23 Novembre 2024

Zarabazà

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Quattro ristoratori – produttori dello “Street Food – Sicily on Tour” hanno scalato il podio delle creazioni più gustose

La quattro giorni di degustazioni, spettacoli e turismo ha confermato le previsioni nella risposta del pubblico che era alla ricerca di svago e di una modalità snella per consumare un pasto unico straordinario, senza infilarsi nella ressa dei ristoranti. Una Seconda Edizione di “Street Food – Sicily on Tour” ben riuscita per andare avanti con più carica del passato verso la tabella di marcia di Santo Stefano di Camastra. Dalle novità delle pietanze veloci e abbondanti a quelle già collaudate, magari all’interno dei locali presenti qui in trasferta, tutto è stato valutato soddisfacente per una Kermesse che non ha trascurato nulla: dall’animazione per i bimbi ai concerti per ragazzi e adulti.


I premiati per la migliore sperimentazione in cucina, per esprimere l’originalità e l’aspetto coreografico e per appagare le esigenze del cliente non potevano mancare nello “Street Food – Sicily on Tour” che ha trovato il suo epilogo nella nottata del 2 maggio in questo primo step ad Oliveri. Il desiderio di degustare in giro nelle trenta casette di specialisti è stato il leitmotiv dei visitatori che hanno intercettato tutto ciò che serviva in unica piazza per trascorrere delle ore in compagnia: rifocillarsi con del cibo spartano e superlativo contemporaneamente, abbinato a birre artigianali e vino Doc, ascoltando musica live e passeggiando per le viuzze di un centro turistico. Un metodo di intrattenimento che incontra i gusti trasversali ed è stato adottato per quattro giorni, dal 28 aprile al 1° maggio, per fornire a tutti la chance di assaporare le prelibatezze e fare conoscere la qualità delle aziende omaggiando il territorio e i suoi prodotti agricoli e della gastronomia regionale. La bravura e il temperamento di un capo nell’organizzazione eventi come Claudio Prestopino si misurano soprattutto dalla prontezza e dalla capacità di “problem solving” ovvero nel superare gli imprevisti come l’incognita acquazzoni. Chi ha promosso questa macchina di eventi è stato più forte delle perturbazioni. Congegnare la manifestazione come un treno che ti spedisce in più soste ma con la durata che decidi tu, senza fretta e godendoti il momento, è una garanzia di successo tant’è che è stata pianificata con un dinamismo in varie sedi e borghi siciliani. La vittoria dunque poggia sullo stile dell’operatività scelta che è quello di riprodurre una passerella con degli show per ogni azienda del gusto e che viene riproposta ecletticamente, in base ai territori che accolgono la Kermesse: il prossimo dall’11 al 14 maggio a Santo Stefano di Camastra.

Non si punta ad un “copia e incolla” per chi fra i ristoratori – commercianti parteciperà in altre location, semmai si punta a fidelizzare il singolo imprenditore e a presentarlo ad altre tipologie di utenza. Per quel che concerne il diario di bordo scritto ad Oliveri, gli esercenti hanno saputo concertare un clima di armonia, senza instillare mai competizione ed ogni genere di attività dalla trattoria al bar, dall’osteria allo stabilimento delle birre ha colto il disegno globale: stare bene e guadagnare visibilità da questa vetrina di talenti.
Le produzioni che sono state messe in campo dalle trenta imprese erano tutte meritevoli di un trionfo ma a decidere è stato il complesso delle caratteristiche stimando sia il dolce che il salato e la sezione riservata al bere: a prendere il primo premio per il dolce e nella classifica generale sono i cannoli alla ricotta rigorosamente di pecora del “Bar Elena” da Piana degli Albanesi, al secondo posto generale c’è la pizza fritta di “Piedimonte 1.0” (a Rodia) che si attesta dunque al primo posto per il salato e al terzo posto, ex aequo, l’Angusbab della “Focacceria Pizzeria Kebab Torre Francesco” e la Patatwister (patata a spirale con stecco) del “Lemon Bar” di Venetico. Invece, “La Compagnia del Fermento” di Mascalucia (in provincia di Catania) conquista il riconoscimento come “Miglior Classificato per lo Street Fooder più Social”, in quanto il post relativo a questa realtà produttiva è stato quello più cliccato che si è accaparrato più consensi.

Dal Sindaco del Comune di Oliveri Francesco Iarrera ai suoi esponenti di Giunta, ai partners “sponsor” della rassegna quali il Gal Nebrodi Plus con la presidenza di Francesco Calanna e la Community “IoComproSiciliano” con Davide Morici, intenti in un unico binario a caldeggiare gli imprenditori validi e con il coordinamento di Prestopino, c’è l’unanimità nell’aver instaurato un rapporto di valorizzazione. La cultura enogastronomica passa dal panino con la porchetta di Suino Nero dei Nebrodi al panino con il pulled pork, dalle crespelle di tradizione siciliana con neonata, gambero e acciughe al vino Doc dell’unica rappresentante delle Doc messinesi “Gaglio Vignaioli dal 1910”, originaria della zona di Oliveri e dotata di un piglio elegante verso le proprie referenze, nella cura della cantina e del marketing.
Il versante musica è stato assicurato con grandi professionisti: la serata di chiusura ha visto esibirsi “Blockbuster Live Band”, molto rinomata a Catania e in tutta Italia. Mentre, nei precedenti appuntamenti, apprezzati (a ritroso) le formazioni “I Cantustrittu – Antichi e Nuovi Suoni di Sicilia”, incentrati nel folclore e nell’arte del teatro tra cover di strepitosi cantautori e “Leakers band Rhythm’n blues live band”. Ottima la scelta della trascinante DJ Kate. Solo il duo di cabaret “Toti & Totino” non ha potuto svolgere la propria performance per la pioggia incombente dal pomeriggio della terza serata.

Sottolineiamo le potenzialità di espansione tra l’ultimo quinquennio e decennio degli impianti artigianali “Birrificio Epica”, “Kottabos – Birra di Sicilia” e “La Compagnia del Fermento” che, nella loro varietà di territorio di provenienza, hanno donato lustro, entusiasmo di impresa per i giovani e brio al contenitore “Street Food – Sicily on Tour”.
“Ogni azienda è stata protagonista a suo modo e con la sua storia di vita – aggiunge Prestopino -. Noi cerchiamo solo di tirare fuori il meglio da loro e da ogni area geografica che raccoglie e sposa il nostro progetto, con lo spirito di interscambio di culture e di approccio verso lo sviluppo socio – economico, sperando di arrivare a sempre più gente possibile”.

Angusbab stand Rosticceria Torre Francesco – Foto di Alessio Magazzù