Nel giardino della dimora storica presenta “Il circolo degli ex” (Sperling&Kupfer)
E, in contemporanea, il laboratorio per bambini su carezze, coccole e baci
Capita, spesso, di uscire da una storia d’amore senza uscirne per davvero. La fine di certe storie d’amore equivale alla fine universale dell’amore. Invece di aprirsi al futuro, si ha la certezza di non riuscire mai più a trovare un amore come quello che hai perso.
Questo è il pensiero del protagonista dell’ultimo libro dello scrittore bolognese Massimo Vitali che arriva a Torino, o meglio, a Casa Lajolo a Piossasco, per la rassegna “Bellezza tra le righe”: nel giardino della dimora storica di via San Vito 23 domenica 10 settembre alle 17 presenta “Il circolo degli ex” che ha pubblicato per Sperling&Kupfer. Una commedia brillante per sorridere dei nostri drammi sentimentali: Vitali, con la sua proverbiale ironia, illumina il lato paradossale e tragicomico che c’è nel finale delle relazioni. Impossibile non provare empatia con almeno uno dei personaggi, nei quali è facile riconoscersi.
Il romanzo
Protagonista è Pietro che non sente Ginevra da due mesi e cinque giorni, dopo essersi lasciati e ripresi così tante volte da non ricordarsi più quante. Compresa l’ultima, per lui, come se fosse la prima. Fino a quando capisce che se l’amore a volte crea dipendenza e altera la percezione della realtà, allora, come per altre dipendenze, il prezioso sostegno di un gruppo d’ascolto può davvero essere la soluzione. Così, a Pietro arriva l’illuminazione: fondare il Circolo degli ex, un centro di recupero per la fine di certe storie d’amore.
Cesare, il suo migliore amico, ospiterà le riunioni del mercoledì, il Decalogo per la libertà amorosa è stato stilato, i partecipanti hanno già il dito sul campanello. Nel corso delle settimane il Circolo diventa un appuntamento imprescindibile, uno spazio fisso nel quale aprirsi, guardarsi in faccia per raccontare la propria storia e, perché no, tornare a innamorarsi.
Grazie alla sua scrittura originale, Massimo Vitali illumina il lato più paradossale e tragicomico di certe relazioni, con una delicata e profonda commedia ispirata a una storia vera: quella di tutti noi, il cui universo – almeno una volta nella vita – si è fermato per la fine di un amore… fino al successivo.
L’autore
MASSIMO VITALI è nato e vive a Bologna. Ha pubblicato per Fernandel Editore i romanzi “L’amore non si dice” e “Se son rose”, ripubblicato, poi, visto il successo, nel 2021 da Sperling & Kupfer: da quest’ultimo sono state tratte due pièce teatrali ed è attualmente in corso la realizzazione di un film. Ha pubblicato altresì i romanzi “Nelle case della gente. Storie di idraulica e follia” e “Una vita al giorno” (Sperling & Kupfer) e il libro per ragazzi “Zeno in condotta” (De Agostini).
Insegna scrittura creativa, promuove attività di lettura ad alta voce, cura per le scuole laboratori didattici sulla fantasia e conduce un programma radiofonico chiamato «Ufficio Reclami», dove accoglie le lamentele di tutti, compresi i lettori dei suoi romanzi.
IN CONTEMPORANEA: UN’ATTIVITA’ PER I BAMBINI SULLA «SCORTA DI BACI»
In contemporanea alla presentazione, è previsto un laboratorio a tema per i bambini. Mentre i grandi ascoltano Vitali, i piccoli partecipano a “Una scorta di baci”, con la lettura dell’albo “Zeb e la scorta di baci” di Michel Gay, Ed. Babalibri (è necessario che uno dei genitori sia presente, o un nonno; possibilità di delegare una adulto che accompagni più bambini: per un gruppo di amici, ad esempio, un adulto può seguire i bambini e tutti gli altri partecipano all’incontro con Vitali).
Il laboratorio. Tutti abbiamo bisogno di coccole. Carezze e baci sono importanti, soprattutto quando siamo lontani da mamma e papà, quando affrontiamo i nostri primi momenti da soli e, passo passo, esperienza dopo esperienza, diventiamo grandi.
Ispirati dalla lettura animata di “Zeb e la scorta di baci” si costruirà insieme una speciale scatola dove riporre tutte le cose più morbide e dolci, inclusi i baci della mamma, da tenere sempre con noi.
Destinatari: a partire dai 4 anni. Consigliata prenotazione: 333/ 3270586.
UTILITA’
Incontro e laboratorio sono a ingresso gratuito. Chi desidera visitare la dimora prima degli incontri, può prenotare la propria visita: 8 euro (con visita guidata), 6 euro (con visita autonoma tramite audioguida).
Contatti e prenotazioni: info@casalajolo.it – 333/ 3270586.
CASA LAJOLO
Casa Lajolo, dimora storica piemontese di metà Settecento ereditata a metà Ottocento dai conti Lajolo di Cossano, antica famiglia di origine astigiana, acquistò l’attuale assetto intorno alla metà del XVIII secolo, datazione confermata dalla struttura esterna oltre che dalle decorazioni di alcuni soffitti. È caratterizzata da un giardino organizzato a stanze che offrono scenari sempre nuovi: il piazzale in ghiaia con la collezione di agrumi in vasi, il giardino all’italiana delineato da cordonature e sculture in bosso (Buxussempervirens) e affiancato da un boschetto all’inglese delimitato da setteTaxus baccata, e a seguire, ulivi e alberi da frutto. L’orto-giardino con ortaggi, erbe officinali e un frutteto, è un esempio di hortus conclusus, fulcro dell’attività divulgativa e didattica.
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