Un inedito esperimento teatral-politico
di Andrea Adriatico
A Teatri di Vita, Bologna, 20-23 settembre
Metti 12 giovani attori fra generazione Y e generazione Z, metti un’attrice della generazione X a tirare le fila, e metti soprattutto un candidato alle elezioni parlamentari che accetta di buttarsi senza rete in scena, per condividere dialoghi e racconti sulla vita e la politica. “XYZ. Dialoghi leggeri tra inutili generazioni” è un esperimento teatrale inedito, ideato e diretto da Andrea Adriatico, in cui le giovani generazioni raccontano esperienze, speranze, fallimenti e quella cosa che illude e disillude che è la politica: e lo fanno confrontandosi direttamente con chi nella politica ha deciso di investire, a prescindere dal partito di appartenenza. L’appuntamento è da martedì 20 a venerdì 23 settembre, alle ore 21, a Teatri di Vita (via Emilia Ponente 485, Bologna; tel. 333.4666333; teatridivita.it).
In scena, tre generazioni: Patrizia Bernardi (generazione X), Alessio Genchi, Andrea Ferrara, Davide Tortorelli, Giacomo Cremaschi, Innocenzo Capriuoli, Marco Celli, Michele Balducci (generazione Y), Andrea Baldoni, Andrea Mattei, Ludovico Cinalli, Massimo Giordani, Matteo Curseri (generazione Z). E quattro candidati, che si alterneranno in scena: Marco Lombardo (Azione/Italia Viva; 20 settembre); Stefania Ascari (Movimento 5 Stelle, 21 settembre); Dalila Ansalone (Fratelli d’Italia, 22 settembre); Giovanni Paglia (Sinistra Italiana/Europa Verde, 23 settembre).
L’evento è all’interno della stagione “Get up! Stand up!”, realizzata con il contributo del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna, del Ministero della Cultura.
Dodici uomini, una donna. Attraversano dialoghi leggeri che raccontano un tempo. Sono piccoli ritratti dell’oggi, storie e passioni senza un senso preciso. Il ritratto di tre generazioni fotografato un attimo prima della chiamata elettorale. Non si parla strano in questo acquario dell’essere: e ci può capitare dentro chiunque. Anche qualcun* che potremmo dover votare.
Quanto la dimensione politica è vicina alla nostra esistenza? E soprattutto, cosa chiedono i giovani al futuro politico? Ogni sera, le tre generazioni incontreranno una diversa persona candidata alle elezioni del 25 settembre. A questi appuntamenti ne sono state invitate molte di diversi partiti. Alcune hanno accettato; altre hanno accettato, ma le date non andavano bene rispetto all’agenda elettorale; altre hanno subito rifiutato; e soprattutto molte altre non hanno neanche risposto.
Andrea Adriatico, fondatore di Teatri di Vita, è regista teatrale e cinematografico, e docente di cinema all’Accademia di Belle Arti di Urbino. Con i suoi spettacoli esplora le urgenze dei tempi contemporanei, confrontandosi con la politica, lo sradicamento, i diritti, i generi (come nei recenti “Il mio amico Hitler” di Mishima e “evǝ” di Jo Clifford); ma anche i movimenti più intimi dell’essere umano (come in “Biglietti da camere separate”). Il suo ultimo film “Gli anni amari”, distribuito a livello internazionale, ha raccontato la biografia di Mario Mieli, intellettuale del movimento gay, mentre è in lavorazione “La solitudine è questa”, docufilm su Pier Vittorio Tondelli.
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