23 Novembre 2024

Zarabazà

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RADICEPURA GARDEN FESTIVAL presenta LA DAMA DEGLI ARGONAUTI

UNO SPETTACOLO DI LORENZA ZAMBON

Parco Radicepura, 1 luglio ore 19:00

Jeannette Power torna a vivere nello spettacolo che ripercorre la storia e la vita di questa figura femminile dimenticata, la prima donna ricercatrice di storia naturale che lavorò in Sicilia, indomita viaggiatrice, inventrice dell’acquario, pioniera della biologia marina.

Giarre – Il Radicepura Garden Festival ospita il 1° luglio per la prima volta in Sicilia lo spettacolo teatrale di Lorenza Zambon, “attrice giardiniera” come lei stessa ama definirsi per la capacità di produrre spettacoli teatrali pensati per luoghi naturali. Fa il suo debutto nella cornice del parco botanico con “La dama degli argonauti”, che ripercorre la storia dimentica di Jeannette Power, una “donna di natura” geniale, e la sua incredibile vita, una storia che inizia in un paesino della Francia di fine Settecento fino a diventare la prima donna ricercatrice di storia naturale a lavorare in Sicilia (tra Catania e Messina), inventrice dell’acquario, pioniera della biologia marina. Lo spettacolo fa emergere il suo rapporto profondo con la natura brulicante e sontuosa di una Sicilia perduta e un innamoramento potente, una inesauribile meraviglia per la diversità degli esseri viventi.

“Accogliamo con vero interesse e ammirazione Lorenza Zambon e la storia straordinaria della sua eroina, che scelse la Sicilia come terra di vita, studio e lavoro, grazie alla sua passione per la natura senza pari che qui regna;” commenta Mario Faro, Direttore Generale del Festival “lo spettacolo trova una naturale sede nel parco Radicepura e poi nel Giardino della Kolymbethra, con cui collaboriamo e che come noi sono attenti promotori di una cultura del paesaggio che passa da incontri e spettacoli teatrali che come questo rivelano una passione secolare per la natura rigogliosa, esuberante, varia che caratterizza la nostra isola. Grazie Lorenza e Grazie Jeannette Power.”

Lo spettacolo è stato organizzato dalla Fondazione Radicepura con il patrocinio dell’Assessorato allo sport turismo e spettacolo della Regione Sicilia e si inserisce nel palinsesto di appuntamenti del Radicepura Garden Festival nel Parco Botanico Radicepura, dove è stato appena inaugurato Vento e Acqua, Tentativi di resilienza, giardino dell’architetto Paolo Pejrone.

La quarta edizione del Radicepura Garden Festival fino al 3 dicembre proporrà dialoghi, conversazioni, workshop, laboratori, spettacoli teatrali e appuntamenti musicali. I prossimi eventi: 2, 9 e 16 luglio appuntamenti in giardino con il palinsesto Botanic, Suoni dal mondo.

Tutte le informazioni, i programmi dettagliati e le modalità di accesso sono disponibili sul sito www.radicepurafestival.com e sui canali social della manifestazione (Instagram, @radicepuragardenfestival – Facebook, Radicepura Garden Festival – YouTube, Radicepura Garden Festival).

LA DAMA DEGLI ARGONAUTI, spettacolo di e con Lorenza Zambon, ripercorre la vita di Jeannette Villepreux (1794-1871), naturalista e viaggiatrice che condusse una straordinaria attività di ricerca nella Sicilia dei primi decenni dell’Ottocento, nel campo delle scienze naturali, della biologia marina, della acquariologia, della botanica, della zoologia. Autodidatta, elaborò innovativi metodi di raccolta e di conservazione degli esemplari che andarono a comporre il suo “gabinetto” di storia naturale, considerato all’epoca “ tra i più ricchi e i più singolari d’Europa”. Fu la prima donna accolta nella prestigiosa Accademia Gioenia di Catania e divenne membro corrispondente della Società Ecologica di Londra, della Cuvieriana di Parigi, della Società di Scienze ed Arti di Marsiglia.

È l’inventrice dell’acquario, rivoluzionario strumento di ricerca che le consentì di dare un importantissimo contributo ai nascenti studi scientifici sugli animali marini. Le sue scoperte le valsero il soprannome di Dama degli Argonauti e fecero di lei la “madre dell’acquariofilia”, da molti riconosciuta come pioniera della biologia marina. Nel corso dei ventiquattro anni della sua residenza a Messina, percorse ripetutamente tutta la Sicilia. Da questa sua straordinaria esperienza nascono i suoi libri L’itinerario della Sicilia (Messina 1839) e Guida per la Sicilia (Napoli 1842). Il suo lavoro scientifico sul campo si concluse quando, assieme al marito, si trasferì a Parigi dopo alterne vicende, fra cui il naufragio della nave che stava trasportando tutti i reperti raccolti nel suo prezioso gabinetto che così fu perso per sempre. Morì in Francia nel 1871.

La memoria del suo lavoro si è persa nel tempo fino a quando, oltre un secolo dopo, alcuni studiosi, fra cui il francese Pierre Arnal e l’italiana Michela d’Angelo dell’Università di Messina, si sono fatti promotori della riscoperta di questa formidabile “naturalista dimenticata”.