Oltre la metà dei dipendenti del settore pubblico afferma che processi imperfetti hanno causato la perdita di dati.
Cinisello Balsamo, 7 febbraio 2023 – L’informatica ha portato indubbiamente un notevole miglioramento nelle attività del settore pubblico, ma esistono ancora molti problemi che causano perdite di documenti, di dati, di tempo e quindi ritardi nei servizi erogati.
Lo riconosce una nuova ricerca di Epson condotta su 1.205 dipendenti del settore pubblico in Europa, Medio Oriente e Africa, secondo la quale il 55% degli operatori del settore pubblico ammette di aver perso dati o documenti nell’ultimo anno. Un’altra metà (il 54% in Italia contro il 49% della media europea) accusa l’aumento dei carichi di lavoro e la tecnologia quali cause delle violazioni dei dati.
Si sa cosa fare, ma la tecnologia disponibile non viene impiegata
Il 56% degli italiani (65% la media europea) sostiene che la capacità di acquisire e digitalizzare documenti è la soluzione migliore, oltre che semplice, per proteggere i dati. Tuttavia, solo un terzo (33% tanto in Italia quanto in Europa) afferma che aumenterà le attività di scansione per ridurre la perdita di dati e documenti o la loro collocazione errata.
Dal sondaggio emerge inoltre che, in media, le persone perdono sette ore al mese (quasi un giorno lavorativo) a causa di infrastrutture IT scadenti che impediscono loro di lavorare. Se si considera che l’efficienza e la produttività sono sempre una preoccupazione nel settore pubblico, investire in tecnologie migliori potrebbe essere un punto vincente.
“Alcune delle principali sfide che la forza lavoro del settore pubblico deve affrontare – afferma Luca Motta, Head of Sales Office Print di Epson Italia – sono la perdita di dati e di tempo prezioso. Attualmente, molti servizi pubblici operano su sistemi legacy obsoleti che possono influire sulla produttività e ostacolare l’efficienza: nonostante i progressi, i produttori di tecnologie come Epson devono fare tutto il possibile per risolvere questi problemi e supportare il settore, una volta pronto ad accogliere la digitalizzazione, con l’obiettivo di proteggere i dati e migliorare i flussi di lavoro.”
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