Secondo appuntamento con la rassegna: giovedì 7 settembre, ore 18, alla BiblioteCaNova dell’Isolotto
Lo scrittore – assistente della Pivano dal 2004 – presenta il suo ricordo alla celebre scrittrice e traduttrice, che raccontò la beat generation e i protagonisti della musica italiana, come De Andrè, nel libro “Nanda e io – I miei anni con Fernanda Pivano” (La Nave di Teseo+, 2023). Con la partecipazione speciale della cantautrice Paola Turci.
intemporanea.eu
Firenze – L’omaggio a Fernando Pivano, figura di rilievo nel panorama culturale italiano, sarà uno degli eventi speciali della quinta edizione della rassegna letteraria Intemporanea, giovedì 7 settembre, alle 18, alla BiblioteCaNova Isolotto con lo scrittore Enrico Rotelli che presenterà il suo libro “Nanda e io – I miei anni con Fernanda Pivano” (La nave di Teseo+, 2023) e la cantautrice e musicista Paola Turci. L’ingresso è gratuito (fino a esaurimento posti, è consigliata la prenotazione sul sito intemporanea.eu). La manifestazione è organizzata nell’ambito dell’Estate Fiorentina e ideata e diretta da Pinangelo Marino (fino al 20 settembre a Firenze in diversi luoghi culturali della città).
Una serata dedicata alla celebre scrittrice, traduttrice e critica musicale, che raccontò la beat generation e i protagonisti della musica italiana, come Fabrizio De Andrè. Nelle pagine del suo lavoro (nelle librerie da maggio), Enrico Rotelli racconta Fernanda Pivano: lo fa in qualità di suo assistente – lo è stato dal 2004 – ma soprattutto con la veemenza di un giovane non ancora trentenne che, di fronte a un futuro incerto, sogna l’avventura della rivoluzione e della letteratura. Rotelli è stato al suo fianco negli ultimi anni, aiutandola nella stesura dell’opera forse più importante di tutte: la sua autobiografia. «Aveva un braccio al collo, ma sentiva che il mondo le dava ancora ascolto. – si legge in quarta di copertina – Rivolse come sua abitudine lo sguardo oltre il soffitto alla ricerca delle parole e mi dettò senza dubbi o esitazioni un articolo che rivelava il fallimento dei suoi sogni, ma non dell’entusiasmo di chi quei sogni ancora li aveva. Diceva che negli spazi sotto la luna, dove quei ragazzi avevano parlato di fiori e fatto l’amore, qualche anno dopo si era finiti a parlare di come far arrivare l’acqua calda nelle soffitte. Si era finiti a parlare di rinunce e del pericolo dei sogni. Del prezzo del petrolio e delle armi. Poi Nanda mi guardò negli occhi. “La storia la fate voi ragazzi con i vostri capelli lunghi, figli di puttana che non siete altro!” A lei, che i beat li aveva conosciuti molto bene, non restava che augurare a noi, nuova generazione di giovani sconsolati, di fare almeno qualcuna di quelle azioni libertarie.»
Il progetto è stato cofinanziato dall’Unione Europea – Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020.
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