La musica degli strumenti ad arco è stata l’assoluta protagonista del festival per la montagna, che l’amministrazione comunale di Sagron Mis, in collaborazione con ApT San Martino di Castrozza, hanno organizzato e messo in scena con nobile sforzo, passione e visione, nei giorni scorsi da venerdì 28 a sabato 30 luglio. Nell’autentico scenario montano di Sagron Mis, protetto da un turismo per lo più di estimatori e intenditori della montagna, l’evento ha rappresentato un momento di partecipazione collettiva importante nella piccola comunità di Sagron, oltre ad essere stato notevolmente apprezzato dagli ospiti in visita nella destinazione.
La manifestazione aperta a tutti ha visto il coinvolgimento degli alpinisti Alessandro Gogna e Marco Furlani, delle Guide Alpine Aquile di San Martino e dell’accompagnatore di media montagna Aron Lazzaro. Sul fronte musicale sono stati inestimabili gli interventi del liutaio Giovanni Lazzaro di Padova, che ha presentato esemplari pregiati di strumenti ad arco; e i concerti del violinista Glauco Bertagnin e della gentile orchestra dei “Virtuosi”, che hanno elevato ai vertici dell’emozione i presenti in ascolto, raccolti presso la piccola chiesetta di Sagron.
Il Comune di Sagron Mis ha assegnato il titolo di “Personaggio dell’Anno 2023” a Glauco Bertagnin con la seguente motivazione: “nella sua carriera professionale ha sempre coniugato la sua riconosciuta capacità artistica di primo violino con la sua naturale ed evidente empatia con il pubblico, interpretando così alla perfezione il tema di quest’anno che vuole proprio sottolineare quanto montagna e musica siano in grado, con la passione, di avvicinare e aggregare quegli individui che quotidianamente fanno richiesta di passaporto per una dimensione di vita corale e spirituale, lontana dal distanziamento sociale”.
Alessandro Gogna, guida alpina emerita e storico dell’alpinismo, ha portato un contributo estremamente interessante al festival nella serata di venerdì, durante la conferenza sul tema “Musica e fecondità nelle Alte Terre”, che l’amministrazione comunale ha deciso di mettere agli atti. Con la consueta profondità di pensiero e capacità di astrazione, che lo contraddistingue, Gogna ha esplorato il legame spirituale che intercorre tra musica e montagna toccando temi quali la civiltà del silenzio e la sacralità della montagna.
Viva soddisfazione per l’andamento di questa seconda edizione del festival ha espresso il sindaco di Sagron Mis Marco Depaoli che ha ricordato come “Sagron Mis sia un piccolo territorio cerniera tra due realtà più grandi, ma orgogliosamente legato alle proprie radici dolomitiche. Un borgo che per la sua collocazione geografica rappresenta un ottimo punto di partenza per ascensioni su cime mitiche come quelle delle Pale di San Martino, delle Vette Feltrine e del gruppo del Cimonega. Questo festival, a cui lavoriamo con passione, intercetta lo spirito autentico del turismo di montagna. Siamo molto soddisfatti dell’esito di questa edizione e ci teniamo a ringraziare tutti i soggetti che hanno creduto in questa iniziativa, che ci auguriamo di poter replicare con la stessa intensità l’anno prossimo”.
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