Per ogni isola dell’arcipelago quali sono le sfide a due ruote da intraprendere in sella a una bicicletta. Dalla costa a livello del mare, salendo fino alle cime montuose, passando per foreste secolari, palmeti, villaggi di charme e arditi punti panoramici,
un viaggio ai confini dell’Oceano.
Se ti stai chiedendo se si può coniugare la passione per la bicicletta con un viaggio alle Canarie, la risposta è sì. Molte attrazioni turistiche e aree naturali delle Isole Canarie sono raggiungibili in bicicletta, sia su strada che in mountain bike. Anzi le otto isole Canarie sono una destinazione principe per gli amanti delle sfide a due ruote. Solo per citarne qualcuna: Tejeda e le montagne sacre di Gran Canaria, la Caldera de Taburiente di La Palma o la spiaggia selvaggia e chilometrica di Cofete a Fuerteventura.
Le risorse naturali delle Isole Canarie comprendono quattro siti dichiarati patrimonio mondiale dall’UNESCO, cinque riserve della biosfera riconosciute dall’UNESCO e 146 aree naturali protette dalla rete di spazi naturali protetti delle Isole Canarie. Così i percorsi ciclabili dell’arcipelago offrono paesaggi, vegetazione e fauna che renderanno il tragitto e le soste un piacere da condividere.
Gran Canaria: Ingenio – Pico de las Nieves
La tradizionale salita al Pico de las Nieves parte dalla località di Ingenio che si trova nella regione sud-est dell’isola di Gran Canaria (355 m di altitudine), anche se la maggior parte dei ciclisti preferisce partire direttamente dalla costa al livello del mare. Il percorso è accessibile sia dalla strada GC-120 che dalla GC-122, poiché le due strade si uniscono proprio nel villaggio di Ingenio. A Pico de las Nieves, la seconda vetta più alta di Gran Canaria, si può assistere a un fenomeno meteorologico unico nel suo genere, si continua a formare un mare di nuvole grazie all’effetto naturale degli alisei che spingono l’aria umida contro le pendici delle montagne. Il risultato è una cascata di nuvole che ipnotizza lo spettatore.
Tenerife: Ruta Garachico – Erjos – Santiago del Teide – Masca – Buenavista – Garachico
Questo percorso ha un alto livello di difficoltà con un percorso ripido e montuoso, adatto a ciclisti esperti di percorsi in montagna. Al centro dell’isola di Tenerife, si erge il punto più alto di tutta la Spagna: l’imponente cono vulcanico del Teide e i suoi 3.718 metri di altitudine. Il vulcano e i suoi dintorni costituiscono il parco nazionale più visitato d’Europa e un santuario per i ciclo-appassionati.
Lanzarote: Ruta Puerto del Carmen – Yaiza – El Golfo – Timanfaya – La Santa – Caleta de Famara –Teguise – Haría – Mirador del Río – Arrieta – Tahíche – Teguise – La Geria – Puerto del Carmen
Tralasciando la sua lunghezza complessiva, ben 180 chilometri, la difficoltà di questo percorso risiede, soprattutto, nell’enorme dislivello di 2130 metri, una vera sfida per i ciclisti più esperti.
Il Parco Nazionale di Timanfaya da molti è definito come un territorio che sembra la scenografia di un altro pianeta, al punto che gli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea si esercitano lì per addestrarsi per i futuri viaggi su Marte. Questa spettacolare area naturale si estende per oltre 5.000 ettari con vulcani, crateri e campi lasciati in passato dalle colate laviche, per un risultato paesaggistico di estrema unicità.
Fuerteventura: Ruta Corralejo-Jandía-Cofete-Morro Jable.
A nord della penisola di Jandía, nel sud dell’isola di Fuerteventura, si nasconde uno dei segreti più preziosi delle Isole Canarie: Cofete. Questa è una delle spiagge più grandi e selvagge di Fuerteventura: 12 chilometri di sabbia chiara e acque cristalline, è talmente grande che sembra sempre poco frequentata. Inoltre, non ci sono case o strade asfaltate. Una sola pedalata ti porta al suo punto panoramico per contemplare probabilmente uno dei luoghi più incontaminati dell’isola la Villa Winter, che nasconde misteri e un passato molto oscuro.
La Gomera: Ruta San Sebastián de La Gomera – Garajonay.
Garajonay è il punto più alto dell’isola, oltre 1300 metri sul livello del mare. Per raggiungerlo si segue la Ruta da San Sebastián de La Gomera. Nel complesso si tratta di una salita di 42 chilometri con un percorso intenso e tortuoso. Il Parco Nazionale di Garajonay, dove risiedono le antichissime foreste di lauro, un luogo dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO.
El Hierro: Ruta – Sabinar-Mirador de la Peña-Frontera-Faro de Orchilla.
A El Hierro devi lasciarti trasportare dal vento e dalle curve infinite. La destinazione merita il viaggio, si può attraversare tutta l’isola e raggiungere uno dei luoghi più remoti d’Europa: il Faro di Orchilla o anche soprannominato “il faro alla fine del mondo”.
La strada prevede passaggi attraverso punti panoramici molto alti. Come l’emblematico Mirador de la Peña, un belvedere progettato dall’architetto visionario di fama internazionale César Manrique.
La Palma: Ruta Tazacorte – Roque de los Muchachos – Barlovento.
Questa è la salita che dalla costa sale fino a 2.426 m di altitudine. La Caldera de Taburiente è il cratere preistorico che ha cambiato la fisionomia di questa piccola isola, trasformandola in una delle riserve naturali più impressionanti del paese. Ha diversi punti panoramici e percorsi per tutti i livelli, con il Roque de los Muchachos la cima più alto che raggiunge i 2426 metri di altezza. Gli otto chilometri di diametro del cratere sono coperti da pini delle Canarie e, dovunque si guardi, si scoprono pendii e strapiombi sconfinati.
La Graciosa: Ruta Caleta de Sebo – La Francesa.
Arrivare a La Graciosa anche per i ciclisti professionisti significa prendersi un giorno di relax. Caleta de Sebo, con pochissime infrastrutture per il turismo, sembra un paesaggio disegnato da un bambino con le casette bianche e blu, le sue spiagge dorate e il mare turchese. Un vero e proprio luogo di charme che ha reso questo villaggio di pescatori uno dei centri più attraenti dell’isola di La Graciosa.
Una comoda pista ciclabile adatta a tutti conduce a La Francesa, una delle spiagge più belle dell’isola. La sua forma a ferro di cavallo orientata verso sud permette al mare, con acque turchesi, di rimanere quasi sempre calmo. È quasi obbligatorio fare una sosta lungo la strada e godersi la vista della scogliera di Famara che si staglia all’orizzonte sull’isola di Lanzarote.
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