IL PATRIMONIO NETTO SALE A 18,3 MILIONI DI EURO
La Società ha approvato i risultati del primo trimestre 2023 che si è chiuso con una forte crescita nei volumi con un turnover di 131,2 milioni di euro, un monte crediti di 140,3 milioni e un impiego di 122,8 milioni di euro. Permane elevata la reddittività con un Margine di Intermediazione di 2,6 milioni di euro e un utile netto di periodo di 597 mila euro. Ottima la qualità del portafoglio crediti, e un Total Capital Ratio del 15,3%.
Il Consiglio di Amministrazione di Clessidra Factoring ha approvato nei giorni scorsi la relazione finanziaria trimestrale al 31 marzo 2023 che evidenzia una crescita dei volumi allineata alle previsioni del piano industriale: nel primo trimestre il turnover si è attestato a 131,2 milioni di euro, in aumento del 43% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente; il monte crediti ha raggiunto i 140,3 milioni di euro, in incremento del 61% rispetto al 31 marzo 2022, mentre l’impiego è pari a 122,8 milioni di euro, in crescita del 65% rispetto ad un anno prima. Il numero di clienti operativi, inoltre, è cresciuto del 72% anno su anno, attestandosi a quota 235, mentre il numero di debitori con monte crediti in gestione al 31 marzo è pari a 1.552.
“Nel primo trimestre, la Società ha proseguito il trend di crescita dando seguito alla performance avviata nel 2022. Abbiamo perseguito il consolidamento degli impieghi e dei volumi gestiti mantenendo elevata la qualità del portafoglio clienti e queste dinamiche, unite all’elevata competenza e professionalità delle persone che operano in Clessidra Factoring, ci hanno permesso di registrare un risultato brillante anche sotto il profilo economico – commenta Gabriele Piccini, Amministratore Delegato di Clessidra Factoring. Inoltre, grazie al rafforzamento patrimoniale derivante dall’allocazione a riserva dell’85% degli utili 2022 e ad una struttura di funding in continua espansione, proseguiremo l’anno con ulteriori risorse a sostegno della crescita del business e degli impieghi, confermando il nostro impegno a sostegno dell’economia reale e delle PMI”.
Positiva anche la dinamica della marginalità: il margine di intermediazione è pari a 2,6 milioni euro, leggermente inferiore rispetto all’anno precedente quando era stata però registrata una componente di ricavo derivante da un’operazione non ripetibile che aveva positivamente condizionato il margine di intermediazione 2022 per un importo di poco superiore ad 1 milione di euro. Al netto di tale operazione, il confronto con il 1° trimestre 2022 evidenzia una crescita organica del 51%.
Nel primo trimestre i costi operativi sono stati pari a 1,7 milioni di euro, in crescita del 38% rispetto all’anno precedente. A fronte di tali dinamiche economiche, l’utile prima delle imposte ha raggiunto gli 0,9 milioni di euro mentre l’utile netto si è attestato a 597 mila euro.
Buona la qualità del portafoglio crediti che, come al 31 dicembre 2022, non registra posizioni classificate come sofferenze, mentre sono invariate e ad un valore minimo le inadempienze probabili,di importo lordo al 31 marzo pari a 321 mila euro. Il Total Capital Ratio al 31 marzo 2023 è pari al 15,3%.
“Siamo molto soddisfatti di questo primo trimestre, in cui abbiamo registrato volumi in linea con il budget ed una redditività allineata alle attese. Siamo convinti che in un contesto così delicato come quello attuale sia determinante la capacità di saper supportare le aziende modellando le risposte in base agli effettivi bisogni dei nostri clienti, ponderando con prudenza sia il rischio che la sostenibilità di ogni singola operazione – conclude Gabriele Piccini. Stiamo inoltre continuando a focalizzarci sulla crescita e sullo sviluppo della nostra struttura e oggi la Società conta 32 dipendenti, con 4 nuove risorse entrate nell’ultimo trimestre. Questo ci permette non solo di essere rapidi nelle risposte e di prestare un servizio di alta qualità alla nostra clientela, ma anche di monitorare costantemente ed attentamente i diversi rischi”.
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