CONTRAPPUNTO
ELISABETH SCHERFFIG
Teatro Massimo | Palazzo Butera
14 Maggio / 5 Novembre 2023
Sarà inaugurata domenica 14 maggio alle 18:30 in Sala Pompeiana la mostra di Elisabeth Scherffig “Contrappunto”, nata dalla collaborazione fra il Teatro Massimo e Palazzo Butera.
Teatro Massimo e Palazzo Butera presentano una mostra congiunta che collega idealmente le sale del palazzo settecentesco affacciato sul mare con il Teatro, cuore pulsante della città. Elisabeth Scherffig, Contrappunto (14 maggio – 5 novembre 2023) ripercorre le scelte dell’artista tedesca che
ha creato le immagini della campagna di comunicazione della stagione 2022-2023 del Teatro Massimo con una mostra che fa dialogare musica e disegno. L’artista, che ha alle sue spalle una carriera internazionale ed espone per la prima volta a Palermo, presenta le sue opere nel foyer e nella Sala Pompeiana del Teatro e nella Sala 19 del secondo piano di Palazzo Butera. Si potranno vedere le sue straordinarie prove grafiche, a pastello, spesso di grandi dimensioni, a confronto con l’architettura
e le decorazioni del Teatro. ’
“La Scherffig ha immaginato, apposta per questa collaborazione, una sovrapposizione di due piante di
Palermo, dove il Teatro si proietta al di fuori dei suoi confini e finisce per assumere la scala del porto,
luogo dell’accoglienza e dello scambio” – dice Claudio Gulli, direttore di Palazzo Butera, che
aggiunge – “Nell’immagine che accompagna la stagione del Teatro Massimo, su quest’opera sono
poggiate due teste – in organza di seta e porcellana e in porcellana rivestita d’oro. La testa dorata, dal
lato del centro storico, sussurra qualcosa all’orecchio del Teatro: da quel lato si giocano i veri destini
della città, da lì arriva la voce più calda. La testa bianca abita la città moderna, forse ha uno sguardo
più distante e ricettivo. Può ascoltare in fondo il suono profondo della storia e interpretarlo, a suo
modo, come se fosse un individuo proiettato nel futuro. È qui che si colloca anche la predisposizione
di chi vede in Palazzo Butera un tassello ulteriore, privato ma aperto a tutti, di un mosaico cittadino”.
Al Teatro Massimo oltre alle due teste, la pianta sdoppiata di Palermo e quattro pastelli di grandi
dimensioni, un altro punto forte della mostra sarà Quasi un paesaggio (2003) i dieci pannelli di seta
ricamata che saranno esposti al centro della Sala Pompeiana. Mentre a Palazzo Butera la sala della
mostra sarà dedicata ai ficus che l’artista ha ritratto in più occasioni e che sono stati utilizzati dal
Teatro Massimo per l’immagine della Traviata. Questo inserimento arricchisce la presenza delle
opere della Scherffig nel percorso espositivo del Palazzo, dove al piano terra sono visibili lavori
appartenenti alla serie Vitrea e altri disegni dal formato monumentale.
“Il Teatro Massimo si propone come spazio aperto di dialogo tra le arti – dice il sovrintendente
Marco Betta. Grazie all’accordo di collaborazione che abbiamo siglato con la Fondazione Palazzo
Butera abbiamo l’opportunità di far conoscere al nostro pubblico il lavoro di una artista straordinaria
come Elisabeth Scherffig.
Con il suo tratto e la sua visione ha interpretato la centralità del Teatro
nella vita culturale della città e ha disegnato una trama di architetture naturali e urbane che
suggeriscono un’idea polifonica di città – che condividiamo – che intreccia i linguaggi del presente”.
L’inaugurazione, domenica 14 maggio alle 18:30 è a ingresso libero. Nei giorni successivi la mostra è
visitabile con il biglietto unico fra Teatro Massimo e Palazzo Butera (15 euro) che dà accesso alla
visita guidata completa del Teatro Massimo e permette di visitare le trenta sale che compongono il
percorso espositivo di Palazzo Butera. Oppure in ciascuna delle due sedi, acquistando un biglietto
singolo, con le relative riduzioni. Orari: Teatro Massimo tutti i giorni, da lunedì a domenica dalle
9:00 alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17.30) www.teatromassimo.it; Palazzo Butera: da martedì a
domenica dalle 10:00 alle 20:00 www.palazzobutera.it.
Elisabeth Scherffig è nata a Düsseldorf nel 1949, vive a Milano dal 1971. Il suo lavoro si compone
di tessiture di diversi materiali. Dalle opere su carta, dove affiorano spesso frammenti di città, alla
scultura in porcellana, le combinazioni esplorano effetti di luce soffusi e delicati. Il paesaggio urbano
è un filo conduttore della sua ricerca e negli anni ha sperimentato sovrapposizioni, trasparenze e
leggerezze, fino a creare un lessico personale. Al suo percorso sono state dedicate monografie, come
Urbs et civitas (a cura di Angela Madesani, con testi di Gillo Dorfles e Antonello Negri, Baldini
Castoldi Dalai, 2009), e mostre in Italia (Parva sed apta mihi, Milano, Studio Francesco Messina,
2014) e all’estero (Vitrea, Londra, Faggionato Fine Art, 2012; Over under sideways down, New
York, Faggionato Fine Art, 2005). Nell’allestimento di Palazzo Butera inaugurato nel 2021, alla
Scherffig è dedicata un’intera sala del piano terra. Fra le altre opere esposte, i disegni del grande ficus
di Piazza Marina sono stati concepiti apposta per Palazzo Butera.
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