Un primo passo per la creazione del Museo all’aperto di San Martino delle Scale, unendo le bellezze, la storia e la cultura rappresentate da alcuni luoghi simbolo della piccola borgata di Monreale, a partire dalla storica Abbazia benedettina fondata nel 1347.
Questo l’obiettivo dei campi di volontariato internazionale, organizzati dall’Associazione InformaGiovani in collaborazione con i monaci dell’Abbazia e con il Club Alpino Siciliano, e che hanno visto impegnati 14 volontari e volontarie di età compresa fra 18 e 30 anni, per due settimane a luglio e ad agosto sia nello storico complesso religioso sia al “Castellaccio” del XII secolo che sovrasta Monreale dal Monte Caputo.
I volontari, provenienti da diversi paesi europei e in parte supportati dal Corpo Europeo di Solidarietà hanno collaborato alla pulizia e al ripristino di alcuni spazi dei due antichi edifici.
All’interno dell’Abbazia, sotto la guida di Don Riccardo Tumminello, i volontari hanno ripulito e diserbato l’area che nel ‘700 ospitava l’Orto botanico e che era ormai interamente occupata da vegetazione infestante. Al Castellaccio hanno invece collaborato con i volontari del Club Alpino Siciliano nella manutenzione dei locali interni, per favorire la fruizione dell’antica fortezza medievale.
Particolarmente significativa per i volontari e le volontarie, oltre ovviamente all’esperienza pratica del lavoro svolto per supportare la comunità locale, è stata la condivisione di alcuni momenti con i monaci dell’Abbazia, che ha permesso di conoscere meglio, anche al di là di alcuni stereotipi, questa scelta di vita e la sua quotidianità.
Un aspetto, quello dell’esperienza interculturale, sottolineato anche da Bruno Caruso del CAS, che ha auspicato che i campi di volontariato possano ripetersi in futuro.
Monica Valenti dell’Associazione InformaGiovani ha ricordato che questo è stato “uno dei tanti campi e progetti di volontariato realizzati quest’anno in Sicilia, sempre legati ad iniziative locali, di tutela del patrimonio ambientale o culturale e per lo sviluppo delle comunità. In questo caso, come parte di un percorso che speriamo possa proseguire negli anni per realizzare un museo all’aperto per valorizzare e far conoscere sempre più le bellezze di San Martino delle Scale.”
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