Primo incontro ufficiale tra il Ministro del Turismo Daniela Santanchè e l’Associazione Parchi Permanenti Italiani – Confindustria, per delineare il piano strategico di sviluppo del comparto parchi divertimento, diventato ormai una componente imprescindibile dell’offerta turistica italiana, soprattutto agli occhi degli stranieri.
L’incontro
Il colloquio si è svolto su iniziativa dello stesso Ministro Santanchè, che aveva già dimostrato attenzione nei confronti del settore, inserendolo nel Piano Strategico del Turismo 2023/2027 pubblicato lo scorso dicembre.
In Italia si contano circa 230 imprese tra parchi a tema, acquatici, faunistici e avventura, che ogni anno sostengono importanti investimenti: sulla stagione 2023, ad esempio, sono stati già investiti oltre 120 milioni di euro tra nuove attrazioni e aree tematiche, ed entro l’estate saranno assunti 20.000 dipendenti stagionali. Tra le richieste inoltrate al Ministro, la semplificazione delle procedure autorizzative per i nuovi progetti, una maggiore flessibilità sul mercato del lavoro e agevolazioni per l’accesso al credito.
Le parole di Luciano Pareschi, Presidente Associazione Parchi Permanenti Italiani
Luciano Pareschi, Presidente dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani, ha commentato: “Per restare al passo con la competizione internazionale le imprese del settore, specie quelle di dimensioni minori, hanno la necessità di poter contare su un supporto istituzionale concreto e continuativo, che fino ad oggi, nonostante le nostre numerose campagne di sensibilizzazione, è sostanzialmente mancato. Siamo molto soddisfatti dell’accoglienza ricevuta e contiamo sul pragmatismo del Ministro Santanchè affinché si possa finalmente instaurare una fattiva collaborazione”.
I prossimi investimenti
All’ordine del giorno anche la programmazione dei prossimi investimenti strutturali, per un totale di 450 milioni di euro nel triennio 2024/2026, e la promozione di nuove sinergie con i territori, basate su una maggiore integrazione tra l’offerta di intrattenimento e le infrastrutture turistiche, sul modello dei grandi poli del divertimento internazionali. Di fondamentale importanza, infine, il tema della sostenibilità, riferito all’approvvigionamento energetico da fonti rinnovabili e all’adozione di nuove tecnologie per il trattamento dell’acqua. Tecnologie che in un futuro non lontano potrebbero permettere di attingere la risorsa idrica dai pozzi e dal mare.
Le dichiarazioni di Maurizio Crisanti, Segretario Nazionale Associazione Parchi Permanenti Italiani
“Durante l’incontro – ha aggiunto Maurizio Crisanti, Segretario Nazionale dell’Associazione Parchi Permanenti Italiani – sono stati trattati i temi della considerazione dei parchi di divertimento tra le imprese turistiche e della carenza idrica in rapporto ai parchi acquatici. Il Ministro ha manifestato il pieno interesse nei confronti del settore, pur evidenziando alcuni aspetti tecnici da modificare, e garantito attenzione riguardo ai temi prospettati”.
Con oltre 20 milioni di visitatori i parchi di divertimento italiani si confermano grandi attrattori turistici, oltre che portatori di una forma importante di divertimento all’aria aperta e di socializzazione. Tra biglietteria e indotto, generano un giro di affari del valore di 2 miliardi di euro, per un totale di oltre 60.000 addetti.
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