Nelle sale affrescate di Palazzo Visconti, esposte oltre 40 opere dedicate al tema della filantropia nella storia delle Capitali italiane della Cultura 2023, Bergamo e Brescia.
È stata inaugurata, nella scenografica e spettacolare cornice di Palazzo Visconti a Brignano Gera d’Adda, l’esposizione temporanea dal titolo “Lo sguardo dei filantropi”, allestita dalla Fondazione Istituti Educativi di Bergamo con la curatela del Conservatore del Patrimonio Artistico FIEB Beatrice Bolandrini, in occasione di “Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023” e a conclusione degli studi compiuti dalla Fondazione su una parte del proprio patrimonio storico artistico.
Filo conduttore delle 47 opere esposte, 12 appartenenti alla collezione FIEB e le rimanenti provenienti da altri sei enti prestatori delle province di Bergamo, Brescia, Milano e Lodi (Accademia Carrara di Bergamo, Luogo Pio Grattaroli di Bariano – oggi Scuola dell’infanzia –, ASST Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati e per la Salute dei Fanciulli di Bergamo, Museo Martinitt e Stelline di Milano e Fondazione Casa di Dio onlus di Brescia) è l’ambito filantropico, lo stesso che per secoli ha animato le attività degli orfanotrofi di Bergamo e di altre realtà benefiche lombarde, principalmente dedite all’assistenza materiale e morale dei minori, alla loro formazione e all’istruzione, e al sostegno delle donne in difficoltà. Tra i capolavori esposti, opere di Fra Galgario, Cesare Tallone e Giacomo Antonio Melchiorre Ceruti.
In particolare, una prima sezione della mostra è dedicata ai benefattori e ai filantropi vissuti nel XVIII e XIX secolo che hanno fondato o contribuito sensibilmente alla costituzione dell’attuale FIEB e di altri enti benefici bergamaschi, tra cui il Luogo Pio Grattaroli di Bariano e la Fondazione Azzanelli Cedrelli Celati e per la Salute dei Fanciulli. Tra le opere esposte in questa sezione, un ritratto del nobile Alberto Grattaroli proveniente dal deposito dell’Accademia Carrara. L’esposizione prosegue in quella che storicamente era la Galleria di Palazzo Visconti dove sono allestite tre sezioni dedicate ad altrettante filantrope che si sono distinte in epoche storiche diverse in territorio bergamasco: Silvia Adelasio Celati, Emilia Woyna Piazzoni e Betty Ambiveri, accomunate, oltre che dallo spirito caritatevole, da importanti lasciti all’Accademia Carrara – come le otto terrecotte settecentesche donate da Betty Ambiveri ed esposte in mostra. Da qui si accede in un ambiente in cui sono allestiti i ritratti di altri benefattori del XIX e XX secolo, per concludere con le opere dedicate ad un’altra figura femminile di assoluto rilievo nella Lombardia di inizio Ottocento, Maria Hadfield Cosway (1760-1838).
Ha sottolineato il presidente della Fondazione Istituti Educativi di Bergamo Luigi Sorzi – “Questa mostra offrirà ai visitatori una panoramica sul tema della carità e della filantropia, in un viaggio nel passato di Bergamo, Brescia, Lodi e Milano, ponendo un’attenzione particolare alla componente femminile e prediligendo gli aspetti legati all’educazione, alla fondazione e al sostenimento di orfanotrofi e di strutture dedicate a donne bisognose di essere supportate all’interno di una società che le ha sempre collocate ai margini. Anche la scelta di Palazzo Visconti come luogo espositivo non è casuale, in quanto agli esordi del Novecento venne trasformata da villa a scuola dell’infanzia e casa di riposo, entrambe gestite da luoghi pii fondati da un prelato locale. Il patrimonio artistico della Fondazione Istituti Educativi di Bergamo è sconosciuto ai più. Conservato in uffici, caveau, depositi e cantine rivede in parte la luce in questa meritoria esposizione in occasione dell’importante evento “Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, gestita e curata con maestria dalla dott. Beatrice Bolandrini”.
“La poliedricità delle personalità femminili indagate nella mostra, come in particolare Silvia Celati, Emilia Piazzoni, Betty Ambiveri, e le altre raffigurate nei dipinti esposti – ha aggiunto la dott.ssa Beatrice Bolandrini, Conservatore del Patrimonio Storico Artistico della FIEB – permette sia a noi, che ai visitatori di analizzare le diverse sfaccettature che le hanno caratterizzate: si tratta sì di donne segnate dal dolore per la perdita di mariti e figli, ma anche e soprattutto di collezioniste e imprenditrici, accomunate dal nobile obiettivo di occuparsi dei più fragili, con caparbietà, tenacia, e forza di volontà, qualità non sempre lampanti nei loro ritratti, ma ben ravvisabili nel loro operato”. Ha poi concluso – “Il progetto ‘Lo sguardo dei filantropi’ ha potuto prendere forma e tradursi in realtà grazie alla fiducia espressa in primis dal Presidente Luigi Sorzi e dal CdA della FIEB, che hanno accolto con entusiasmo questa proposta relativa all’organizzazione di una mostra e di un relativo catalogo – edito da Bolis edizioni -, che ospitasse gli esiti di una ricerca pluriennale per quanto concerne la Fondazione, arricchita dalla compartecipazione di colleghi che hanno indagato altre realtà significative in territorio lombardo. Nell’anno di Bergamo Brescia Capitale della Cultura, l’esposizione si prefigge lo scopo di rendere fruibili opere assolutamente poco note, spesso relegate in depositi o in luoghi difficilmente accessibili. Fino al 30 aprile, Palazzo Visconti ospiterà quindi oltre 40 tra dipinti e opere scultoree, provenienti da sette enti prestatori che ringrazio per la fattiva collaborazione”.
La mostra sarà aperta ai visitatori fino a domenica 14 maggio 2023 ogni fine settimana, dal venerdì alla domenica, dalle 10:00 alle 12:00 e tra le 14:00 e le 18:00. Il 9 e il 25 aprile, così come il 1° maggio, la mostra sarà invece accessibile solo al pomeriggio.
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