Gli spettatori diventano creatori di teatro. Dal 28 settembre all’8 ottobre la seconda edizione di “Ragusa dietro il Sipario”, il festival biennale dedicato ai mestieri dell’arte.
Talk, workshop, concerti e spettacoli per le strade e i monumenti di Ragusa Ibla vestita a festa per omaggiare il grande Italo Calvino nel centenario della nascita. Tanti ospiti, da Buttafuoco a Violante, da Bergonzoni a Rea.
RAGUSA – Come nasce un suono, una parola, un movimento? E perché incanta il pubblico e lo porta con sé nella magia del palco? Per rispondere a queste domande, nacque nel 2021 “Ragusa dietro il Sipario” il festival biennale dei mestieri dell’arte, ideato da Vicky DiQuattro, che ora rilancia con sfide ancora più significative: può uno spettacolo nascere, giorno dopo giorno assieme al pubblico, per poi arrivare al debutto in prima assoluta? E’ quello che accadrà nella splendida cornice della città siciliana al testo “Il calabrone e la farfalla”, con la regia di Walter Manfrè e la drammaturgia di Costanza DiQuattro, che andrà in scena al Teatro Donnafugata, interpretato da Giuseppe Ferlito e Maria Rita Schembari, con le musiche di Mario Incudine.
Tutto il festival esalterà i mestieri dell’arte e del teatro, cioè di coloro che stanno dietro le quinte, come scenografi, macchinisti, costumisti, truccatori, protagonisti della manifestazione dove si celebrano tutti coloro che lavorano per creare uno spettacolo, piuttosto che lo spettacolo stesso. Non a caso la seconda edizione di “Ragusa dietro il Sipario”, che torna dal 28 settembre all’8 ottobre prossimi a Ragusa Ibla, inverte ogni meccanismo, facendo diventare programma “off” proprio gli spettacoli, per dare invece centralità al dietro le quinte, aprendo le prove a studenti e pubblico, creando laboratori in cui gli spettatori possono cimentarsi nella creazione concreta di pezzi di spettacolo. Talk, laboratori, incontri e appunto tanti spettacoli con artisti di livello nazionale, per accendere i riflettori sul mondo del teatro a 360 gradi, quel teatro che comunica ed emoziona, che affascina e rapisce il pubblico.
Promosso dall’associazione “Donnafugata 2000”, curato dalle direttrici artistiche Vicky DiQuattro e Costanza DiQuattro con la consulenza culturale di Paolo Verri e organizzativa di Danila Confalonierie con il finanziamento del Ministero dei Beni Culturali, il supporto dell’Assessorato al Turismo e Spettacoli della Regione Siciliana, del Libero Consorzio Comunale di Ragusa, del Comune di Ragusa e della Siae, il patrocinio del Ministero dell’istruzione e del merito Ufficio Scolastico Regionale per la Sicilia, il festival prende per mano gli spettatori e li porta a vedere ciò che accade dietro le quinte, come si costruiscono le storie, come l’ordinarietà della vita quotidiana può trasformarsi in spettacoli teatrali, tra magia e mistero.
Tantissimi i protagonisti di questa seconda edizione del festival, personalità e formazioni di primo piano, come il comico e drammaturgo Alessandro Bergonzoni, il regista Gabriele Vacis che con l’attore Roberto Tarasco porterà “Prometeo incatenato” e “Sette a Tebe”, il cantautore siciiano Mario Incudine (concerto itinerante il 7 ottobre insieme alla banda di Ibla), il pianista Danilo Rea (che si esibirà l’8 ottobre all’interno delle suggestive latomie di Cava Gonfalone), lo scrittore e giornalista Pietrangelo Buttafuoco insieme al cantautore Lello Analfino e all’attore e cantastorie Salvo Piparo tutti presenti con una meravigliosa trasposizione teatrale e musicale de “Il lupo e la Luna” a cura di Valentino Picone (in scena l’1 ottobre).
Ci saranno momenti di teatro danza con la Fondazione Cirko Vertigo che terranno gli spettatori con il fiato sospeso e il naso all’insù in performance emozionanti e sorprendenti con gli spettacoli “Vertigine di Giulietta” (produzione blucinQue in scena in apertura del festival, il 28 settembre) e Fili Invisibili (produzione collettivo 6tu). Gli attori Blas Roca Rey e Monica Rogledi accompagnati al pianoforte da Chika Nagata con le “Fiabe” di Calvino e l’attore Mario Perrotta con “Come una specie di vertigine Il Nano, Calvino, la libertà”.
In programma anche incontri su temi di rilevanza culturale e sociale, dal ruolo della democrazia alla programmazione culturale per le città, dalla formazione teatrale alla contemporaneità, con la partecipazione di Luciano Violante, Paolo Verri, Fulvia Toscano, Michele Romano, Ester Bonafede, Fabio Granata, Gabriele Vacis, Vicky DiQuattro e Paolo Stratta.
“Ancora una volta la Sicilia si conferma luogo ideale per ospitare eventi di grande cultura capaci di affascinare anche i turisti che hanno scelto di visitare le bellezze che la nostra isola è in grado di offrire” sottolinea l’assessore regionale Elvira Amata aggiungendo che “con questa manifestazione si crea un percorso culturale capace di avviare connessioni nuove e di far interagire gli spettatori”.
Questa edizione di “Ragusa dietro il Sipario” renderà omaggio allo scrittore Italo Calvino, uno dei narratori italiani più importanti del secondo Novecento e del quale quest’anno ricorre il centenario della nascita. Anche la città sarà “vestita” a festa come spiega il sindaco di Ragusa, Peppe Cassì: “Gli spazi urbani toccati dal festival saranno occupati da un’installazione di “luci d’artista” ispirata a uno dei libri di Italo Calvino più amati: “Le città invisibili”. Sarà meraviglioso vedere molti luoghi della nostra Ragusa accendersi in modo nuovo e dar vita a una grande festa condivisa”. Gli striscioni luminescenti sono stati disegnati dall’artista birorealista siciliano Paolo Amico che da anni opera con successo nel territorio nazionale e non solo, noto per la capacità di ingannare lo spettatore con i suoi neon disegnati con penne a sfera. Provengono dal progetto “La città segreta” promosso dalla città di Ivrea e curato nel 2022-2023 dall’avvocato Costanza Casali che, in qualità di assessore, ha seguito gli eventi “Ivrea capitale italiana del libro”. Per “Ragusa dietro il Sipario” l’installazione è stata riprogettata ed adeguata agli spazi urbani con l’idea di rappresentare un momento di ulteriore richiamo assieme allo spettacolo “Fili invisibili – Calvino 100” in programma il 29 settembre.
Per le direttrici artistiche Vicky e Costanza DiQuattro, “il festival in questa seconda edizione chiama a raccolta gli spettatori-cittadini per un ruolo attivo, quello della “co-creazione” assieme agli artisti. L’obiettivo è creare non per, ma con il pubblico, allargando i fruitori non con progetti più facili ma maggiormente condivisi”. Il programma coinvolgerà alcune istituzioni nazionali di primo piano del settore culturale come la Fondazione Istituto Dramma Antico, Fondazione Cirko Vertigo, NaxosLegge, la compagnia PEM – Potenziali Evocati Multimediali. Spazio anche ai giovani studenti delle scuole di secondo grado della provincia di Ragusa a cui sono dedicati specifici momenti. Dedicato in particolare al pubblico dei giovani e giovanissimi, e con una stretta collaborazione con le scuole del territorio, il programma del festival è disponibile online su www.teatrodonnafugata.it e su tutti i canali social. A supporto del festival anche vari sostenitori privati: Banca Agricola Popolare di Ragusa, Villa San Giorgio, Randstad, Regran, ST Sergio Tumino, Marina Iblea, Cappello e Battaglia Assicurazioni, Reale Mutua agenzia di Ragusa, Argo Software e Rosso di Sicilia, Coop Gruppo Radenza.
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