Lorenzo Mattotti – Patagonia, la nuova mostra aTorre Mirana
Fino a venerdì 19 maggio, serigrafie in bianco e nero
racconto di un viaggio da Buenos Aires alla Terra del Fuoco
Lorenzo Mattotti – Patagonia sarà la prossima mostra a essere ospitata nella sala Thun di Torre Mirana fino a venerdì 19 maggio. L’esposizione, curata da Melania Gazzotti in collaborazione con Mutty, è realizzata nell’ambito della 71ª edizione del Trento Film Festival che si svolgerà in città fino a domenica 7 maggio.
Mattotti attraversa la Patagonia nel corso di un lungo viaggio, accompagnato dall’amico e scrittore argentino Jorge Zentner, partendo in macchina da Buenos Aires e spingendosi fino alla Terra del fuoco. Il susseguirsi di paesaggi e cielo profondo si traduce per lui in appunti visivi presi sul suo taccuino sottoforma di schizzi o affidati alla memoria di fotografie e video. Rientrato a Parigi, l’artista attende sei mesi prima di rivedere quei materiali e sentirsi pronto a rielaborare le innumerevoli suggestioni trasferendole in una serie di tavole, che realizza servendosi di un taccuino di carta nepalese fatta a mano e utilizzando solamente pennello e china. Con questa tecnica essenziale, definisce con precisione le geometrie dei paesaggi incontrati, giocando con le imperfezioni del supporto e servendosi di una linea pulita e ariosa. Per riuscire a far rivivere le sinuosità e le profondità della Patagonia, Mattotti realizza i suoi disegni su pagine doppie, sfruttando al massimo la lunghezza offerta dal quaderno aperto per creare un effetto panoramico e di continuità.
Di questa terra non gli interessano le storie di coloni e indios, ma la sua natura sconfinata e vergine. Per lui la Patagonia è prima di tutto un luogo della mente: rappresentarla significa spogliarla del colore, sintetizzarne le forme rendendola quasi astratta per riuscire a restituirci prima che un’immagine una sensazione, quella che prova ogni uomo quando si trova in una terra estrema, in una terra alla fine del mondo.
La mostra è visitabile con i seguenti orari: dal 28 aprile al 7 maggio, dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 19; dall’8 al 19 maggio, dal martedì alla domenica con orario 10 – 13 e 14 – 19 (chiuso il lunedì). Ingresso gratuito.
Info: 0461/986120 – info@trentofestival.it – www.trentofestival.it
Lorenzo Mattotti nasce a Brescia nel 1954, vive e lavora a Parigi, dove si è trasferito nel 1998. Alla fine degli anni Settanta esordisce come autore di fumetti, disegnando strisce in bianco e nero, ispirato dall’espressionismo di José Muñoz e di Carlos Sampayo.
Dopo aver frequentato la facoltà di Architettura a Venezia si trasferisce a Bologna dove nel 1983 fonda Valvoline insieme ai disegnatori bolognesi Daniele Brolli, Giorgio Carpinteri, Igort, Marcello Jori e Jerry Kramsky. Il gruppo, che si prefigge, in un’ottica interdisciplinare e dal sapore pop, di mettere il fumetto in dialogo con i linguaggi dell’arte, della musica, della moda e della pubblicità, dirige il supplemento della rivista alter alter. Proprio in alter alter, Mattotti pubblica a puntate nel 1982 Il signor Spartaco, primo lavoro a colori, e nel 1984 Fuochi (poi uscito in versione integrale per la casa editrice parigina Albin Michel nel 1986), opera emblematica che rivoluzionerà il linguaggio del fumetto e metterà in luce alcuni degli elementi caratterizzanti dello stile dell’autore: da un uso del colore sensuale, evocativo e avvolgente alla marcata espressività del tratto.
Sono numerosissimi i volumi per adulti e per l’infanzia pubblicati successivamente da Mattotti, molti dei quali tradotti in più lingue, come le prestigiose collaborazioni con quotidiani e magazine internazionali come The New Yorker, Vanity Fair, Cosmopolitan, Le Monde, Nouvel Observateur, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, e italiani, come Corriere della Sera, Internazionale e la Repubblica. Negli anni disegna numerose copertine di libri – per le case editrici Einaudi, Garzanti, Guanda, Mondadori, Penguin, Rizzoli e Seull – e manifesti per importanti eventi, come il Festival del Cinema di Cannes (2000), l’Estate romana (2002), il Festival di Sanremo (2013), Festival del Cinema di Venezia (2018, 2019, 2020), la Barcolana di Trieste (2020). In ambito cinematografico, realizza illustrazioni per Eros (2004), pellicola diretta da Michelangelo Antonioni, Steven Soderbergh e Wong Kar-wai; per il film d’animazione Pinocchio di Enzo d’Alò e per l’opera collettiva Peurs du noir (2008).
Nel 2019 il suo film d’animazione La famosa invasione degli orsi in Sicilia, tratto dall’omonimo romanzo di Dino Buzzati, viene presentato al Festival di Cannes nella sezione Un certain regard e premiato al Festival del Cinema di Roma.
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