Sospesa tra cielo e mare la Sicilia e racchiude al suo interno piccole gemme rappresentate da antichi Borghi ricchi di storia e tradizione da quelli verdi e incantevoli dell’interno fino ai suggestivi paesaggi e borghi marittimi che regalano al visitatore il fascino immutato nel tempo passato.
Nella splendida Valle dell’Halaesa tra i Nebrodi e le Madonie sorge il piccolo borgo di Motta d’Affermo fondato da un piccolo nucleo di abitanti provenienti dall’antica città di Halaesa nel luogo venne successivamente realizzato da un gruppo di Bizantini il Casale di Sparto nel 1380 il cavaliere Muccio, D’Albamonte , divenuto signore Barone di Sparto cambio il nome della località in Motta Di Muccio Di Fermo da cui l’attuale tessuto da cui attuale Motta d’Affermo.
A Motta è vissuto da giovane Guglielmo D’Albamonte uno dei tredici spadaccini della disfida di Barletta e anche per i casi della vita lo spadaccino che con la sua vittoria nel duello Determino anche risultato finale della disfida di Barletta. Dopo Guglielmo e gli Albamonte Motta diventò un possedimento dei Castelli, e Fra questi un insigne un uomo, uno studioso del 18 secolo Gabriele Lancillotto Castelli.
Con i Castelli Motta crebbe e a loro che dobbiamo le grandi chiese, la chiesa Made ela chiesa la Chiesa di San Rocco perché loro hanno portato in questo in questo centro i più grande architetti e più grandi e urbanisti del dell’epoca.
La valle della Haleasa è un susseguirsi di antichi borghi e opere d’arte in questo luogo sorge infatti uno dei più importanti progetti di Land Art d’Europa, la Fiumara d’Arte un grande d’arte contemporanea a cielo aperto una fusione simbiotica tra uomo e ambiente voluta da Antonio Presti artista e mecenate che con passione e caparbietà ha creato un meraviglioso paesaggio d’arte unico al mondo che ogni anno attira in Sicilia migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo e proprio nel territorio di Motta D’Affermo si trova una delle opere più famose della Fiumara, la “Piramide Trentottesimo Parallelo” realizzata da Mauro Staccioli.
Antionio Presti: “Io ho avuto sempre amore per questa zona, è lo spirito non conosce mai fine. La coerenza la caparbietà il valore della differenza sono soltanto delle discipline delle condizioni che ognuno di noi quando si sceglie la differenza bisogna sempre assumere e questa mia volontà a reso famoso nel mondo questo Territorio. Senza presunzione, posso affermare che le grandi mete internazionali del nostro territorio sono proprie le mete della Fiumara d’arte delle sculture quindi non c’è bisogno più di parlare di sviluppo turistico. Le mete ci sono, la politica della Bellezza ha vinto, ha vinto contro l’ignoranza ha vinto contro l’ignavia ha vinto sempre con questo aspetto di un invidia di mediocrità. La mediocrità. Il potere quando è mediocre non guarda mai verso il futuro”.
Educare alla bellezza al rispetto dei luoghi da tutelare e custodire per migliorare l’identità sociale la collettività dando una concreta speranza che in questi giorni hanno deciso di rimanere tornare a scommettere.
Il Paese Albergo di Motta d’Affermo diventa occasione di sviluppo e di opportunità.
Motta d’Affermo vuol dire dunque il turismo sostenibile vacanze rilassanti e di autentica riscoperta dei rapporti umani
Venire a Motta D’Affermo è importante, non solo perché finalmente c’è la possibilità di fermarsi, girare il territorio e gustare anche i prodotti tipici del territorio, soprattutto prodotti freschi a km 0 ma perché proprio attorno a Motta oltre dentro Motta c’è una miniera di cose belle da vedere.
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