Dal 14 aprile arriva in radio “The Singer in the band” il singolo che dà il titolo al nuovo album di Marco Bonino (PULL Publishing/Believe).
«“The singer in the band” che ho scritto con Mike Shepstone – racconta Marco Bonino – è una ballata country rock, il cui testo parla del mestiere del musicista che spesso non riesce a stabilire rapporti umani con le persone che incontra durante i suoi concerti. Dal palco e con una chitarra in mano la vita e le persone assumono una colorazione diversa. E per la ragazza che abbiamo guardato e a cui abbiamo sorriso con desiderio e speranza, tutta la sera, rimaniamo “il cantante della band”. »
Il filo conduttore dell’album è l’amore. L’amore per la vita, per gli altri e per la musica e la passione dell’artista per l’emozione. Una canzone deve essere sincera e vissuta per poter coinvolgere chi ascolta. È così più facile arrivare al pubblico nei concerti dove il rapporto è immediato, grazie alla ricerca di spontaneità e di sentimento che Marco Bonino ha voluto durante la registrazione in studio.
Marco Bonino prosegue dicendo: “Dovessi scegliere un solo aggettivo per definire il mio album direi vero. La musica, come parte della vita di oggi, è spesso artefatta, contraffatta, manipolata e asettica. Ho cercato di realizzare un album sincero, suonato e cantato quasi dal vivo. Chitarre, basso, batteria, orchestra d’archi, organo Hammond, pianoforte, sax… insomma strumenti musicali autentici e non imitazioni o campionamenti.”
Ecco la tracklist e gli autori dei brani dell’album: “Gipsy heart” (Bonino/Shepstone), “A summer love” (Bonino/Liboni), “Long time” (Bonino/Shepstone), “A little more” (Bonino), “Giving” (Bonino/Slep), “The singer in the band” (Bonino/Shepstone), “Eileen” (Liboni/Bonino/Slep), “Lost and forsaken” (Liboni//Bonino/Slep), “Smile again” (Bonino), “One more time” (Bonino/Shepstone), “United again” (Bonino/Shepstone) e “Mama song” (Bonino).
Marco Bonino cantante, autore e polistrumentista, inizia la sua carriera nei primi anni ’70 con la band progressive torinese OFF dove confluiscono già affermati musicisti quali Marco Astarita, Angelo Girardi (Procession) e Mauro Di Toro (Trifase). Del 1977 è l’incontro, durante un suo Tour in Italia, con il bluesman inglese Paul Kelly: nasce la Paul Kelly Band, e il loro album di esordio “Counting Chickens” è un successo, ma lo è soprattutto “Be true Annie”, canzone composta e cantata da Marco, vera hit nelle radio private di tutta Italia. Renzo Arbore, la inserisce sul Corriere della Sera tra i dieci migliori dischi di blues. Nel 1980 entra per un breve periodo nel gruppo Venegoni&Co, partecipando alle registrazioni dell’album “Sarabanda”. La vera passione di Marco Bonino rimane il Beat anglosassone, quello dei Beatles in particolare, ed è così che in lingua inglese incide nel 1981 il suo primo album da solista, ”Help me to hear”, accompagnato da noti musicisti pop internazionali (Nancy Bromberg, Happy Traum, John James, Dick Fegy e ”Sneaky” Pete Kleinow, leggendaria pedal steel guitar dei Byrds). Scrive anche numerose canzoni per, tra gli altri, Mal dei Primitives, i Camaleonti, Wilma Goich, Dino, Donatella Rettore, Jo Chiarello e i Nuovi Angeli, a volte in coppia con Valerio Liboni.
Collabora, sia in studio che nei concerti, con gli Stadio, Ron (nell’album “Guarda chi si vede” e Lucio Dalla e proprio da questo incontro nasce il secondo album di Marco, “Unknown Greatest Hits” cantato per metà in italiano (in cui, in alcuni brani, suonano gli Stadio). Con Ron e gli Stadio partecipa come seconda chitarra e cantante anche nel tour “Tutti i cuori viaggianti” e nell’album live omonimo. Dal 1984 al 1989 entra come chitarrista né I Nuovi Angeli, fino a portare con il gruppo una sua canzone, ”Bella questa storia”, al Festival di Sanremo 1989. Affiancato al lavoro di musicista quello di produttore discografico (con l’amico Valerio Liboni) e autore di famosi jingle pubblicitari, Marco, con il suo nuovo gruppo, The Blaze, ottiene nel 1999 un inaspettato e clamoroso successo con il CD “Green grass” che entra nelle classifiche di vendita in Gran Bretagna.
Nel 2000 Marco scrive le musiche originali per il Musical “Hello Habana“, in replica ogni sera alla famosa “Cecilia” di Havana. Con la sua band Mark and The Dreamers continua a esibirsi dal vivo interpretando, oltre ai successi dei Beatles, anche i famosi evergreen del Pop americano degli anni ’50 e ’60. Dal 2007 è ritornato né I Nuovi Angeli. Nel 2013 scrive la musica (il testo è di Enzo Maolucci) di “Gaia”, canzone a tema ecologista incisa dal trio composto da Gian Pieretti, Donatello e Paki Canzi. Cura gli arrangiamenti del nuovo album di Gian Pieretti “Cinquant’anni da poeta”, per cui compone anche alcune musiche. Nel 2015, con i Nuovi Angeli, nell’album “Greatest Hits”, è anche voce solista nell’inedito “Sei rimasta tu”. Nel 2018 partecipa, come chitarrista, all’incisione dell’album “Powerillusi & Friends” dei Powerillusi. Dopo un periodo di lavorazione impegnativo il 14 aprile 2023 arriva in radio il brano “The Singer in the band” che lancia e dà il titolo al suo nuovo album pubblicato da PULL Publishing.
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