17 Novembre 2024

Zarabazà

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A BMII 2023 il patrocinio di ENIT e Assessorato alle attività produttive di Roma Capitale

Nozze da sogno in Italia, una delle nazioni preferite dai promessi sposi di tutti il mondo. Scelto perché in grado di garantire un’immersione a tutto tondo nella bellezza più alta, dallo stile alla cucina, dalla natura all’architettura, dalla storia alla cultura, è ancora il Bel Paese uno dei principali marketplace del wedding tourism, fenomeno in continua ascesa che cattura sempre più l’attenzione delle istituzioni per la sua grande potenzialità di crescita economica. Anche nel 2023 (e già per il 2024) le prenotazioni sono tantissime e le richieste sempre di più. Per promuovere l’internazionalizzazione e l’attività di incoming legata al settore, la BMII – Borsa del Matrimonio in Italia, il migliore osservatorio del destination wedding, ospita il 20 e 21 ottobre a Roma 100 buyer provenienti da tutto il mondo per scoprire le migliori soluzioni legate al mondo delle nozze made in Italy.

Con il patrocinio di ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e l’Assessorato alle attività produttive di Roma Capitale, la manifestazione in programma a Palazzo dei Congressi conferma la sua centralità strategica nei progetti di promozione e sviluppo a livello nazionale e territoriale. Nelle diverse edizioni della BMII, giunta quest’anno al suo ottavo appuntamento, sono stati presenti rappresentanti provenienti da Australia, Belgio, Brasile, Bulgaria, Canada, Cina, Croazia, Danimarca, Emirati Arabi, Francia, Germania, Giappone, India, Irlanda, Israele, Lettonia, Libano, Malta, Marocco, Moldavia, Montenegro, Norvegia, Olanda, Polonia, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sudafrica, Svezia, Turchia, Ucraina, Ungheria, Uruguay e Venezuela ma sono sempre di più i profili interessati a partecipare, dai diversi continenti.

Tutti vogliono sposarsi in Italia: dopo la battuta di arresto dovuta alla pandemia, nel 2022 la ripresa del wedding tourism è stata registrata in tutte le regioni italiane con numeri da capogiro che parlano di 619mila arrivi e di oltre 2 milioni di presenze turistiche collegate al fenomeno, un flusso che secondo i dati dell’Osservatorio Destination Weddings in Italy – presentato da ENIT e Convention Bureau Italia – ha prodotto nello scorso anno un fatturato di 599 milioni di euro, +11% rispetto al 2019. Gli Stati Uniti sono stati il principale Paese di provenienza (29,2%) delle coppie straniere che hanno deciso di celebrare il matrimonio in Italia, ma oltre il 57% degli eventi sono stati generati da coppie di sposi residenti in Paesi europei. Sempre secondo la ricerca, numeri in crescita nel wedding si registrano anche dall’Oriente, specialmente Giappone, Corea e India, dal Sudamerica, e anche da Messico e Australia grazie ai voli diretti. E per il 2023 l’incremento stimato è di oltre 1.000 eventi, una crescita del +9,5%.

Il sogno di un matrimonio Made in Italy

Oltre le mete classiche, dal Chianti a Venezia, gli sposi (provenienti soprattutto dagli Stati Uniti) scelgono sempre più borghi e alberghi diffusi, in cerca di autenticità e sostenibilità. La Toscana è saldamente la prima regione di elezione, con il 21% dei matrimoni organizzati entro i suoi confini, seguita da Lombardia, Campania, Puglia, Sicilia, Lazio e Piemonte. E anche se in generale l’area del Centro Italia è la preferita, con una quota del 38,8%, altre zone meno note e battute turisticamente si stanno facendo avanti nelle preferenze degli sposi. E questo, secondo lo studio, per due motivi: il primo si ravvisa nel calo della spesa media (a 53.800 euro, calata dell’8% rispetto al valore medio del 2019), che testimonia la tendenza verso mete meno “luxury”; il secondo, legato al primo ma allo stesso tempo indipendente, nel desiderio di scoprire luoghi autentici, insoliti, con culture e tradizioni da scoprire. Se la villa resta la tipologia di location capace di intercettare il maggior numero di preferenze, in seconda posizione e in forte ascesa rispetto al passato ci sono proprio le cerimonie nei borghi. In crescita anche gli agriturismi e i resort di campagna, testimonianza di quel desiderio di contatto con la natura e gli spazi aperti che caratterizza fortemente il viaggiare post-pandemia.

La Capitale tra le mete preferite. Le nozze di stranieri a Roma

La Città Eterna continua a fare colpo, attirando ogni giorno numeri sempre maggiori di stranieri. Persone da tutto il mondo arrivano a Roma per perdersi fra le sue bellezze, e non soltanto a scopo puramente turistico. Aumentano a dismisura le richieste da parte di cittadini stranieri di poter celebrare il loro matrimonio nella Capitale d’Italia, basti pensare che solo nel 2022 si sono tenute ben 855 celebrazioni fra coppie arrivate da paesi esteri. Con una media di 58mila euro a matrimonio, per Roma questo ha significato nel 2022 un giro d’affari da 50 milioni di euro.

I novelli sposi vogliono scattarsi delle foto davanti al Colosseo, o alla celebre Fontana di Trevi. Attirano le strade della Capitale, le botteghe romane, e quell’allure da La dolce vita così apprezzato fuori dai confini nazionali. Si stima che nel 2023 i numeri – che già si stanno allineando a quelli pre-pandemia – saranno ancora più alti. Le coppie straniere che vengono a sposarsi a Roma cercano i tesori della storia, il buon cibo, le location con panorami suggestivi sulla città e perfino i maestri dell’artigianato. Per i panorami scelgono soprattutto le ville, come Villa Medici o Villa Miani, che permettono di avere una vista mozzafiato sulla Capitale. Spesso le cerimonie sono simboliche, fatte nella struttura del banchetto nuziale, anche in palazzi storici. E per chi non la sceglie per il rito nuziale Roma è presente anche nella top five delle principali destinazioni di tendenza per le lune di miele, insieme alle altre due mete italiane Positano e Costiera Amalfitana.

Le coppie che scelgono di sposarsi nel Lazio (che copre il 7% della quota del mercato nazionale) vengono soprattutto da Usa, Regno Unito, Germania, Argentina e Svizzera. Il 37,9% hanno scelto il rito civile, il 15,9% il rito religioso, mentre il 46,2% ha scelto una cerimonia simbolica. Circa 58mila euro a coppia il budget medio per matrimonio con un numero minimo di 60 invitati.

“Il wedding incide sempre di più sulla filiera del comparto turistico – sottolinea Ottorino Duratorre, Presidente di TECNICON, societàspecializzata da oltre 30 anni in eventi del settore Moda-Sposaeorganizzatrice delle manifestazioni internazionali BMII, RomaSposa e Roma Travel Show. Obiettivo della BMII è quello di sviluppare l’attività di incoming, divenuta oramai fondamentale per sostenere il nostro territorio e introdurre le realtà italiane concretamente nel processo di internazionalizzazione, favorendo le opportunità commerciali, attraverso l’offerta del nostro artigianato di eccellenza e la presentazione di location dai paesaggi mozzafiato” “Una vetrina e un’opportunità di business per enti nazionali e territoriali oltre che piccole e medie imprese che hanno nel nostro evento l’opportunità di presentarsi a wedding planner e buyer provenienti da tutto il mondo”. La BMII – Borsa del Matrimonio in Italia, nata nel 2014 per rispondere alla crescente richiesta di nozze straniere su suolo italiano e divenuto presto punto di riferimento del settore, è la panoramica più ampia dei prodotti e servizi made in Italy per il giorno del sì, un incontro tra domanda e offerta – esclusivamente B2B – che nella scorsa edizione ha contato 3000 appuntamenti one to one prefissati online.