A Chiari di scena la “Bibliodiversità”
Nell’anno di Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023 Chiari continua ad essere la Capitale italiana del Libro (prima città a fregiarsi di questo titolo nel 2020). Lo fa dando un carattere internazionale che crea un autentico “ponte” tra Europa ed Nord Africa, grazie alla presenza del Marocco in un autentico “gemellaggio culturale”.
Di questo si è parlato nella conferenza stampa di presentazione della 21^ edizione nella splendida Sala Repossi presso il Municipio della città clarense alla presenza del Console del Marocco Mohammed Lakhal.
Il prossimo 3-4-5 Novembre prenderà il via un’edizione speciale (tutte le informazioni sul programma sono presenti sul sito www.microeditoria.it) che metterà a confronto ancora una volta il meglio della microeditoria indipendente in un continuo rinnovarsi proprio perché Chiari rappresenta un incubatore di idee, un laboratorio di evoluzione culturale e sociale. In questo senso la presenza del Paese Nord Africano rappresenta la conferma della volontà degli organizzatori di aprirsi ancora di più verso l’esterno per una reciproca conoscenza e scambio di esperienze. Da qui nasce e si sviluppa la vera integrazione, in cui la cultura può formare un ponte ideale che a Chiari hanno saputo cogliere con attenzione e puntualità.
Sperimentare, mettersi a confronto, conoscere: queste le “parole d’ordine” che saranno un mantra per tutta la durata della kermesse libraria. Questa è la ricetta che ogni buon cittadino dovrebbe applicare nella vita di tutti i giorni perché “conoscenza è integrazione” (cit. ex Sindaco di Chiari Massimo Vizzardi). Già il grande Giorgio La Pira, ne parlava nei suoi Dialoghi di Pace: l’uomo politico già ai suoi tempi volgeva lo sguardo al Mar Mediterraneo chiamandolo “grande lago di Tiberiade”, preconizzando quanto ora Microeditoria e tutti coloro che organizzano questo evento da 21 anni, rendono reale con il coinvolgimento del Marocco. Da una conoscenza reciproca dei nostri “vicini di casa” nasce la consapevolezza di una speranza per il futuro che porti a nuovi rapporti, sempre più stretti e duraturi nel tempo.
Gli interventi dei relatori
Da sottolineare il grande spazio dato alla presenza femminile istituzionale: una conferma ed un chiaro messaggio affinché la presenza delle donne ed il loro ruolo sia sempre più tenuto in considerazione in ogni campo. Daniela Mena (Direttrice Artistica Microeditoria), Chiara Facchetti (Assessore alla Cultura del Comune di Chiari), Annamaria Gandolfi (Consigliera Regionale di Parità), Rachele Baresi (Consigliere con Delega alla Biblioteca del Comune di Chiari), Anna Giunchi (curatrice della sezione “Cultura Digitale”, l’On. Marina Berlinghieri (che ha favorito in modo significativo al gemellaggio con il Marocco)
“Con la cultura si impara a vivere insieme” – ha tenuto a sottolineare Daniela Mena citando letteralmente Tahar Ben Jelloun, notissimo autore
marocchino (il suo “Il razzismo spiegato a mia figlia” è stato tradotto in oltre 25 lingue)- “la
cultura e la conoscenza sono strade maestre per superare divisioni stereotipate. Da qui il lavoro
di progettazione della XXI Microeditoria che arriva dopo un anno in cui abbiamo progettato e
realizzato tanti eventi per “unire”, coinvolgendo le comunità situate sul confine fra le province di
Bergamo e Brescia. Lieti che il Marocco possa essere il nostro primo paese ospite, nel solco della
vocazione alla bibliodiversità dell’editoria indipendente che sa dar voce a tante culture diverse.”
Il Consolato del Marocco così si è espresso:
“….la scelta del Marocco come primo paese ospite invitato a questo evento riflette gli ottimi
rapporti di amicizia e la proficua collaborazione che esistono tra il Regno del Marocco e la
Repubblica d’Italia, nonché il ruolo della cultura come leva strategica per lo sviluppo delle relazioni tra i nostri due Paesi amici…”
Per il Comune di Chiari ha preso la parola l’Assessore Chiara Facchetti:
“Il titolo di prima Capitale italiana del Libro alla città di Chiari ha anticipato di poco quello alla
cultura di Bergamo e Brescia, a dimostrazione del fatto che Chiari occupa un posto particolare
sulla direttrice che collega le due città. Lo è per la sua forte identità culturale ed in particolare per le eccellenze che accoglie sul suo territorio, e la Microeditoria è certamente una di esse. Una
delle più importanti, che l’amministrazione anche quest’anno sostiene convintamente e co-
organizzando momenti di cultura alla scoperta del territorio, proprio in linea con il tema scelto
per la edizione 2023 della rassegna della Microeditoria.”
Paolo Festa, Presidente dell’Associazione L’impronta, con emozione e partecipazione ha invece sottolineato che:
“21 edizioni per dirsi maturi, capaci di stringere relazioni solide sul territorio, di valorizzare
l’ottimo lavoro dei piccoli editori sia con la Rassegna che con il Premio Microeditoria di Qualità
ed i suoi marchi, sostenuti dall’impegno e dal coinvolgimento di volontari e di studenti degli
istituti superiori. Ma non per questo fermi, bensì continuamente in cammino, allargando i nostri
orizzonti, con compagni di viaggio di grande rilevanza.”
Le conclusioni
Se esiste, in questo mondo sempre più complicato, un modo per sconfiggere l’indifferenza, la superficialità, il senso dello smarrimento davanti ai valori che sembrano crollare, oggi possiamo affermare che la cultura può essere considerato uno scudo insostituibile. A Chiari lo hanno capito e lo sperimentano da tempo, con quella lucida determinazione a non far mai ammainare la bandiera del sapere, anche quello che ti pone interrogativi e ti mette a confronto con altre realtà, anche di Paesi lontani.
Un luogo esiste due volte, negli occhi di chi lo osserva e nelle parole di chi lo racconta
Giuseppe De Carli
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