A meno di un anno dal singolo d’esordio “Ciao” che l’ha consacrata ufficialmente al mercato discografico italiano evidenziandone talento autorale e raffinatezza interpretativa, la cantautrice e attrice partenopea Alba torna nei digital store con “Odiarti Anch’io” (Delma Jag Records), il suo nuovo singolo che ne riconferma eleganza e cifra stilistica, mettendo in luce un ulteriore aspetto della sua sensibilità artistica.
Nato dalla mancata possibilità di replica dopo la fine di una relazione, il brano è un bianco e nero di emozioni che fluiscono in vidi pensieri ed intensi ricordi, attraverso cui, la penna aggraziata e la vocalità morbida di Alba, disegnano un ritratto malinconico e avvincente al tempo stesso, in cui immergersi ed immedesimarsi per esorcizzare il dolore e liberarsi dal passato.
Sentimenti e percezioni contrastanti, sospesi tra il desiderio di poter rivivere i piacevoli momenti trascorsi insieme e la consapevolezza di aver perso qualcosa di importante ma al contempo nociva e deleteria, si susseguono per poi unirsi e allinearsi nella volontà di voltare pagina per ricominciare da se stessi, amandosi in quella totalità composta anche di ferite, vuoti interiori che non vanno colmati con il ricordo di chi ce li ha causati, o per meglio dire, di coloro a cui abbiamo permesso di causarceli, ma con una buona dose di amor proprio che deve necessariamente essere coltivata giorno dopo giorno.
Il bisogno di amare, ma soprattutto di essere amati, conduce spesso ad abbandonare la propria identità in favore di una relazione complessa e tormentata, sorretta da un’accettazione fittizia ed illusoria di ciò che in realtà non ci rappresenta ma fingiamo di essere per compiacere l’altro, una manipolazione subdola e meschina, spesso frutto di un senso di inadeguatezza, che ancor prima di giungere dall’esterno, rivolgiamo a noi stessi, permettendo, di conseguenza, a chi ci sta accanto di prendersi gioco dei nostri sentimenti.
«”Odiarti Anch’io” – dichiara Alba – racconta una storia, una storia di manipolazione e terrorismo psicologico. La protagonista è una giovane donna che, in un momento di fragilità, viene manovrata per far sì che diventi dipendente da un’altra persona, il cui obbiettivo è farla sentire inadeguata e annullata dal momento in cui non sono più insieme. Al contempo, però, è anche la storia di tutti coloro che cercano di aprire gli occhi smettendo di illudersi immaginando qualcosa che non esiste, riuscendo a trovare, guardando la realtà dei fatti, un motivo per non provare più quel tipo di amore».
«Sono nel fiore dei miei danni, ma scelgo io come distruggermi. Bastava stare insieme, tanto ormai so cadere» e «Tu che non sai star bene, dico stavolta volto pagina», sono tra i più rappresentativi passaggi del brano, mediante i quali si evince non soltanto la maturità della giovane cantautrice classe 2000, ma anche e soprattutto la sua capacità di raccontarsi e trasporre in musica uno spaccato di realtà che ancora troppo spesso passa e rimane in sordina, tra il timore del giudizio e la minimizzazione sociale.
“Odiarti Anch’io”, scritto dalla stessa Alba e prodotto da Samuel Aureliano Trotta, è accompagnato dalle emblematiche grafiche di Mery Sinatra e dalle immagini di Diana De Luca.
Intensa, penetrante e dotata di una finezza espressiva di raro riscontro, Alba rappresenta una delle migliori promesse della nuova scena pop nazionale al femminile, il perfetto ibrido tra contemporaneità e la classe che da sempre contraddistingue le produzioni cantautorali italiane.
Press Office: Music & Media Press.
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