16 Novembre 2024

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Pisa Jazz Rebirth: il live di Theon Cross tra ritmi caraibici e sound urbano londinese

Lunedì 10 luglio ore 21.30 al Giardino Scotto di Pisa a cura di Associazione ExWide, biglietti su TicketOne

In apertura Nduduzo Mhakathini, astro nascente del pianismo sudafricano per la prima volta in Toscana

Pisa,– Theon Cross, fra i talenti più cristallini emersi dalla nuova scena jazz londinese, arriva al Giardino Scotto di Pisa (Lungarno Fibonacci 2) lunedì 10 luglio, ore 21.30 per un’unica data toscana nell’ambito di Pisa Jazz Rebirth, il festival nato dal progetto Pisa Jazz a cura di Associazione ExWide con la direzione artistica di Francesco Mariotti e il contributo di Fondazione Pisa, Ministero della Cultura, Regione Toscana e Comune di Pisa. Artista raffinato dalle mille sfaccettature, Cross, classe 1993, è stato capace di costruirsi nell’affollato panorama afrobeat britannico fama e credibilità grazie al suo originale apporto artistico e alla sua versatilità musicale. Questo soprattutto grazie al suo strumento d’elezione, il bassotuba, inconsueto in ambito jazz almeno dai tempi del bebop, e al suo approccio meticcio che gli consente di combinare mille influenze diverse: dai ritmi caraibici ai suoni urbani del grime e della dubstep. Una particolarissima miscela sonora che restituisce un sound unico e assolutamente personale, accompagnato da un innegabile maestria nel padroneggiare il proprio strumento. Aprirà il live Nduduzo Mahakathini, astro nascente del pianismo sudafricano per la prima volta in Toscana col suo sound influenzato dalla cultura Zulu e dalle pratiche rituali oltre che da importanti pianisti jazz americani come McCoy Tyner e Don Pullen, ma soprattutto John Coltrane (biglietti su TicketOne, info su www.pisajazz.it).

Il New York Times racconta Theon Cross come un “un talento prodigioso”, il Guardian esalta la sua “esuberante inventiva”, mentre Pitchfork lo incorona addirittura come “figura chiave della vitale scena jazz londinese”. Cross si è fatto notare per la militanza nei Sons of Kemet, band che condivide col sassofonista d’elite Shabaka Hutchings, e poi per le collaborazioni con Ezra Collective, Nubya Garcia, SEED Ensemble, Makaya McCraven, Moses Boyd, Ill Considered ­– artisti di primo piano nel ricco continuum che dal nu jazz si muove verso territori più ideologicamente connotati in senso black. Il jazz per lui è un punto di partenza verso direzioni altre, un’etichetta che va sicuramente stretta al musicista britannico, in grado di trovarsi a suo agio anche in territori urban, come dimostrato dai progetti con artisti del calibro di Kano e della superstar Stormzy, senza dimenticare il suo lavoro con Little Simz, già vincitrice del Mercury Prize, il Grammy della musica inglese. Il set di influenze di Cross si completa con la musica caraibica: figlio di una famiglia di origine giamaicana, il tema della migrazione, della diaspora e dell’integrazione è centrale nel messaggio del musicista.

Pisa Jazz si svolge sotto la direzione artistica di Francesco Mariotti, con il contributo della Fondazione Pisa, del Ministero della Cultura, della Regione Toscana e del Comune di Pisa. Il festival si realizza grazie alla preziosa collaborazione di molte realtà del territorio come Palazzo Blu, l’Ente Parco Regionale di Migliarino San Rossore Massaciuccoli, l’Opera della Primaziale Pisana, Arno Vivo, Toscana Produzione Musica, l’associazione studentesca Isola del Jazz e l’Associazione Culturale Sarda Grazia Deledda – Pisa. Pisa Jazz opera nel circuito nazionale dell’Associazione I-Jazz e in quello europeo di Europe Jazz Network.