Nel periodo di pausa estiva e in un momento delicato per l’intero Paese, alle prese con un clima di instabilità causato dalla crisi di governo, AIAV – Associazione Italiana Agenti di Viaggio – non si ferma e continua a stare al fianco dei suoi oltre 2.000 Associati.
Le richieste di AIAV
Nello specifico, l’Associazione ha indirizzato una lettera al Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini e al Ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti per evidenziare la necessità di scindere la responsabilità degli organizzatori per l’inesatta esecuzione del pacchetto turistico da quella relativa agli inadempimenti dei vettori aerei, e lasciare questi ultimi come unici responsabili per l’inesatta esecuzione del servizio da loro fornito. Pur condividendo infatti le previsioni normative del Codice del Turismo, è evidente che la situazione contingente, con decine di migliaia di voli cancellati o riprogrammati in tutto il mondo, è fuori controllo sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista logistico, perché i vettori spesso non si fanno garanti del risarcimento del danno causato con il loro inadempimento.
Le parole di Fulvio Avataneo, Presidente AIAV
Se da un lato, infatti, l’attuale norma non pone particolari problemi nel caso in cui l’inesatta esecuzione di un pacchetto turistico riguardi i servizi prestati da alberghi, guide, ristorazione o esperienze varie, perchè il servizio è sostituibile con quello di un altro fornitore, la situazione cambia drasticamente quando le difformità riguardano un vettore aereo: “In questo caso – dichiara Fulvio Avataneo, Presidente AIAV – trovare in tempi brevi ed a costi contenuti un servizio che possa sostituire quello del vettore che ha cancellato, ritardato o modificato un volo può risultare complesso e molto oneroso. Le difficoltà insorgono soprattutto per le agenzie di piccole o medie dimensioni perché l’attuazione di tale garanzia è impraticabile e rischia di creare problemi tanto al viaggiatore quanto all’agenzia stessa, che può in virtù dei rimborsi andare incontro ad un grave dissesto economico”.
Ma non solo: AIAV torna a chiedere l’obbligo per le compagnie aeree di sottoscrivere, come già avviene per tour operator e agenzie di viaggio, una polizza/fondo di garanzia contro il fallimento o l’insolvenza, con lo scopo di tutelare tanto i consumatori quanto le imprese coinvolte nella filiera turistica.
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