“Solo io” rappresenta la sintesi, nonché la massima espressione del percorso artistico di Par Ty. Il nuovo singolo del rapper bolognese tratta tematiche sociali delicate e sensibili, spronando e incitando l’ascoltatore con l’obiettivo di eliminare la prepotenza dilagante del mondo odierno. Una vera e propria ribellione alla sottomissione a cui siamo piegati.
Le sonorità reggae presenti nelle strofe rendono il brano leggero, lasciando spazio alla dinamicità e all’energia che contraddistinguono il ritornello grazie alla presenza delle chitarre, strumenti fondamentali che conferiscono al brano una sonorità rock, dipingendolo con un’attitudine arrogante e ben definita.
«Ho scelto questo brano come primo singolo perché è quello che meglio in questo periodo mi rappresenta. È inoltre la prima volta che mi capita di utilizzare strumenti veri in una produzione e ci tenevo ad omaggiare anche quest’aspetto. Infine, il contesto sociale e storico del quale facciamo tutti parte oggi lo rende quanto mai attuale».
“Solo io” è il titolo del tuo nuovo singolo fuori ovunque dal 13 gennaio. Qual è il messaggio che vuoi trasmettere all’ascoltatore?
Non farti mettere i piedi in testa da nessuno. Che siano insegnanti a scuola, amici, il capo a lavoro. Se reputi che una situazione sia tossica.
È un brano che hai scritto di getto oppure l’hai modificato più volte?
Ho scritto di getto come sempre l’80% del testo per come poi è stato pubblicato, solo alcune cose sono state perfezionate in seguito.
Bologna influenza anche solo indirettamente il tuo processo creativo? È avvenuto con solo “Solo io”?
Si certo, in tutto ciò che faccio.
Bologna è una città mistica, assorbo tutto quel che ho intorno.
Quali artisti non possono assolutamente mancare nella tua playlist di Spotify?
I Dogo, Wiz Khalifa, Anuel, Raf Camora, Bonez.
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