La Società ha chiuso l’esercizio con un utile netto di 2,36 milioni di euro, una forte crescita dei volumi con un turnover di 459 milioni di euro e un monte crediti di 153 milioni. Permane molto buona la qualità del portafoglio crediti, con un Total Capital Ratio del 14,0% e un ROE del 15,4%. Nel 2022 è stato inoltre effettuato un aumento di capitale di 3 milioni di euro ed emesso un prestito obbligazionario quotato per un valore complessivo di 35,6 milioni di euro.
Il 2022, secondo anno di attività di Clessidra Factoring, si è contraddistinto per la conferma del positivo e solido trend di crescita della Società, che – nonostante uno scenario macroeconomico internazionale e domestico critico – ha raggiunto gli obiettivi di budget per i principali KPI.
Clessidra Factoring, ha chiuso infatti l’esercizio al 31 dicembre 2022 con un turnover di 459,1 milioni di euro (+85% sull’esercizio precedente e in linea rispetto al piano industriale), con un monte crediti che si è attestato a 153,3 milioni di euro (+ 79% rispetto al 2021) e un impiego lordo di 133,9 milioni di euro, superiore del 78% rispetto al 2021. Il numero di clienti operativi, inoltre, è quasi raddoppiato anno su anno, attestandosi a quota 230.
Permane buona la qualità del portafoglio crediti, che non registra posizioni classificate come sofferenze, mentre i crediti classificati come inadempienze probabili hanno un valore lordo pari a 321 mila euro, lo 0,24% delle esposizioni lorde complessive. Il Total Capital Ratio è stato pari al 14,0%, mentre il ROE 2022 si è attestato al 15,4%, in importante crescita rispetto al 9,2% del 2021.
Positiva anche la dinamica della marginalità: il margine d’interessi è stato pari a 979 mila euro, superiore del 20% rispetto all’anno precedente, mentre le commissioni nette sono state pari a 7,98 milioni di euro, in crescita del 75% rispetto al 2021; il margine di intermediazione che ne risulta è pari a 8,96 milioni di euro, + 67% anno su anno. Nell’anno le rettifiche di valore nette su crediti sono state pari a 611 mila euro, mentre i costi operativi sono stati pari a 4,79 milioni di euro. A fronte di tali dinamiche economiche, l’utile prima delle imposte è triplicato rispetto al 2021, attestandosi a quota 3,55 milioni di euro, mentre l’utile netto è stato pari a 2,36 milioni di euro (+ 152% sul precedente esercizio).
“I risultati conseguiti sono frutto di una azione commerciale dinamica, che ci ha permesso di raddoppiare il numero di clienti sia nel segmento Crossover che Distressed, settore quest’ultimo che ci ha visti protagonisti su più tavoli di risanamento delle crisi aziendali. A luglio, inoltre, tra le prime in Italia, Clessidra Factoring ha finanziato con l’autorizzazione del Tribunale una storica PMI lombarda che ha attivato un percorso di risanamento nell’ambito della composizione negoziata della crisi di impresa”, commenta Gabriele Piccini, Amministratore Delegato di Clessidra Factoring.
L’attivo della Società è rappresentato fondamentalmente da Crediti verso la Clientela, pari a 133,5 milioni di euro, in crescita del 78% rispetto all’esercizio precedente. Le passività finanziarie nette verso banche e verso società finanziarie, che insieme al prestito obbligazionario emesso a maggio 2022 rappresentano la principale fonte di funding per la Società, si sono attestate a 77,5 milioni di euro. Il patrimonio netto, comprensivo del risultato di periodo, è pari a 18,1 milioni di euro (+42% rispetto all’anno precedente).
“Siamo molto soddisfatti di questi risultati perché oltre alla crescita dei volumi, la Società ha mantenuto elevati livelli di redditività, intensificando inoltre l’attenzione sul rischio di credito in considerazione del contesto macroeconomico che ha caratterizzato l’anno – continua Piccini. – Le nostre energie, oltre che sul business, sono state focalizzate anche sull’evoluzione della struttura di funding della Società, che ha visto l’emissione del prestito obbligazionario della durata di tre anni, grazie al quale abbiamo potuto stabilizzare e diversificare le fonti di raccolta.”
Gli obbiettivi di Clessidra Factoring per il 2023 sono di rafforzare ulteriormente la struttura operativa e di diversificare ulteriormente le fonti di funding attraverso l’attivazione di altri strumenti di raccolta complementari a quelli in essere. Per quest’anno è previsto l’inserimento di 8 nuove risorse su più aree aziendali, per garantire una ottimale gestione dell’incremento dei volumi di business attesi, soprattutto in ambito Distressed.
“Archiviato un 2022 molto positivo, quest’anno continueremo ad affiancare gli imprenditori e le aziende clienti per garantire un supporto non solo tramite il factoring, ma anche proponendo soluzioni che possano preventivamente anticipare ed evitare eventuali situazioni di tensione finanziaria – conclude Federico Ghizzoni, Presidente di Clessidra Factoring. – Il nostro obiettivo è quello di permettere alle aziende italiane che si trovano in situazioni di criticità finanziaria di poter contare su un partner che sia in grado di salvaguardare il loro valore ed affiancarle a 360 gradi in una fase così delicata come quella del rilancio.”
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