IL MERCATO E I SUOI PROTAGONISTI
Presentati oggi a Bari numeri e trend del segmento che, secondo le rilevazioni di Cosmetica Italia – associazione nazionale imprese cosmetiche, con quasi 3 miliardi di euro di consumi (+9% sul 2021), rappresenta un quarto degli acquisti di cosmetici nel nostro Paese.
Durante la tavola rotonda, spazio per l’anticipazione delle principali novità di SANA, l’appuntamento di riferimento per il comparto della cosmetica green e naturale (Bologna, 7-10 settembre) e per interessanti case history legate al territorio.
Bari– Un’intera mattinata per fare il punto, con operatori e aziende del comparto, su prospettive, sfide e opportunità per il segmento della cosmetica a connotazione naturale e sostenibile (CCN&S). Ricca di spunti e contenuti, la tavola rotonda organizzata a Bari, nella splendida cornice di Villa de Grecis, da SANA, BolognaFiere e la rivista L’Erborista.
«Trasversalmente ai differenti canali distributivi, l’attenzione del consumatore verso i cosmetici a connotazione naturale e sostenibile è ormai consolidata – ha evidenziato nel suo intervento Laura Pedrini, presidente del Gruppo Cosmetici Erboristeria di Cosmetica Italia–associazione nazionale imprese cosmetiche. «Basti pensare che nel 2022 i consumi di questa categoria hanno rappresentato un quarto del totale degli acquisti di cosmetici in Italia, per un valore di circa 2,9 miliardi di euro, in crescita del 9% rispetto al 2021. Un’attenzione confermata anche dall’analisi dei lanci di prodotto sul mercato italiano: i cosmetici con claim legati ai concetti di naturalità e sostenibilità hanno rappresentato il 62% dei lanci complessivi registrati nel 2022, una quota crescente che nel 2019 era pari al 57%».
Numeri e scenari accolti positivamente anche da Sergio Fontana, presidente di Confindustria Bari e BAT, presente all’incontro odierno: «L’industria della cosmetica è una punta di diamante della manifattura italiana e, anche se la Lombardia resta la prima regione per concentrazione di aziende della cosmetica (con oltre il 55% del settore, secondo i dati di Cosmetica Italia), la Puglia, che ha solo lo 0,8% delle aziende cosmetiche nazionali, si sta affermando per la presenza di PMI di successo, molto legate al territorio e con produzioni altamente specializzate e di nicchia, che si stanno distinguendo anche nel segmento bio. Sono certo che, rafforzando le collaborazioni con il nostro sistema della ricerca, con l’Università e il Politecnico di Bari, e con il resto della filiera, l’industria cosmetica pugliese potrà raggiungere risultati sempre maggiori».
Ad aprire i lavori della tavola rotonda, moderata da Corinna Montana Lampo (Tecniche nuove, divisione Healthcare), è stata Claudia Castello, exhibition manager di SANA, il Salone internazionale del biologico e del naturale che si terrà a BolognaFiere, in versione esclusivamente B2B, da giovedì 7 a domenica 10 settembre 2023.
«SANA è una manifestazione suddivisa in tre settori merceologici – Organic & Natural Food, Care & Beauty e Green Lifestyle – e la cosmesi a connotazione naturale e sostenibile rappresenta quello principale e preponderante. In occasione della scorsa edizione del Salone, il 41% dei visitatori specializzati era costituito da profili interessati a questo mondo: erboristi, farmacisti e parafarmacisti, medici omeopati. Un dato che testimonia la centralità del settore della cosmesi naturale e sostenibile per gli operatori. La grande attenzione che SANA dedica al comparto è supportata anche dal Gruppo Cosmetici Erboristeria di Cosmetica Italia. Inoltre, in collaborazione con il Gruppo Tecniche Nuove e, in particolare, con la rivista L’Erborista, SANA 2023 ospiterà un’area di formazione e informazione intitolata La Via delle
Erbe», ha spiegato Castello. «SANA darà, poi, risalto ai prodotti della cosmesi naturale e sostenibile anche attraverso l’area SANA Novità e, nella valorizzazione di questa filiera, si rivolgerà non solo ai visitatori italiani, ma anche a quelli internazionali attraverso la piattaforma di networking B2Match, per tradurre in opportunità di business il loro interesse per i CCN&S».
Ulteriori dettagli su La Via delle Erbe sono arrivati da Mariella Di Stefano, direttore scientifico di L’Erborista: «Proporremo un viaggio a 360° nel mondo delle erbe officinali e delle loro applicazioni salutistiche. Il core dell’evento, articolato in tre giornate full time, consiste in sette lezioni magistrali a elevato valore scientifico e professionale tenute da esperti di fitoterapia ed erboristeria, accademici e opinion leader del settore, rivolte a erboristi e operatori che si occupano di salute e benessere. Protagoniste di questa edizione sono le erbe e piante officinali che portano fiori bianchi. Tra le numerose specie vegetali che rispondono a questa caratteristica, lo sguardo si soffermerà su quelle che, per le proprietà del loro fitocomplesso o di singole componenti, apportano benefici all’apparato digerente alleviandone i disturbi, anche attraverso un più generale e complessivo riequilibrio e la gestione dello stress correlato. Oggetto di approfondimento saranno piante, anche di altri continenti, la cui lunga tradizione d’uso trova solide conferme nella ricerca scientifica più recente, quali l’achillea, la camomilla, la camomilla romana, la menta, la melissa, il bergamotto, la valeriana, Bacopa monnieri, la withania o il biancospino. Questo percorso di conoscenza delle erbe officinali e derivati sarà arricchito da uno spazio mostra dove, attraverso immagini e approfondimenti tematici su usi consolidati, aggiornamenti scientifici e proprietà di alcune piante appositamente selezionate, vengono esposti prodotti per il benessere e la salute».
A completare il parterre dei relatori intervenuti al convegno, Domenico Scordari, presidente e CEO di Natural is Better di Martano (Lecce), e Sabrina Pastore, titolare dell’erboristeria Natura Infusa di Andria, che hanno portato al tavolo la loro esperienza professionale.
Il primo ha evidenziato i vantaggi di un modello di business basato sulla cosmesi bio 100% made in Italy: «La scelta di seguire tutta la filiera bio, “dalla pianta al prodotto cosmetico finito” nel Salento, ci permette di garantire la migliore qualità dei nostri cosmetici bio, che incrementano sia la bellezza che il benessere delle persone, grazie a una qualità totale intesa come “pure food for your skin”. A questo si aggiunge uno straordinario impatto positivo sul territorio, in ragione di una visione di economia rigenerativa e responsabile, in linea con la nostra mission “People & Planet First”».
Pastore ha, invece, posto l’accento sull’importanza della relazione e dell’attenzione al cliente: «Gestire un’erboristeria significa innanzitutto offrire un servizio qualificato: le persone arrivano in negozio con un desiderio o un problema da risolvere e all’erborista è affidato il compito, non sempre facile, di proporre il prodotto e la soluzione più efficaci in funzione del caso specifico. Per riuscire in quest’impresa – i fattori da considerare sono tendenzialmente tanti –, occorrono competenze ed esperienza, aggiornamento continuo e tanta passione. Tutte cose che per fortuna non mi mancano. Come il desiderio di migliorare sempre, guardandomi intorno e aprendomi anche all’universo web e social, ormai imprescindibili per ogni business di successo».
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