In Italia nel 2021 sono aumentati i libri pubblicati. Sono 85.551 i nuovi titoli a stampa, 49.313 gli ebook, secondo l’ultimo Rapporto AIE. Ma i fatturati degli editori calano. E anche il numero dei lettori. Perché l’offerta di libri cresce indipendentemente dalla domanda? Come funziona il mercato editoriale? Cosa deve fare un autore esordiente per inserirsi in questo mercato? Lo spiega Giovanni Criscione nel saggio “Migliora le vendite del tuo libro. Consigli pratici per aumentare la tua visibilità e vendere più copie”. Il testo è stato appena pubblicato in ebook e in formato cartaceo.
L’autore
Giovanni Criscione (Ragusa, 1972), ex collaboratore dei quotidiani La Sicilia e Giornale di Sicilia, è il fondatore dell’agenzia di comunicazione Inpress Events & Communication che supporta autori, piccole case editrici e librerie nelle attività di media relations. Forte di un’esperienza decennale come comunicatore e autore di libri aziendali e saggi storici, maturata nel corso e ai fini della sua attività professionale, si rivolge a un pubblico di aspiranti scrittori, esordienti ed emergenti, indipendenti e self publisher.
Conoscere il mercato
«Il paradosso di un’offerta che cresce più della domanda – spiega in un’intervista – legittima alcuni autori a ritenere che i libri non siano soggetti alle leggi di mercato, ma rispondano all’insopprimibile bisogno dell’uomo di nutrire lo spirito. In realtà, in quanto prodotti, i libri obbediscono alle leggi economiche e alle regole del marketing. Uno scrittore auto-pubblicato, esaurita la fase di stesura del libro, non potrà disinteressarsi della promozione, della distribuzione e della vendita, pena l’insuccesso della sua fatica letteraria. Al contrario, dovrà impegnarsi in prima persona, conoscere il mercato, il posizionamento, i competitori e cosa spinge i consumatori all’acquisto. E agire di conseguenza con efficaci strategie e strumenti di marketing».
Sinossi
Nel libro se ne indicano alcune. Gli approcci proposti si basano sulla graduale trasformazione dei self publisher in imprenditori di sé, cioè in soggetti consapevoli della necessità di individuare gli obiettivi, capaci di gestire un budget, definire un pubblico di riferimento, pianificare delle azioni in un dato lasso di tempo, realizzarle e misurarne l’impatto. Il self publisher dovrà lavorare sul proprio personal branding per aumentare la visibilità e diventare protagonista in un mercato sempre più competitivo. Tre, in particolare, gli ambiti su cui intervenire: i tradizionali organi di informazione e i nuovi media; il web e i social network; le pubbliche relazioni.
Dalle schede di lettura ai comunicati, dalle newsletter alle piattaforme fai-da-te per la diffusione delle notizie, dalla promozione nelle radio alle ospitate nelle TV, dall’organizzazione di eventi in libreria ai book tour, dalle presentazioni online alla partecipazione attiva nei gruppi di lettura e nelle community sui social network, dai blog letterari ai social per lettori e amanti di libri, passando per i concorsi e le fiere di settore, il libro offre un ampio quadro delle attività che si possono intraprendere per promuovere il proprio “brand” di scrittore. Alcune a costo zero, altre a basso costo. L’errore, però, in cui molti scrittori incorrono è quello di attivarsi solo dopo l’uscita del libro. La costruzione del brand personale, a rigore, dovrebbe iniziare già prima.
Lo stile chiaro e scorrevole, i casi di studio desunti dall’attività professionale, la panoramica sulle risorse digitali, i nuovi servizi ancora poco conosciuti, i numerosi consigli e suggerimenti utili ricavati dall’esperienza, fanno di questo libro una guida preziosa e indispensabile per aspiranti scrittori e self publisher che vogliono orientarsi nella giungla del mercato editoriale.
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