17 Dicembre 2024

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Chiara D’Ambros (Report, RaiRadio3) a In\Visible Cities con “A tutti i costi”

Continua a Gradisca d’Isonzo l’invasione creativa di In\Visible Cities, il festival organizzato dall’associazione Quarantasettazeroquattro grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia e del Comune, parte della rete Intersezioni! Venerdì 9 settembre sono quattro gli appuntamenti in programma. Si tornerà ad aprire una finestra su “ARS. Arti Relazioni Scienze”, rassegna promossa dal Comune di Gradisca d’Isonzo con “A tutti i costi” e “Il paese delle facce gonfie”. Ma gli spettatori potranno continuare a esplorare la città della fortezza grazie a un nuovo appuntamento con “Gradisca hosting” e fare un tuffo nella musica anni ’70 con “About Punk”, della Compagnia Arearea.

TUTELA DELL’AMBIENTE VS ECONOMIA – Arte e scienza dialogheranno alle 18.30 (al bastione di Porta Nuova nel giardino interno privato della famiglia Rizzo, in viale Regina Elena 3; al teatro Comunale in caso di maltempo) con “Il paese delle facce gonfie”, un monologo di Paolo Bignami, un racconto agrodolce su un evitabile disastro ambientale. Era il 1976 e i disastri ambientali che seguirono troppo spesso hanno ricordato quanto accaduto a Seveso. Il protagonista cresce all’ombra della ciminiera della fabbrica, all’ombra della ciminiera conosce il suo amico Zorro, si innamora di Olivia, balla e beve vino. Ma poi la fabbrica si rompe, si gonfiano le facce di quelli che stanno intorno a lui, e pure le nuvole diventano nere. Uno spettacolo pensato per ridere, piangere, riflettere sul nostro passato, ma anche e soprattutto sul futuro.

A seguire, dalle 19.30, la stessa location ospiterà Chiara D’Ambros, filmaker per Report, giornalista e documentarista che ha sviluppato diversi progetti di podcast per RaiRadio3 e reportage per Il Fattore Umano, Rai3. A Gradisca D’Ambros porterà la performance tratta dalla mini serie omonima “A tutti i costi”, andata in onda su Rai Radio3, menzione speciale al DIG, Festival di Giornalismo d’inchiesta. Il suo sarà un racconto di lavoro e salute, di sostanze invisibili e acque inquinate, di paesaggio contaminato e vite compromesse. Una voce narrante si intreccerà con le voci di protagonisti e testimoni del disastro ambientale causato da una fabbrica di prodotti chimici dell’alto Vicentino, la Miteni. Una storia che purtroppo ha riguardato molti siti industriali in Italia, da sud a nord. L’enorme questione, costante in tutti i territori è: fino a che punto può arrivare il compromesso tra la l’opportunità di dare lavoro e il mettere a rischio la salute dei lavoratori stessi e l’integrità ambientale? Quanta consapevolezza c’è in chi lavora per poter davvero scegliere, quanta necessità? Quanta responsabilità in chi produce, in chi gestisce gli ambienti di lavoro? Miteni è diventato un caso giudiziario, come successe oltreoceano a una fabbrica omonima, la Dupon. Qualcuno risponderà per quanto successo? Fondamentale per questo passaggio è stata la presa di posizione della società civile, degli operai contaminati, dei cittadini che si sono ritrovati l’acqua del rubinetto inquinata, delle mamme spaventate dalla presenza di sostante tossiche nell’acqua che danno da bere ai loro figli, diventate delle vere e proprie guerriere per la causa.

GRADISCA HOSTING – Proseguiranno poi, anche il 9 settembre, le suggestioni urbane della performance itinerante “Gradisca hosting”, del collettivo lunAzione. Una passeggiata teatrale (partenza alle 17 da piazza Unità), durante la quale i visitatori, muniti di cuffie wireless, saranno virtualmente accolti dai cittadini di Gradisca che contribuito direttamente alla realizzazione della performance urbana prestando voce, visioni e narrazioni nel corso di una serie di interviste, poi riversate in una drammaturgia corale.

ABOUT PUNK – A chiudere la giornata ci sarà invece l’energia esplosiva di “About Punk” (alle 21.30 sulle mura di Porta Nuova; in sala Bergamas in caso di maltempo) il terzo capitolo del progetto Rock Revolution ideato da Roberto Cocconi, della Compagnia Arearea. In questo spettacolo di danza contemporanea i danzatori racconteranno gli ultimi anni del decennio ’70 del secolo scorso, un periodo in cui gli artisti diedero vita a immagini forti, scioccanti, ironiche, anticonformiste e dissacratorie, e in cui il rock era progressive e glam!

Gli eventi saranno a ingresso gratuito, ma è raccomandata la prenotazione su invisiblecities.eu/invisiblecities22.

FESTIVAL URBANO MULTIMEDIALE – In\visible Cities è organizzato dall’associazione Quarantasettazeroquattro e co-finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dal Comune di Gradisca d’Isonzo e da Go2025. Il Festival è realizzato in partenariato con Comune di Gorizia, Mittelfest, a.ArtistiAssociati, Css – Teatro stabile di Innovazione del Fvg, Compagnia Arearea, Cooperativa Puntozero, IoDeposito, Damatrà ONLUS, Gruppo78. ARS è un progetto del Comune di Gradisca d’Isonzo finanziato dalla Regione Friuli Venezia Giulia, in partenariato con Mittelfest, Kaleidoscienza, Sissa, OGS – Istituto di vulcanologia e geofisica sperimentale, WWF Area marina protetta di Miramare, Comune di Turriaco, Università di Nova Gorica, Zero Idee.

Info: https://invisiblecities.eu | Facebook | Instagram | segreteria@quarantasettezeroquattro.it |