infiniti destini di innumerevoli anime dannate. Benché, ahimé, non manchino mai “i diversamente educati, displaydipendenti“, il pubblico (la gran parte, per fortuna) anche in questa versione è stato investito dall’effetto immedesimazione e man mano che le terzine dantesche venivano declamate tutti ci trovavamo a ripeterle, concluderle a tratti con toni sommessi e quasi inconsciamente.
I costumi magnifici che tutti vestono: Dante e Beatrice dello stesso colore rosso acceso quasi forse a voler rendere meno eterea la figura della nobildonna tanto amata dal sommo poeta, o forse nella intuizione del regista porla al pari di esso. Liliana Randi, che nella prima ricostruzione indossava un tailleur bianco anni ’50 ed introduceva al viaggio quasi cadendo in un letargo creativo che le faceva immaginare una proiezione verso lo sprofondo in cui vanno a confluire organizzati i peccati commessi su questa terra, è adesso narratrice e Beatrice e Francesca da Rimini. Davide Sbrogiò è Virgilio e poi il Conte Ugolino; Angelo D’Agosta, oltre a essere uno sperduto ed incredulo Dante, è anche Ulisse.
Il primo allestimento voluto in un luogo fantastico come le Gole dell’Alkantara ha una forza scatenante che ricade sul pubblico, affascinandolo perdutamente. Giovanni Anfuso, questa volta seppur consapevole di disporre di ambienti diversi, lasciando decantare l’emozione suscitata da quella prima versione, si adopera per un adattamento che vede solo tre interpreti (a fronte del cospicuo numero di attori impiegati per il kolossal) e luoghi diversi. Se per restrizioni incomprensibili, al Castello Ursino l’anno scorso i tre attori abbiano dovuto esprimersi all’interno di un quadrato vincolante solo i loro movimenti ma non l’innata bravura, quest’anno essi hanno potuto assimilare la placida magia del Cortile Platamone, – ampio spazio culturale al centro della città, accessibile nell’immediato -, ed attuare nell’ennesima performance registica di Giovanni Anfuso, lo sviluppo drammaturgico da lui adattato, intrecciando trame eteree. Se alle Gole è stato più semplice argomentare le ambientazioni nella riproduzione delle quali si sono cimentati pittori come Sandro Botticelli, William Blake, Gustav Doré, Salvator Dalì e dunque conclamare la valenza allegorica del poema, in questo luogo dai trascorsi incredibili in cui la ricchezza derivante dal commercio s’intreccia con la vocazione religiosa e si narra costruito su ruderi pagani di un tempio dedicato a Bacco, immaginare è comunque semplice. Semplice anche grazie alla bravura degli attori, al rispetto del testo e alla naturalezza scelta come registro espressivo.
Prossimi appuntamenti:
Inferno di Dante Suite con ingresso gratuito sarà a Sant’Agata Li Battiati il 30 luglio alle ore 21,00.
In attesa del ritorno del kolossal Inferno (nel tour siciliano dello scorso anno fece registrare sempre il tutto esaurito) che, a grande richiesta, debutterà il 4 agosto nel Castello Aragonese di Piazza Armerina, la compagnia di Buongiorno Sicilia ha altre proposte per il proprio pubblico: il 22 e il 23 di luglio nella suggestiva cornice delle Cave del Gonfalone, proprio sotto l’abitato di Ragusa, sarà la volta della riscrittura di Alberto Bassetti del mito di Phaedra in chiave moderna, con in scena Liliana Randi e Angelo D’Agosta.
“Nel frattempo – informa Giovanni Anfuso – tutta la Compagnia è già al lavoro per mettere nuovamente in scena il nostro kolossal: l’Inferno di Dante. Pensate, ben quaranta persone sono coinvolte quotidianamente per garantire la rappresentazione di questo spettacolo che ha superato in Sicilia ogni record di presenze”.
Inferno andrà dunque in scena nel Castello Aragonese di Piazza Armerina – “Una splendida città d’arte che tutti i Siciliani dovrebbero visitare”, – sottolinea il regista -, dal 4 all’11 di agosto. E il giorno 3, come sempre, sarà organizzata un’anteprima per la Stampa e le Autorità.
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