AFTER FESTIVAL PRESENTA
HERE WE ARE
di
Sabino Civilleri
Performance site specific in prima assoluta prodotta con Genìa Art Lab
DOMENICA 23 APRILE ORE 19.00
TEATRO DEL CARMINE – SALEMI (TP)
Ingresso gratuito
Prenotazione obbligatoria su Eventbrite
https://bit.ly/40jlhHe
Teatro del Carmine, Salemi
:After. After History, Afterlife, il festival di architettura su scala regionale che esplora la Sicilia Moderna con un approccio multidisciplinare, presenta domenica 23 aprile alle ore 19.00 al Teatro del Carmine di Salemi HERE WE ARE di Sabino Civilleri, performance in prima assoluta nata specificatamente per il festival e per il luogo che la ospita.
Prodotta con Genìa Art Lab HERE WE ARE, con Emilia Guarino e Federica Marullo, le musiche originali di Giuseppe Rizzo e i testi letti da Claudio Collovà, si confronta con la monumentalità dell’architettura con l’intento di mettere in discussione il concetto di historical priorities nel tentativo di offrire una rilettura della narrazione pregressa e deteriorata. In linea con la dichiarazione d’intenti del festival: “After history, ovvero superare l’immagine da cartolina della Sicilia, basata su una dimensione romantica di un passato culturalmente ricco, preambolo di un racconto in cui il Sud è poco sviluppato e arretrato; e Afterlife: indagare le molteplici potenzialità del territorio siciliano offrendo una seconda vita alle sue architetture. Questo è un primo passo fondamentale verso il concetto di sostenibilità, dando una seconda vita e un nuovo valore a ciò che già esiste” illustrano i curatori.
Here we are è uno scavo dentro le profondità della memoria collettiva. Non è una cronaca sbiadita di archivi giornalistici bensì l’eco ormai in frammenti di una tragedia. L’architettura dei luoghi tra pieno e vuoto, tra pezzi mancanti e innesti, non è scenografia dei fatti tragici, ma nuovo spazio in cui si manifesta “il tragico”. La presenza dei corpi è l’assenza dell’uomo stesso, il suono puntella il silenzio, le parole segnano lo spazio. Le azioni sceniche in assenza di una drammaturgia narrativa si sviluppano su una marcata sensibilità degli interpreti, da cui affiorano gesti, danza, parole, pochi elementi che pongono lo spettatore nella possibilità di sfondare la superficie dell’immagine e di partecipare attivamente alla scrittura della scena. La nostra proposta artistica si pone l’obiettivo di consegnare al pubblico un’esperienza attiva, sensoriale ed estetica che possa condurlo verso un nuovo immaginario possibile, e invertire il processo di annientamento della memoria a cui assistiamo. Sabino Civilleri, note di regia.
Sabino Civilleri
HERE WE ARE
PERFORMANCE di Sabino Civilleri con Emilia Guarino e Federica Marullo
Lettura testi Claudio Collovà
Teatro del Carmine, Salemi
Musiche Giuseppe Rizzo
Venendo a patti con la storia e il significato dei luoghi, la performance si confronta con la monumentalità dell’architettura con l’intento di mettere in discussione il concetto di «historical priorities». Con questo termine si guarda a un tentativo di approcciarsi ad un ribaltamento di narrazioni pregresse e deteriorate, in linea con quanto espresso dal sottotitolo del festival After history, afterlife. Accennando ad eventi del passato e del presente, offrendo coordinate nello spazio e voci di figure eterogenee, il pubblico è invitato a immaginare un nuovo corso per la storia del territorio siciliano. In questo contesto, la scena del Teatro, abitata dai corpi dei performers, offre uno sguardo su un panorama da ripensare e occupa un’architettura che ha sofferto di una storia travagliata, fatta di plurimi abbandoni, ancora prima del terremoto del Belice nel 1968.
SINOSSI
La performance urbana che presentiamo e uno scavo dentro le profondità della memoria collettiva. Non è una cronaca sbiadita di archivi giornalistici bensì l’eco ormai in frammenti di una tragedia. L’architettura dei luoghi tra pieno e vuoto, tra pezzi mancanti e innesti, non è scenografia dei fatti tragici, ma nuovo spazio in cui si manifesta “il tragico”. La presenza dei corpi è l’assenza dell’uomo stesso, il suono puntella il silenzio, le parole segnano lo spazio.
Le azioni sceniche in assenza di una drammaturgia narrativa si sviluppano su una marcata sensibilità degli interpreti, da cui affiorano gesti, danza, parole, pochi elementi che pongono lo spettatore nella possibilità di sfondare la superficie dell’immagine e di partecipare attivamente alla scrittura della scena. La nostra proposta artistica si pone l’obiettivo di consegnare al pubblico un’esperienza attiva, sensoriale ed estetica che possa condurlo verso un nuovo immaginario possibile, e invertire il processo di annientamento della memoria a cui assistiamo.
BIOGRAFIA
Sabino Civilleri – Genia Art Lab è attore, performer e regista palermitano. Fondatore della compagnia “Sud Costa Occidentale” di Emma Dante con cui vince Premio Scenario 2001, Premio Ubu 2002 e 2003. Nel 2009 fonda la compagnia “Civilleri Lo Sicco” per cui firma regie di spettacoli con tournée internazionali. Nel 2020 fonda “Genìa – laboratorio artisti Palermo”, una rete nazionale di realtà artistiche con cui crea Prima Onda fest e Inondazioni, due progetti riconosciuti dal Ministero della Cultura. Attualmente è il direttore artistico del Festival Metamorphosis organizzato dal SIMUA e dall’Università di Palermo.
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:After. After History, Afterlife
Festival diffuso di architettura in Sicilia
Organizzato da: Fondazione Studio Rizoma
Team Curatoriale: Pietro Airoldi, Lisa Andreani, Jacopo Costanzo (WAR), Zeno Franchini (LOTS/Marginal), Francesca Gattello (LOTS/Marginal), Valeria Guerrisi (WAR) e Izabela Anna Moren (FSR)
In collaborazione con: Ortigia Sound System, Panteon, Royal Institute of Art – Kungl. Konsthögskolan, Technische Universitaet Wien, viaraffineria, Universitaet Basel – Critical Urbanisms
Art direction e Design: Acquatonica Studio
Produzione: Angelo Morando
Coordinamento: Izabela Anna Moren, Lisa Andreani
Redazione contenuti online: Valeria Guerrisi
Social Media Manager: Elena Fortunati
Amministrazione: Anna Raspanti
Il progetto è vincitore dell’avviso pubblico “Festival Architettura – II edizione” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Promosso da:
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