Sabato 2 settembre visita guidata ed “inaugurazione” ufficiale con le autorità ed esperti del settore
L’antico mosaico e gli ambienti della villa dei Domizi Enobarbi, antenati di Nerone, sono tornati al loro antico splendore grazie al sostegno del Rotary Club – Distretto 2071, che riunisce i 66 club della Toscana
Grosseto – Taglio del nastro all’isola di Giannutri per il restauro del Mosaico del Labirinto, uno dei reperti più pregevoli, appartenenti al complesso archeologico della Villa Romana dei Domizi Enobarbi. Distaccato dalla sede originaria nel 1991 e tornato a nuova vita grazie ad un delicato intervento sostenuto dal Rotary Club – Distretto 2071, che riunisce i 71 club della Toscana ed è governato da Fernando Damiani, è finalmente tornato a mostrarsi al pubblico ed il prossimo sabato 2 settembre sarà possibile ammirarlo in occasione di una visita guidata organizzata proprio dal Rotary, alla quale parteciperanno circa 300 persone del mondo dell’imprenditoria, delle istituzioni, della cultura e dell’arte. L’appuntamento è alle ore 9 a Porto Santo Stefano, per l’imbarco a bordo della motonave che accompagnerà i partecipanti sull’isola di Giannutri. Per l’occasione, oltre ai saluti istituzionali delle autorità presenti e all’inaugurazione ufficiale legata al riposizionamento dell’opera, è stato organizzato l’incontro “Un viaggio nel Mito: alla scoperta del labirinto dell’isola di Giannutri”, nel quale si parlerà della storia e delle caratteristiche del mosaico, oltre che della villa romana. L’incontro sarà moderato dalla dott.ssa Patrizia Asproni, presidente commissione cultura del Rotary Clu – Distretto 2071 e vedrà la partecipazione di Paolo Giulierini, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, di Fausto Barbagli, presidente dell’Associazione Nazionale Musei Scientifici, di Matteo Milletti, ricercatore dell’Università degli Studi dell’Aquila e dell’archeologo Enrico Maria Giuffrè.
Una volta sbarcati sull’isola i partecipanti saranno condotti all’interno del sito archeologico, per la visita al celebre mosaico, ricomposto come un puzzle durante l’intervento di recupero. Le sue tessere narrano l’uccisione del Minotauro, da parte di Teseo, a Creta e raffigurano anche Arianna, che grazie al filo riporta fuori dal labirinto l’eroe ateniese. Posizionato originariamente davanti all’ingresso della villa patrizia dei Domizi Enobarbi, al momento del ritrovamento il Mosaico del Labirinto si presentava in condizioni di gravissimo degrado e necessitava di un intervento improrogabile di recupero. Per questo motivo è stato distaccato nel 1991 e custodito all’interno del Museo archeologico di Firenze, dove è rimasto fino all’inizio dei restauri, sostenuti dal Rotary Club – Distretto 2071. Adesso, per opportune ragioni di conservazione, ha trovato una nuova collocazione all’interno di un suggestivo ambiente chiuso, anch’esso di origine romana, il cosiddetto ‘criptoportico’, che custodisce la preziosa decorazione preservandola dalle intemperie.
Il restauro in laboratorio ha previsto interventi di pulizia, ed integrazioni delle parti mancanti con tessere ottenute con materiale originale recuperato sull’isola di Giannutri. Per la parte inferiore, andata completamente perduta, è stata realizzata una semplice incisione su una campitura neutra, a suggerire lo schema originale.
A Giannutri il famoso sito archeologico comprende un antico complesso residenziale con scalo marittimo, un tempo quartier generale per la sosta dei velieri e per l’otium, costruito nel I secolo d.C. dalla potente famiglia dei Domizi Enobarbi di cui Nerone fu un discendente. Lo scorso anno il Rotary Club – Distretto 2071 ha presentato i risultati del restauro delle stanze decorate da mosaici geometrici delle tabernae del complesso di Cala Maestra, uno dei nuclei della Villa Romana di Giannutri. Adesso quell’intervento trova il suo compimento con la ricollocazione dell’antico Mosaico del Labirinto. Oggi la gestione della Villa Romana, che evidenzia una sinergia virtuosa tra pubblico e privato, vede tra gli attori, oltre alla Soprintendenza, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, il Consorzio di Giannutri e il Distretto Rotary 2071.
“Con questo intervento il Distretto 2071 Rotary ha voluto riportare all’antico splendore un tesoro poco conosciuto, ma dalla bellezza unica e dal grande pregio – afferma Fernando Damiani, Governatore del Rotary Club Distretto2071. – Il nostro intento è incentrato sul dare risalto alla cultura e all’arte in senso lato e con questa iniziativa vogliamo in particolare sensibilizzare tutti, toscani e non, a scoprire e conoscere meglio l’isola di Giannutri, paradiso noto a pochi, incastonato tra bellezze naturali e artistiche veramente suggestive”.
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