TURISMO, CAPPERI E PASSITO: UN VIAGGIO STRAORDINARIO TRA GUSTO E BELLEZZA!
Il Mediterraneo offre spettacoli unici al Mondo! Sospesa tra Africa ed Europa, immersa in un mare blu cobalto, cinquanta chilometri di costa, sorgenti termali a cielo aperto, storia, cultura e buon cibo… Questo e molto altro è Pantelleria! Il mare con riflessi di blu e smeraldo che insinua tra gli scogli nelle coste ricche di insenature protette da punte di roccia come se fossero a proteggere quelle meravigliose cale e grotte dominate da rocce scoscese, paradiso di navigatori solitari e dei sub come in un bel film di avventura!
È una terra antica, abitata dai fenici, romani, arabi, normanni… e le tracce di questi importanti passaggi sono visibili in ogni angolo dell’isola. Questa è Pantelleria, Bent el-Rhia come la chiamavano gli Arabi, ‘figlia del vento’, isola magica, dispersa tra la Sicilia e l’Africa. Quella di PANTELLERIA è una storia ricca e affascinante, che affonda le radici lontano nei tempi e nei luoghi. Un’isola in mezzo al Mediterraneo nata per opera del vulcano, la cui presenza si fa notare per le sabbie nere, sempre
battute dal vento e scaldate dal sole. Identità principale dell’isola sono i Dammusi, tipiche case cubiche in pietra dalla raffinata e geniale architettura, rocce nere e immensi prati fioriti, i muretti a secco allineati, filari di zibibbo profumati, ginestra, distese di capperi, fichi d’India che fanno capolino da ogni dove, olivi bassi, Scirocco e Maestrale. In questa isola straordinaria c’è l’azienda agricola di Emanuela Bonomo con una un’estensione di oltre 5 ettari. Subentrata al
padre, oggi Emanuela dirige con dedizione, simpatia e passione l’azienda agricola con una piccola cantina che produce il famoso passito Don Petro, un vino bianco bio Donna Elisa e il rosso Tilliria con il laboratorio artigianale per fare
confetture e vasetti di propria produzione, vere chicche di eccellenze isolane. L’impegno nel preservare le antiche tradizioni della terra, la passione e la serietà sono i valori fondamentali di questa azienda, che continua, dopo tanti
anni, a valorizzare un territorio tanto aspro quanto straordinario come quello di Pantelleria. Ma grande merito va ai contadini che sono riusciti un po’ ad addolcirla, strappando alla roccia e alle pietre strisce fertili di terra, sostenute dai maestosi muretti a secco. Sono contadini coraggiosi e guerrieri che con tenacia e caparbietà hanno trovato il modo di catturare il sole e di convogliare le poche piogge nelle cisterne che il ‘passiaturi’ , la terrazza adiacente al dammuso,
mette come un tesoro al centro di tutto. Per non parlare ‘du jardinu’, il giardino circolare, una torre cilindrica, quasi magica, che protegge con le sue spesse mura una sola pianta di agrumi, aranci, cedri o limoni, abbracciandola e riparandola, così, dal vento ostinato. Questa è la bellezza selvaggia, solitaria, dell’isola aspra e ventosa, tutta un saliscendi tra vulcani spenti i kuddie, colate laviche e silenziose vallate. Una terra generosa di profumi e colori di
straordinaria unicità. Qui si lavora in regime biologico e i frutti della terra aspra dell’isola vengono trasformati in conserve, oli, vini, erbe aromatiche essiccate, confetture, marmellate, paté. Da non perdere i capperi, conservati sotto sale secondo tradizione e disponibili nelle tre diverse pezzature, piccola, media e grande. I vigneti di uva Zibibbo
(moscato d’ Alessandria), sono coltivati utilizzando la tipica pratica agricola ad alberello pantesco; questa è stata recentemente inserita tra i Beni Immateriali Dell’Umanità.
IL CAPPERO DI PANTELLERIA
Il frutto è composto da una bacca che inizia a fiorire alla fine di Maggio; durante l’estate si pratica la raccolta dei bottoni fiorali (boccioli), prima che schiudano e diventino fiore. Vanno raccolti il prima possibile, non appena germogliano, quando sono piccoli, duri, verdi e hanno un sapore molto intenso. Il cappero è una delle principali
materie prime che quest’isola magica regala ai suoi abitanti; un arbusto tipico della flora mediterranea che si contraddistingue perchè cresce sui vecchi muri, nelle fessure delle rocce e nelle pietraie, soprattutto nelle aree a ridosso del mare. Ha un’altezza che varia dai 30 ai 50 cm, foglie verde scuro di forma ovale e fiori molto appariscenti i
cui colori, bianco e rosa, presentano delicati riflessi violacei. Il passaggio generazionale non ha intaccato le procedure seguite nella coltivazione e nella lavorazione dei capperi, tramandate di generazione in generazione dagli isolani. Curioso è un metodo utilizzato dai panteschi per favorire il prosperare di questa pianta: si “sparano” i semi di cappero con una cerbottana tra le fessure di un muro o tra le tegole di un tetto ben esposto al sole.
La raccolta dei capperi è un lavoro faticosissimo, sia per la posizione china che per il caldo torrido che caratterizza le estati Pantesche. Una volta raccolti, i capperi di Pantelleria vengono conservati sotto sale e possono essere utilizzati nelle più svariate preparazioni culinarie.
Con il loro gusto e la straordinaria sapidità i capperi conferiscono una nota intensa a tanti piatti. Utilizzarli in cucina è estremamente semplice, basta lavarli sotto acqua corrente per togliere il sale di conserva o se gustati meno salati, lasciarli in ammollo in una ciotola con acqua per qualche ora.
Il sale è il miglior strumento di conservazione del cappero, in quanto non ne altera gusto e qualità, se si opta per un conservante più aggressivo, come l’aceto, è bene dubitare della qualità del prodotto. La conservazione sotto sale, infatti, fa sì che i capperi si mantengano per molto tempo, persino anni, senza perdere le loro caratteristiche organolettiche.
Don Petro DOP Passito
Il Don Petro DOP di Emanuela Bonomo è un passito considerato il fiore all’occhiello di questa piccola azienda familiare. La tecnica dell’appassimento delle uve si perde nel tempo e così anche la pratica di vinificare uva passa, caratterizzata da una notevole concentrazione di zuccheri dovuta alla graduale evaporazione dell’acqua. Il Passito è ormai legato a diverse tradizioni della produzione vitivinicola mondiale, riconducibili perlopiù a tre tipologie:
l’appassimento in pianta o in appositi locali e vendemmia tardiva. Qui i vigneti si trovano sui tipici terrazzamenti Panteschi, viene coltivato secondo la tradizione isolana e tutto si svolge manualmente. Un accurata scelta dei grappoli alla prima raccolta, che avviene solitamente alla fine di agosto. Dopo di chè l’uva viene fatta essiccare al sole con i quali
ottenere un indimenticabile vino dolce caratterizzato da intensi aromi e avvolgenti sensazioni zuccherine, seguite da un sorso pieno e di notevole persistenza. I migliori risultati sono frutto di un sapiente utilizzo della tecnica dell’appassimento, la quale richiede grande conoscenza sia del comportamento del vitigno sia dei tempi di attesa, al
fine di ottenere nettari ad alta concentrazione aromatica in grado di regale emozioni indimenticabili. Un lavoro faticoso che va preservato con tenacia, cura e dedizione. Il Passito Don Petro viene prodotto e imbottigliato a Pantelleria con cura dalla stessa azienda.
LA VITICULTURA DI PANTELLERIA
Un terreno vulcanico, forti venti di scirocco alternati al grecale, scarsa disponibilità idrica…condizioni che avrebbero scoraggiato chiunque. Invece, proprio queste difficoltà hanno “aguzzato l’ingegno” degli abitanti di Pantelleria fin dai tempi più antichi.
Cresce da secoli in condizioni climatiche molto difficili, ma regala uno dei vini più gustosi e rinomati, lo Zibibbo. Per questo la Vite ad alberello di Pantelleria, dal 26 novembre 2014 è stato inserito nel Patrimonio Immateriale dell’Umanità dall’UNESCO. Le viti vengono infatti piantate in buche scavate nel terreno, profonde circa 20 cm, in
modo da ripararle dal vento. Quando crescono, prendono la forma di piccoli alberelli per poter vivere anche con poca acqua e per ripararsi dal clima sfavorevole. Le radici si sviluppano più del fusto e gli alberelli crescono “a misura d’uomo”, che può quindi intervenire manualmente. Le viti ad alberello vengono poi fatte crescere su terrazzamenti, spesso con pendenze estreme, delimitate da muretti a secco.
E’ una necessità un visita in azienda per toccare con mano il rigore e la tenacia di Emanuela e della sua famiglia e deliziarsi sopratutto delle loro produzioni che l’azienda offre attraverso degli spazi di accoglienza e degustazioni mirati a far gustare al meglio in un meraviglioso percorso sensoriale!
Azienda Agricola Emanuela Bonomo
REKALE – Via Ziton di Rekale n.12 – 91017 Pantelleria (TP) – Sicilia
Contatti www.aziendabonomopantelleria.it
Telefono +39.0923.916489
Telefono Cellulare +39.349.3537154
Altri articoli
Everhome Suites continua a dimostrare una forte crescita con nuove importanti aperture in North Carolina e Wyoming e un’inaugurazione in Tennessee
La rompighiaccio Laura Bassi salpa verso l’Antartide
Chemnitz Capitale Europea della Cultura 2025, si inaugura il 18 gennaio!