E’ fissato per venerdì 21 aprile l’uscita ufficiale di “Bud’s Power” il nuovo lavoro discografico del pianista Roberto Zanetti realizzato con il suo quartetto che vede Valerio Pontrandolfo al sax tenore, Martino De Franceschi al contrabbasso e Oreste Soldano alla batteria.
“Bud’s Power” è un sentito omaggio al grande pianista statunitense Bud Powell, pianista virtuoso e raffinato compositore, considerato uno degli inventori del linguaggio Be Bop insieme a Charlie Parker, Thelonious Monk e Dizzy Gillespie.
Gli undici brani del repertorio di Powell scelti da Zanetti si prestano ad un facile ascolto grazie agli arrangiamenti che rispettano la struttura originale ma al contempo conferiscono loro una leggerezza capace di condurre l’ascoltatore in un viaggio di piacere. La scelta originale di Zanetti di affidare buona parte delle melodie principali al sassofono di Valerio Pontrandolfo si rivela efficace nel conferire al repertorio una veste alternativa che ne esalta le potenzialità. Il disco si completa con due brani originali firmati dallo stesso Zanetti, “Elettroshock”, che vede anche la voce recitante dell’attore Nicolò Sordo e “Come Closer to Me” con ospite al violoncello Matteo Zanetti, figlio di Roberto.
Il disco, pubblicato dalla TRJ Records e distribuito da Egea, è disponibile fisicamente presso i maggiori stores di dischi e in download e streaming su tutte le principali piattaforme digitali. La “prima” dal vivo è in programma sabato 29 aprile alle 21:00 presso la Scuola Civica Musicale Bruno Maderna di Verona, l’ingresso è libero.
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Roberto Zanetti
Classe ’57, veronese, pianista, didatta e direttore di coro. Innamorato del blues, cultore del rock britannico, nasce come chitarrista di piccole realtà locali. La necessità di approfondimento della materia musicale lo porta a frequentare il conservatorio scegliendo il corso di direzione corale quale disciplina che gli permette di apprendere, insieme alla tecnica pianistica, l’armonia e la composizione. Nel 1991 consegue il diploma in Musica Corale e Direzione di coro presso il conservatorio E. F. Dall’Abaco di Verona sotto la guida del maestro Antonio Zanon.
L’approfondimento della cultura musicale afroamericana avviene presso la scuola civica musicale di Milano sotto la guida dei Maestri Enrico Intra e Sante Palumbo e prosegue con la frequenza di seminari e corsi specializzati (Umbria jazz, Barkley school of Boston “clinics”, Barry Harris workshops) che sono i catalizzatori di uno studio costante e assiduo delle sonorità jazz.
Le due culture, classica e jazz, coesistono costantemente nel suo percorso professionale e lo vedono impegnato contemporaneamente nella direzione di cori e nella carriera di pianista leader di formazioni jazz. E’ compositore e arrangiatore sia di musiche sacre in stile isoritmico e polifonico, sia di composizioni in stile blues e jazz, sperimentando anche composizioni che sono una vera e propria fusione delle due culture. Collabora con molti jazzisti italiani quali Angelo Peli, Valerio Abeni, Andrea Olivi, Lorenzo Conte, Bruno Marini, Mauro Ottolini, Luca Boscagin, Paolo Mappa e con il sassofonista americano Steve Potts.
Gli incontri con il contrabbassista Luca Pisani nel 2006, e successivamente con il batterista Massimo Chiarella, rappresentano un punto fermo nella sua carriera, con questi musicisti stabilisce una solida collaborazione che si traduce nella realizzazione, nel 2010, di un primo disco dedicato alla scuola musicale di Duke Ellington e Thelonious Monk, dal titolo “My Monk”, che trova buoni riscontri nella stampa nazionale qualificata ed è abitualmente nella programmazione di radio specializzate internazionali. Nel 2013 il trio torna in studio di registrazione con ospite speciale il sassofonista Pietro Tonolo, insieme realizzano “Minor Time”, una raccolta di brani tutti a firma di Roberto Zanetti. Seguono altri tre lavori discografici: “No Prohibition Unit” del 2016 e “Mother Africa” del 2020.
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