15 Novembre 2024

Zarabazà

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Il vincitore della “Nota D’Oro” 2023, Enrico Costa, intreccia la poesia al pop e ci ricorda che è “L’amore che resta”

Cosa rimane, nelle nostre vite, se ci svestiamo dall’indifferenza e dall’individualismo sempre più marcati nella società odierna, se, per un solo istante, ci fermiamo ad osservare, a riflettere non con una mente attanagliata e subissata da egocentrismo e pseudo-perfezione, ma con il cervello del cuore? Cosa resta, dentro e attorno a noi, se non l’amore? Da questo assunto, prende il via il nuovo viaggio in musica del cantautore casertano di origini pugliesi Enrico Costa, “L’amore che resta”.

Premiato lo scorso anno come miglior brano inedito allo storico concorso musicale Vota la Voce presieduto dal Maestro Enzo Campagnoli, e più recentemente alla nuova edizione del Festival Canoro Nota D’Oro con Presidente di Giuria Grazia di Michele, il brano, che ha superato i 100.000 streams a pochi giorni dall’uscita e ne conta oggi oltre 300.000, è la quintessenza in liriche e armonia di quel sentimento altissimo, puro e incondizionato che l’umanità sembra aver dimenticato, l’emblema in chiave pop dell’unica luce capace di dissipare ogni ombra, del solo battito in grado di apportare valore e senso a tutti gli altri.

Scritto dallo stesso artista in collaborazione con Giulio Iozzi, Andrea Papazzoni ed Andrea Secci ed arrangiato da uno dei più grandi tastieristi e arrangiatori a livello internazionale, il Maestro Bruno Illiano (già per Pino Daniele, Annalisa Minetti, Sal Da Vinci, Marco Masini, Gianni Togni e molti altri), “L’amore che resta” si posa su un tappeto sonoro elegante e minimale, per lasciare spazio ad un testo intriso di significato e suggestione, una poesia moderna e senza tempo a cui è impossibile rimanere indifferenti.

Con una modulazione vocale degna dei più grandi interpreti della scena cantautorale ed un’abilità espressiva che cattura e affascina i sensi sin dal primo ascolto, Enrico Costa dà voce al suono più intimo, antico e viscerale dell’universo intero, quello senza cui, nulla al mondo potrebbe esistere, quello che attraversa epoche, culture, generazioni e consuetudini senza mutare mai, quello che trascende da ogni cosa perché è parte di ogni cosa.

«In questo mondo ormai superficiale, dove non contano le piccole cose», “L’amore che resta” è un «fiore in un campo minato» che l’artista osserva e protegge per condurci a riflettere, e che mediante l’iconografia della sua penna, punta i riflettori sul presente e sul futuro che stiamo costruendo con le nostre stesse mani, trasformando in immagini cristalline, semplici, ma emotivamente disarmanti, la sempre più marcata perdita di valori, empatia e connessioni.

«Questo brano – dichiara Enrico Costa – è nato in un periodo storico particolare, subito dopo la pandemia che ha messo in ginocchio il mondo. Mi sono accorto che, invece di unirsi, l’umanità è andata avanti a creare discrepanze, divisioni, ostilità. Sembra che abbia perso i valori realmente importanti, come l’amore. L’amore vero, perfetto, dovrebbe essere quello che tutto dona e nulla chiede in cambio; tuttavia, se è condizionato dalle azioni degli altri, perde la sua sincerità. In un periodo storico come questo, abbiamo più bisogno che mai di amore reale e concreto. “L’amore che resta” è proprio questo: l’amore che va avanti nonostante le difficoltà, le incomprensioni e che tutto vince. L’amore verso il prossimo, ma anche verso noi stessi; quello che può regalarci la serenità che tanto cerchiamo. E in una società che vuole abituarci alla guerra, solo grazie all’amore possiamo ritornare ad apprezzare le piccole cose».

E se “Omnia vincit amor” e “nos cedamus amori”, il vero coraggio sta nel continuare a cedere al sentimento, all’«amore che resta come resta un amico», anche quando «fugge per sentirsi vivo» e si cela «nelle nostre parole, nei nostri silenzi», perché per liberarci dalla schiavitù dell’indifferenza e dal gelo del cuore, l’unica soluzione è tornare ad amare davvero, in primis noi stessi e poi gli altri, perché la vera «chiave di queste catene è l’arroganza di volersi bene», ogni giorno, un po’ di più.

“L’amore che resta” è accompagnato dal videoclip ufficiale che, diretto da Hyperion TV e con oltre 110.000 views all’attivo, enfatizza e racchiude in frame, per liberare in emozione, il significato profondo e commovente del brano.

Emozionante, raffinato, e dotato di una spiccatissima capacità comunicativa, Enrico Costa riconferma il suo talento e la sua urgenza espressiva in un pezzo che ci ricorda che sì, anche quando tutto crolla e appare privo di senso, è “L’amore che resta”.

Press Office: Music & Media Press.