Raccontare il vino siciliano in modo inusuale e inedito: attraverso l’arte, la bellezza della natura e l’energia del territorio. É quello che ha fatto, nel corso della 31esima edizione del Merano Wine Festival, l’azienda agricola siciliana Di Giovanna, una delle prime aziende a essere specializzata nella produzione di vini biologici (lo fa da 25 anni) trovando notevole apprezzamento degli esperti del settore, e tornando a casa con tre vini premiati da The WineHunter Award: l’Helios Grillo 830 mt DOC Sicilia 2020, il Vurrìa Nerello Mascalese Rosato e Helios Nero d’Avola DOC Sicilia 2019, tra i più importanti vini rossi prodotti dall’azienda. La cantina siciliana produttrice di vini autoctoni e internazionali tra Sambuca di Sicilia (AG) e Contessa Entellina (PA), non è nuova a premi e riconoscimenti; ma questa volta oltre ai vini portati in degustazione si è aggiunto un evento inedito: l’azienda nel corso della kermesse, il 4 novembre ha presentato e proiettato presso il teatro Puccini di Merano, il cortometraggio del regista Carlo Guttadauro di Anam Cara dal titolo “Wine is sunlight” con protagonista Helios Grillo 830 mt, sugli scenari naturali siciliani, che introduce a una bellezza senza tempo e alla dimensione di biodiversità. Un progetto totalmente ispirato dal luogo siciliano dove l’azienda sorge: “Ho la fortuna di vedere la Sicilia con gli occhi di chi viene da fuori e per questo riesco ad apprezzarla in modo diverso – afferma Melissa Di Giovanna, responsabile marketing & export – per me la Sicilia è un’isola magica, un posto veramente speciale e questo lo si deve anche per la sua posizione al centro del Mediterraneo e credo che il punto di forza sia proprio la sua luce, che conferisce una biodiversità unica, ed é quello che abbiamo voluto trasmettere fortemente con questo cortometraggio. E poi c’è tutta la storia greca che dà una profondità e una complessità all’isola dove siamo”. A queste parole si aggiungono quelle di Gunther Di Giovanna, che gestisce l’azienda di famiglia, insieme al fratello Klaus: “Sciascia diceva che la Sicilia intera è una dimensione fantastica. Come fai a viverci senza immaginazione? E in effetti quello che è capitato a mia moglie, americana di Philadelphia, e a mia mamma tedesca di Heidelberg, la Sicilia conquista. E conquista con questa dimensione fantastica che è quella che colpisce tutti. Quando abbiamo girato questo cortometraggio il regista non sapeva quale angolo, del piccolo territorio dove noi ci troviamo, filmare, fotografare, dove realizzare le sue scene. C’era un vero imbarazzo di scelta. Nello stesso tempo la Sicilia stimola l’immaginazione. La Sicilia è la terra dell’amore, è quell’amore che muove il sole e le altre stelle. Ed è quello che vogliamo mettere nel nostro vino ogni anno quando lo produciamo”
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