Anteprima piemontese dello spettacolo firmato da Aria Teatro di Trento
Un testo nato da una serie di interviste e da un incontro con il protagonista
La storia, vera, di Adam, un uomo arrivato in Italia dopo la guerra in Libia. Un testo composto dopo una serie di lunghe interviste raccolte nel tempo con persone che sopravvivono all’esilio e grazie a un ultimo fortunato incontro con il protagonista dell’opera. Venerdì 13 gennaio alle 21 sul palco dello Spazio Kairòs, via Mottalciata 7, va in scena “Tempo orfano”, di e con Chiara Benedetti, portato in scena da Aria Teatro di Trento e proposto nella stagione organizzata da Onda Larsen: si tratta dell’anteprima piemontese dello spettacolo.
La storia
Adam è un giovane marocchino, che parallelamente agli studi di giurisprudenza percorre nella sua città natale la strada dell’attivismo. Parla attraverso la voce di grandi rivoluzionari e quella delle sue poesie, per rafforzare in chi lo circonda un’idea di cambiamento. Un’idea sospirata, che nel Marocco degli anni ‘90 aleggia nell’aria e contamina i salotti culturali come un vento caldo d’estate. Attendendo speranzosa la vittoria degli ideali di democrazia tanto agognati, un’intera generazione di idealisti si scontra invece negli ultimi anni del secolo con la condanna a scegliere per la propria sopravvivenza tra la conversione al regime o la resa e la fuga.
È da questa necessità di giustizia che inizia il percorso verso l’esilio mai concluso del protagonista. Un viaggio che lo vede in transito su varie rotte, in fuga da un regime autoritario, in cerca di un luogo in cui costruire un futuro e poter abbracciare i propri principi. Lungo il percorso, nelle città del sud del suo paese, nei mercati di Tripoli, nelle basi petrolifere del deserto libico, sulle coste, nei piccoli paesi del nord Italia, Adam tenta di riconoscersi, di confondersi nel paesaggio, assume diversi ruoli e personalità. Entra in contatto con gli ambienti e li abita, li assorbe, li racconta.
Quando Adam arriva in Italia ha quarant’anni e ormai già vissuto innumerevoli vite. Nel paese in cui la democrazia è a portata di tutti, cerca di farsi strada prestandosi a diversi impieghi, annusando l’aria dell’Europa, attendendo, ancora sognando. Dopo qualche tempo inizia in modo continuativo a offrire le proprie cure a persone con problemi mentali o anziane. Questa situazione gli regala l’opportunità per la prima volta di vestire il ruolo di chi accoglie e offre protezione. Inaspettatamente, nello spazio di tempo concesso alle cure, per la prima volta Adam trova un compagno, un uomo che vive l’ultimo periodo della sua esistenza, un altro umano, vicino, con il quale gestire il tempo dell’esilio e della noia, della vecchia e della condivisione. Angiolino, il suo compagno delle ore trascorse sulla panchina davanti al fiume o nel bar sotto casa, una presenza costante che presta l’orecchio ai racconti.
Sulla base del loro incontro, dei momenti di cura e quelli di attesa, si costruisce la trama dei ricordi di Adam in cui convivono presente e passato, in un flusso di visioni e di evocazioni buffe e nostalgiche. Il racconto di una particolare vicinanza, che forse potremmo definire amicizia, e che sicuramente si colloca in una zona profonda e ignota dell’essere.
Le parole dell’autrice
Chiara Benedetti spiega: «Adam non è solo un viaggiatore, è prima di tutto un uomo e un osservatore instancabile della propria avventura umana, che immortala nei ricordi i volti e le storie che attraversa. Oggi fa l’assistente socio sanitario in un piccolo paesino dell’Italia del Nord e vive l’esilio con la straordinaria intensità di chi dentro di sé nutre la necessità di conoscere gli stati d’animo e di raccontarli». Aggiunge: «La parola esilio è per lui un dipinto che si compone con sfumature di rabbia, desiderio, delusione e nostalgia. Conquista per il sorriso sempre accennato sul volto , la tenace ironia e la ferma necessità di bellezza».
“Tempo orfano”
Di e con Chiara Benedetti
Musiche Luca Vianini
Luci Federica Rigon
Scene Aran Ndimurwanko
BIGLIETTERIA
Intero 13, ridotto 10 (Scuderia Onda Larsen, over 65, studenti under 25, disabili)
Bambini fino ai 10 anni 8 euro.
Biglietti in vendita su www.ticket.it
Esiste il “Biglietto sospeso”: da quest’anno si può regalare un biglietto a chi non può permetterselo e compiere una buona azione per avvicinare le persone al teatro.
Per accedere a Spazio Kairòs è necessaria la tessera Arci.
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