17 Novembre 2024

Zarabazà

Solo buone notizie

A tu per tu con Carlo Addaris

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Quando hai iniziato a fare musica?

Più o meno 25 anni fa. Ho suonato come tastierista appena vent’enne in una garage band, poi tra la fine degli anni novanta e il deumila la mia prima creatura, una band a metà strada tra rumorismo e alternative pop.

Come descriveresti “Zapping Vanity” in 3 parole?

Scura, intimista, reale.

Cosa pensi dei talent show?

Credo siano uno specchio dei nostri tempi.

Quali sono i tuoi riferimenti musicali?

Musicalmente sono figlio di tutto ciò che va dagli anni 60 ad oggi, con un debito particolare, almeno se parliamo di estetica musicale, verso gli anni ’80 e i ’90.

Dalle sperimentazioni di Brian Eno all’elettropop dei Depeche Mode, passando per la New Wave, un certo rock europeo, i dEUS, i Radiohead, Flaming Lips, Bowie.